25 mg di nozinan al giorno può essere considerata una dose bassa?

La prendo per dormire, ma neanche quello riesco a fare.
Vorrei tanto ridurla fino a sospenderla, ma ho paura della crisi da sospensione.
Chi mi cura mi ha detto che quando verrà il momento (secondo lui dovrei continuare a prenderlo per adesso) potrò prenderne per qualche giorno la metà e poi per un altro po' di giorni un quarto e che non ha mai visto qualcuno star male durante la riduzione della levomepromazina (io immagino che questa sia una bugia e che il mio curante non abbia assistito a crisi da sospensione semplicemente perché è abituato a prescriverlo e non a sospenderlo).
Un altro guru mi ha detto che gli psicolettici non danno crisi d'astinenza e un'altra dottoressa mi ha detto che 25 mg è una dose bassa che potrebbe essere sostituita da 10 gtt di diazepam.
Poi un'altra curiosità: le crisi di astinenza scatenate dal nozinan sono simili all'effetto dei chemioterapici: la farmacista alla quale l'ho chiesto è scoppiata a ridere.
Che mi dite voi?
Di chi mi devo fidare?

Grazie!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Vedo che è ancora alle prese con questo non-problema. E lo è come prima, perché anziché presentarlo come una sua fissazione lo presenta come una questione che necessita di una chiarificazione tecnica.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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Dott. Pacini, se è un non-problema ed una mia fissazione allora posso stare abbastanza tranquillo?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
No, come fa a star tranquillo se ha una fissazione ? Prova ne è che è qui che scrive ripetendo la stessa questione, e che chiede rassicurazione. Non ne può fare a meno, e probabilmente è un po' convinto che sia utile averla.
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Utente
Utente
Se è una fissazione, come posso superarla? Sospendendo il farmaco per star molto male per una settimana o dieci giorni? A me questo terrorizza! C'è chi mi dice di vivere come se fosse l'ultimo giorno, giorno per giorno, per non pensare a quando lo dovrò sospendere, ma io sto male anche adottando questo atteggiamento. Mi sento male....
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Utente
Utente
Però non mi capacito di come si tenga tanto conto dell'emesi da chemioterapici, con sfilza di antiemetici ad hoc, mentre per la sospensione da fenotiazine il problema venga taciuto o comunque sottovalutato a mio modo di vedere...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Un discorso veramente privo di alcun senso. Uno dovrebbe fare dei protocolli sulla base del fatto che qualcuno può essere ossessionato da una cosa ?
Lei è veramente fuori strada. A parte il ragionamento davvero fuori da alcun piano di senso, lei è convinto che si debba risolvere la questione del vomito da nozinan.
Se possibile da risolta la sua ossessione. E non è che se le danno una cura per il vomito da nozinan la sua ossessione migliora. Peggiora.
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Utente
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Non è vero: migliorerebbe eccome! Sono un emetofobo e, come chi assume chemioterapici, cerco una cura ad hoc, perché se no mi rovino la vita con queste ossessioni che hanno una base nella realtà solidissima e saldissima
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
No, chi assume chiemioterapici non è emetofobo.
E' veramente un discorso che non ha il minimo senso logico.

E lei sta completamente sbagliando su tutti i punti di questa sua considerazione.

La cura deve essere "ad hoc" per l'emetofobia. Quindi non ha niente a che fare col vomito.
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Utente
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Ma infatti non ho detto che chi assume chemioterapici sia emetofobo, ma il problema del vomito è centrale, tanto per loro quanto per chi li ha in cura; mi domando quindi perché non viene preso nella stessa considerazione un problema analogo che si manifesta alla sospensione di una fenotiazina
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Ma l'emetofobia non è un problema di vomito.

E' Lei che non prende in considerazione il problema che ha e fa polemica a vuoto, sbagliata tecnicamente.

Di questo passo si preoccuperò di come fare a non essere a rischio di vomitare nella vita. Ora la sua attenzione si concentra sul nozinan semplicemente perché lo isola come elemento controllabile. Fuori dalla logica interna all'ossessione non c'è il minimo senso.

Ora, un conto è se non lo accetta perché è preso dal meccanismo dell'ossessività. Altro è se deve far polemica.
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Utente
Utente
Non volevo far polemica, è un problema troppo grande il mio per poterlo strumentalizzare. Comunque Dott. Pacini ho capito che vuole spronarmi a mettere da parte le mie ossessioni e di questo la ringrazio. Ho apprezzato anche il suo tentativo di spostare il bersaglio dal vomito a quello che significa per me. Ma in fondo vorrei che ci fosse qualcuno dai modi gentili che mi aiutasse a venir fuori dal mio incubo, imperfetto come sono. Lo so che anche lei ha modi gentili, ma che direbbe ad un suo paziente che si presentasse lo stesso mio problema?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Sta continuando a farla.
Non voglio spronarla a niente se non a curarsi. Non a metterle da parte, se no vorrebbe dire che lo fa a posta.
Non è un tentativo di spostare il bersaglio: il bersaglio che definisce Lei è risultato di una definizione patologica. Se vuole un bersaglio terapeutico, non è il vomito. Quello è il bersaglio della sua ossessione.

Non è l'unico ad avere emetofobia. Io ho modi che ritengo utili, e che non sono duri o non duri per motivi morali, se mai a volte per motivi di richiamare le persone a degli atteggiamenti costruttivi. O in alcuni casi per motivi di educazione nell'argomentare le cose.

Se uno fosse gentile dovrebbe assecondarla con quale scopo ? Di assecondare una cosa sbagliata e controproducente ?
Per cui confermo quel che ho detto. Ha bisogno di controllare il vomito nella sua ossessione, siccome ora c'è il nozinan insiste per fare un discorso intorno a quello. E siamo completamente fuori strada.
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Utente
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Non è polemica la mia, ma solo un'altro punto di vista. Nessuno però mi ha detto se 15 mg sono una dose alta/bassa e se una volta sospesa può dare tutti quei sintomi così fastidiosi, tra i quali quello che aborro.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Perché è una questione inesistente, tecnicamente inesistente. La distorce Lei per avere la risposta che vuole, ma il tutto è irrilevante. Ma sarebbe irrilevante anche se comportasse quello che lei teme come effetto.
Anzi, questo discorso si alimenta ormai da mesi semplicemente perché è sul nulla. Esattamente come funziona un'ossessione.
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Utente
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Grazie Dott. Pacini, mi ha illuminato con il suo ultimo post. E' vero che questo vuoto ha divorato gran parte delle mie giornate. Non so che fare con il farmaco, forse conviene fidarsi di chi mi segue e continuare ad assumerlo, su di me però non ha l'effetto sperato...e così, siamo di nuovo e daccapo
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Utente
Utente
Però per me non è un non-problema, sono io che ci sto in mezzo e sono ancora io che dovrò contrattare con il mio curante i termini della terapia per non sentirmi male: da qui non si scappa ahimè...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
No, vedo che ha riperso il filo. Lei sta in mezzo all'ossessione, non al problema vomito.
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Utente
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Forse perché sono un vigliacco, e non riesco a distogliere lo sguardo da quello di Medusa. Cosa intende quando scrive che non sono in mezzo al problema vomito?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Che il problema che la riguarda è la fobia, l'ossessione, come la vogliamo chiamare. Questo è il punto di vista che la "prende" nelle sue considerazioni portandola fuoristrada. Dall'emetofobia finisce per parlare di vomito, ovvero fuoristrada.
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Utente
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quando si è afflitti da gravi problemi, l'emetofobia può portare alla morte psicogena? Io continuo a dirmi di pensare ad una cosa sola alla volta, che andrà tutto bene, ma alle volte è proprio dura....per fortuna non devo sospendere il farmaco....
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
"per fortuna non devo sospendere il farmaco...."

Considerazione completamente fuori fuoco, come tutto il resto. Addirittura crea delle categorie ad hoc per darsi spago da solo, tipo "morte psicogena".

Lei deve farsi curare, e far presente al suo medico che i suoi ragionamenti sono ancora fermi a questo livello, magari non lo sa.
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E' chi mi cura che mi incoraggia a pensarla così
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
No, non è quello che ha detto. Se mai chi la cura risponde alle sue richieste di rassicurazione, ma è ovvio che poi finisca così se insiste all'inverosimile. Specie all'inizio e se chiede pareri multipli, chi non capisce il problema o è incalzato da richieste chiaramente è probabile che finisca per risponderle su quello che Lei vuole.

Che le abbiano curato l'emetofobia con un sonnifero non credo, avrà un'altra cura o avrà avuto altre proposte di cure. Se non le ha avute, si consulti meglio col medico.
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Utente
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Ma chi mi ha in cura non ha mai fatto un discorso serio con me sulla mia emetofobia. E su molte altre cose suppongo. E visto che il discorso è giocoforza centrato sui farmaci, si parla abbastanza di farmaci. Ed io l'ho presa molto male quando ho scoperto la sindrome da sospensione da fenotiazine: mi è sembrato di essere stato tradito. Se solo riuscissi a stare tranquillo....

Comunque io assumo anche: 20 mg di olanzapina, 40 gtt di haldol da 2 mg/L, 25 gtt di diazepam, 15 mg di flurazepam e al bisogno (se insonne) 1 mg di alprazolam o altre 30 gtt di Diazepam.....la maggior parte dei quali per dormire.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Capisco, ci sono componenti fobico-ossessive che sono lasciate in secondo piano perché magari la parte più importante era quella psicotica, o insomma la parte che è controllata dall'olanzapina. Dopo di che però, se sono oggettivamente interferenti, meritano di essere considerate a parte.
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Utente
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Grazie, Dott. Pacini!
Qualcuno mi ha detto che a volte gli antipsicotici vanno presi a vita, come i farmaci per il diabete o le cardiopatie. Io non ne sono convinto. Quindi una parte della sua risposta mi ha molto interessanto, anche se credo di non averne inteso il corretto significato:"Dopo di che però, se sono oggettivamente interferenti, meritano di essere considerate a parte."
Non ho capito se si può sospendere i farmaci interferenti uno alla volta. O quale altra soluzione consiglia.
Grazie di cuore.