Tachicardia

Egregi Dottori soffro di problemi ansiosi fin da bambino, così come dalla stessa epoca di tachicardie improvvise.
Come diagnosi psichiatriche ho un disturbo di ansia generalizzata.

Per queste tachicardie improvvise che dapprima si verificavano solo di giorno e negli anni recenti di notte (mi sveglio all'improvviso con la tachicardia) sono stato sottoposto a studio elettrofisiologico con ablazione di tachicardia da rientro nodale (sempre se ciò corrisponde al vero).

Due mesi dopo l'ablazione sono ricominciate le tachicardie.
Adesso devo vedere un nuovo aritmologo per valutare l'opportunità di un nuovo studio elettrofisiologico.

Quello che chiedo è: dalla vostra esperienza clinica una persona ansiosa può presentare delle tachicardie che partono all'improvviso a riposo?
Oppure bisogna considerare sempre l'anomalia elettrica al cuore?

In attesa di un gentile riscontro porgo cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
L'ansia può portare anche sintomi tachicardici.

Avendo però lei un pregresso problema con una ablazione specifica per questo tipo di disturbo, è utile che la valutazione cardiologica possa essere dirimente per la presenza di questi sintomi.

Eventualmente la situazione potrà essere trattata dal punto di vista psichiatrico.


Dr. F. S. Ruggiero

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Utente
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Grazie per la gentile risposta Dott. Ruggiero.
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Utente
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Egregio Dottor Ruggiero, ho effettuato nuovo studio elettrofisiologico questa volta risultato negativo, strano io ho gli stessi episodi ma con studio che risulta negativo...

Il medico ha detto di vedere se gli episodi si verificano nuovamente (come potrebbero scomparire all'improvviso?) e in tal caso mettere un holter per almeno 15 giorni per cercare di beccare almeno un episodio e vedere se si tratta di ritmo sisnusale o sopraventricolare.

Veramente una situazione paradossale