Diagnosi di depressione con sintomi dissociativi

Buongiorno a tutti, sono un ragazzo di 24 e vorrei raccontare brevemente ciò che è accaduto negli ultimi due anni, arrivo a scrivere qui ed a chiedere un consulto perché mi trovo ormai in una fase di stallo; credo sia iniziato tutto a gennaio / febbraio del 2019, vivevo da solo da circa 4 mesi per studiare fuori, terminato l'ultimo esame con il massimo dei voti torno a casa ed ho quello che credo possa definirsi un attacco di panico, forte sensazione d'ansia, paura per la mia incolumità e pensieri confusi, da quel giorno diciamo che non ci ho capito più nulla, mi è rimasta una sensazione di irrealtà addosso ed ho iniziato a focalizzare la mia attenzione su questo, sono tendenzialmente ipocondriaco e già in passato mi era capitato di "fissarmi" su qualcosa, che potesse essere un problema di salute, un sintomo particolare o altro impegnando la mia mente su un argomento fino all'esasperazione.
Dopo un paio di giorni, poiché erano finiti gli esami, torno al mio paese dove vivo con mia madre e vado dal mio medico curante raccontando ciò che era successo avendo accusato anche un po' di emicrania, di cui avevo sofferto da piccolo anche con fenomeni di aura visiva, il medico curante mi rassicura e per scrupolo mi prescrive una visita neurologica.
Di lì a poco mi visita il neurologo cui racconto quelli che erano i miei sintomi all'epoca: sensazione di irrealtà, difficoltà a concentrarmi, difficoltà a leggere saltando parole o confondendo alcuni termini; il neurologo mi disse che secondo lei erano sintomi legati all'ansia e di una possibile forma di depressione, feci RM encefalo che uscì nella norma e mi consigliò di andare da uno psichiatra per un consulto.
feci anche questo passo e la diagnosi dello psichiatra fu di una leggera forma di depressione con sintomi dissociativi, ho preso cipralex e lamotrigina per circa 6 mesi, non ci furono, a mio avviso, grossi cambiamenti e tornato dalle psichiatra dopo l'estate, raccontando che i sintomi erano ancora lì sostitui il cipralex con anafranil, medicinale che ho sospeso poco dopo perché aveva molti effetti collaterali su di me.

Vi scrivo perché sono praticamente due anni che mi trovo in questa situazione, l'università sì è fermata lì, personalmente mi sento solo l'ombra della persona che ero, mi sembra impossibile aver fatto tutti gli esami col massimo dei voti con quella facilità, ora che ho difficoltà anche ad assimilare un testo semplice, passo la maggior parte del tempo a dormire, la mattina mi alzo tardi perché trovo conforto nei sogni mentre la realtà mi appare sempre così lontana e diversa da come dovrebbe essere, nel frattempo intrapresi anche un percorso di psicoterapia che ho interrotto dopo 4-5 sedute, sia per ragioni economiche sia perché ad essere onesti non riscontravo benefici
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
La evidenza nel corso di visita di sintomi dissociativi richiederebbe l'utilizzo di altre classi farmacologiche e non solo di quelle citate sebbene non abbia specificato i dosaggi che potevano non essere completamente terapeutici.

La diagnosi andrebbe affinata e poi deve ricevere un trattamento più specifico.


Dr. F. S. Ruggiero


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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta, i dosaggi erano di 10 mg di cipralex la mattina e 100 mg di lamotrigina , associati a gocce di lorazepam in caso di forte ansia o insonnia; quest'ultimo ho smesso di prenderlo dopo poco tempo
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Il discorso non cambia, la diagnosi è indefinita ed il trattamento non correlabile.
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