Come può mia madre guarire dal suo effetto nocebo?

Salve, vi scrivo perché credo abbia bisogno di un consiglio da dei professionisti.

Il problema che è oggetto della mia domanda riguarda mia madre, non me.

Mia madre è una donna di 50 anni circa, ha lavorato per moltissimi anni come parrucchiera da libera professionista in modo sin troppo incessante.
Qualche anno fa ha cominciato ad avvertire dei sapori strani alla bocca, denunciando alcuni particolari fastidi agli odori particolarmente pungenti dei prodotti che lei utilizzava giornalmente.
Dopo qualche giorno le si è scatenata una violenta reazione, ha cominciato a denunciare una "esagerata sensibilità agli odori", da lì ad un paio di giorni ha chiuso l'attività, abbiamo buttato qualunque profumo e sostanza profumata, deodoranti compresi.

Dopo un po' di mesi di forte stress emotivo ci ha detto che cominciava a tollerare alcuni odori (abbiamo potuto mettere nuovamente il deodorante) e questa forte "sensibilità" le stava passando.
A questo punto mio padre, cercando su internet, ha cominciato a leggere e parlarle di varie malattie o semi tali quali "MCS" con annessa "elettrosensibilità".
Dopo una risonanza magnetica effettuata per altri motivi mia madre comincia a denunciare questa forte elettrosensibilità dicendoci di stare male vicino al wifi, vicino le luci a led, vicino ai nostri cellulari.
Ad oggi abbiamo staccato internet e non possiamo utilizzare i cellulari (dice di sentirsi male quando teniamo lo schermo acceso).

Si è rivolta a molti medici, diversi dei quali omeopatici e con metodi di cura "alternativi".

Mi sono subito opposto a questa "malattia" e annessi metodi di cura opinabili (non so se in modo erroneo o meno) cercando di spiegare a mia madre l'esistenza di effetti placebo e nocebo.
A questi discorsi si aggiungono mia sorella e mio padre che mi danno contro perché mi accusano di credere mia madre "pazza" e di non capirla.

Ecco giunti alla mia domanda, sono quasi sicuro che un aiuto psichiatrico/psicologico sia la via migliore per la guarigione di mia madre, ma mi trovo in estrema difficoltà per via dell'atteggiamento che il resto della famiglia assume (mi ripeto) incolpandomi di crederla matta e di non supportarla.

Voi esperti cosa suggerite?
Come si procede in questi casi?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Probabilmente fa bene a preoccuparsi che la cosa sia diagnosticata e trattata.
Qui di "reazioni" ne descrive solo di comportamentali che consistono nell'evitare, a fronte di altri elementi indefiniti o assenti. Tra l'atro prima sono odori, poi sono luci o addirittura congegni elettronici che lei sa essere vicino.

La cosa va inquadrata. La persona può avere delle convinzioni maturate in maniera gratuita sul fatto che determinati segnali o stimoli la condizionino o le facciano male, in maniera priva di realismo. Oppure può aver avuto reazioni ansiose che ha interpretato come legate a questo o quello stimolo, magari perché è propensa a credere a determinate cose.

Non ha quindi eseguito esami o accertamenti di base, guidata dal suo medico , o semplicemente non ha ricevuto un parere dal medico di base ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Anzitutto voglio ringraziarla per la risposta.
Il medico di base ci disse che non era al corrente di una malattia con questi sintomi, se non sbaglio fu lui a prescrivere a mia madre una serie di test a varie allergie che risultarono negativi.
Ricordo che lei si rivolse anche all'ospedale dove le prescrissero dello Xanax che rifiutò di prendere.
Infine si rivolse ad un medico che diceva di conoscere la sua malattia e di effettuare ricerca su questa, la terapia era di tipo omeopatico. Il dottore in questione decedette, passò in cura ad una delle sue collaboratrici ma, mia madre, non ritenendosi soddisfatta delle terapie di questa, cambiò ancora diversi medici, alcuni dei quali le dicevano di non conoscere la malattia, altri che la congedavano ammettendo di non poterla aiutare.
In realtà lei si rivolse già ad una psichiatra del distretto sanitario locale ma questa le disse di non avere nemmeno di bisogno delle sue sedute in quanto credeva la malattia effettivamente presente, lungi da me sovrappormi al parere di un professionista ma mia madre non presenta mai sintomi precisi, manifestati in modo costante ed ho più volte notato che è suscettibile a ciò che effettivamente vede (da scettico, quando ancora era attivo il wifi di casa, lo accendevo senza dirle nulla e lei non avvertiva assolutamente nulla nonostante lo lasciassi acceso giorni interi, stessa cosa con diversi dispositivi).
A questo punto non ho la minima idea di cosa pensare.
Grazie in anticipo per le eventuali risposte.