Insistenza cura nel doc

Buongiorno egregi Dottori,

Io ho un doc da più di 20 anni, curato sempre con citalopram.
A dose massima sto bene, ma anche alla dose attuale (20 mg) non mi posso lamentare.
Effetti collaterali dei farmaci non ne ho, se non un aumento di peso.

I disturbi ci sono ancora, ma non invalidanti e riesco a condurre la mia vita.

Volevo chiedere: so già che i farmaci li terrò presumibilmente finchè campo, ma vale la pena, nel mio caso, stare sempre sulla dose massima, in modo da eradicare quasi completamente il disturbo, oppure conviene (in linea generale, secondo i protocolli diciamo cosi) mantenere una dose minima che mi consenta di vivere una vita serena?
Anche perché con questi disturbi secondo me si tende a confondere quello che è colpa della malattia da quello che è "colpa" della vita di tutti giorni.

Insomma, non tutti siamo sempre al massimo e una vita con qualche magagna non è riservata solo a chi soffre di doc, quindi qualcosa bisogna pur "accettare"...
Grazie per le risposte
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Il disturbo va trattato sempre con dosaggi adeguati per evitare il presentarsi di ricadute che possono peggiorare il quadro clinico e non essere sensibili ad un nuovo aumento di terapia.


Dr. F. S. Ruggiero


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[#2]
dopo
Attivo dal 2020 al 2022
Ex utente
quindi dice che è stato un errore non tenere il dosaggio massimo?Mah, a me il citalopram ha sempre fatto effetto, non credo che smetterà di funzionare improvvisamente
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