Ansia aumentata con la paroxetina

Buongiorno, da ormai un mese sto assumendo la paroxetina prescrittami dallo psichiatra per curare una mia forma depressiva associata ad ansia (risveglio precoce e spossatezza giornaliera)... purtroppo però ho grandi problemi nell'assunzione di questo farmaco.
La prescrizione del medico è stata di 1 cp da 20 mg al giorno, però attualmente sono fermo a mezza compressa (partendo da 1/4 per le prime 2 settimane). E' ormai la 5a sera che prendo 10mg di paroxetina ma ho forte ansia circa 3 ore dopo l'assunzione, non riesco ad addormentarmi proprio e dalla veglia mi risveglio subito. Inoltre sto dormendo praticamente peggio di prima e da un po' di mattine ho anche nausea.
Ovviamente ci sono anche punti positivi e cioè al risveglio ho la testa più lucida e non ho alcun sintomo depressivo... insomma sembra funzionare la cura da questo lato.
Ora non so che fare: quest'ansia (che prima non avevo assolutamente a questo livello) mi sta "uccidendo" e mi fa venire voglia di ridurre un po' il dosaggio e al limite riprovare più avanti nel tempo a tornare a 10mg.

La mia domanda è quanto tempo devo attendere che il mio fisico "accetti" la paroxetina senza darmi più tutti questi sintomi collaterali ? E' ormai passato un mese..

Grazie per le cortesi risposte e per il servizio che offrite.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
In effetti in questo tempo e a una dose così bassa non dovrebbe dare un fastidio di quel tipo.
Alcune persone però rispondono agli antidepressivi in una maniera diversa da chi ha la depressinoe semplice, questo in genere indica che le terapie vanno integrate con farmaci che ne stabizzino l'effetto.
Depressione = antidepressivi non è sempre un'equazione che torna, dipende da che tipo di sindrome depressiva è, unipolare, bipolare etc.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2009 al 2021
Ex utente
Intanto grazie dott. Pacini per la celere risposta.
I miei sintomi (da ormai quasi 10 anni) sono: in primis risveglio precoce con sonno assolutamente poco appagante il che non mi permette neanche di mantenere un lavoro in maniera duratura, mancanza di entusiasmo o gioia o cmq, perdita di interesse verso la vita, scarso appetito etc.
Insomma, chiari sintomi di una depressione credo definita endogena, o forse distmia.
Da anni ho tenuto a bada il problema con la mianserina come scrivevo in un consulto da me postato precedentemente, ma solo x avere un sonno più appagante. Ultimamente il problema si è un po' riacutizzato e non avendo ora lavoro ho deciso di provare a risolverlo definitivamente. Sapevo che mi avrebbero prescritto la paroxetina ancora (avevo già provato 2 volte nel corso di questi 10 anni) e sapevo a cosa sarei andato incontro.

Ripeto, il mio problema resta questa agitazione già coi 10 mg (termine più corretto rispetto ad ansia) che mi da e non mi fa stare tranquillo nel letto a dormire e ancora, comunque, un sonno poco appagante (oggi ho dormito credo 5 ore).

Grazie ancora
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Dr. Giovanni Lo Turco Psichiatra, Psicoterapeuta 173 5 1
Gentile Utente,

piuttosto che ridurre ulteriormente il dosaggio (attualmente già basso), ne parli con il suo psichiatra che potrà valutare quale sia la soluzione più adeguata tra cambiamenti di orario, tamponare gli effetti collaterali o, in ultima analisi, optare per una modifica della terapia.

Cordiali Saluti,

Dr. Giovanni Lo Turco

http://www.giovanniloturco.it

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Ci sono diverse cose non chiare.
Perché ancora paroxetina se si era trovata male in passato ? Sta parlando di una fase iniziale o del fatto che dopo mesi che prendeva la paroxetina, anche in passato e dose piena dormiva peggio di prima ?
Inoltre, il dormire è peggio di prima o è simile a prima, ovvero non è ancora migliorato, perché sono due cose molto diverse.
Infine, lei ipotizza delle diagnosi, ma perché ? Non è stata forse fatta una diagnosi dal medico che ora o in passato le ha prescritto la paroxetina e la mianserina ?
[#5]
dopo
Attivo dal 2009 al 2021
Ex utente
Buongiorno dott. Pacini, le rispondo
1) Perchè ancora Paroxetina ? Io non lo so, l'ho detto a tutti i dottori da cui sono stato (e qui ho fatto un errore perchè mi sono rivolto a più psichiatri invece che fidarmi ed affidarmi ad uno solo).
So solo che oggi non c'è la faccio più: mi sono svegliato con un'ansia terribile. Non capisco se è xchè prendo troppa poca pastiglia la sera (solo 5 mg, 1/4) o troppa (non credo)... So che prima non avevo questo tipo di agitazione.

2) Il mio sonno è circa come prima (5-6 ore) ma il risveglio è un po' migliore, con la mente più lucida ma poi..ripeto è un po' di giorni che mi parte un'ansia eccessiva e mi metto a camminare nella stanza su e giù

3) Ha ragione, la diagnosi che le ho scritto è una "mia personale" visto che convivo da 10 anni con questa cosa.
In verità il mio psichiatra sostiene che soffro di un disturbo ossessivo con rimuginazione continua (ed è vero).
Diciamo che il mio rimuginamento deriva da una sensazione di malessere psichico in cui io vado a cercare delle soluzioni in situazioni esterne (amici, donne etc.)

Comunque se ha ancora 5 minuti le pongo questa domanda: MA NON ESISTE QUALCHE CURA AD IMPATTO PIU' LIEVE RISPETTO AGLI SSRI ? Ho sentito parlare del Saryn...
Ripeto a me la paroxetina sembra mettermi un po' posto il lato depressivo, ma mi crea questa AGITAZIONE / ANSIA che io non sopporto più e so già che fra un po' gettero' la spugna e... la scatola di paroxetina. :(

Grazie ancora per il tempo dedicato.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Se la diagnosi è quella di disturbo ossessivo, si tratta di un disturbo ben conosciuto, non deriva da niente, produce lui le angosce mediante un sistema di ripetizione del pensiero.
La paroxetina a 10 mg non è una cura per il disturbo ossessivo, quindi la cosa più plausibile è che non funzioni perché sottodosata. Che le peggiori il sonno è possibile, ma la latenza di risposta nel disturbo ossessivo è maggiore che nella depressione.
Quindi seguirei le prescrizioni dello psichiatra, se ritiene che questa del sonno sia più una preoccupazione che non un elemento da trattare, è possibile che le cose stiano così. Niente vieta di utilizzare per un breve periodo sonniferi, a giudizio sel suo curante.
[#7]
dopo
Attivo dal 2009 al 2021
Ex utente
Si è così, sono d'accordo.

Ora la mia preoccupazione più grande è quest'ansia forte che ho, molto più di prima. E' come se avevo 38 di febbre e per curarmi uso un farmaco che me la porta a 41 !

Mi fa venire voglia di smettere.
Cercherò di arrivare ai 20 mg ... non so quanto tempo ci vorrà, ma ci proverò, poco alla volta.

Grazie e cordiali saluti.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Non era quello che intendevo. Non è chiaro se il disagio sia la qualità del sonno o l'ansia ossessiva, che amplifica i dubbi e i problemi.
L'affermazione finale mi sembra un "niente di fatto", per aumentare la paroxetina fino a 20 non ci vorrà un tempo che decide lei, deve seguire le indicazioni. Un poco alla volta non ha senso, sta già facendo un poco alla volta.
[#9]
dopo
Attivo dal 2009 al 2021
Ex utente
Ho capito. Grazie ancora per le preziose informazioni ed il vostro servizio.


Cordiali saluti
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