Malori

Carissimi, è passato quasi un anno dal mio primo attacco di panico. Nonostante sia stato terribile non ho iniziato un'apposita terapia, ma assumevo solo xanax. Dopo qualche mese ho avuto il secondo attacco di panico e a quel punto mi sono rivolta ad un neurologo che mi ha dato la seguente terapia: Cipralex da 10 mg (1 la sera), Compendium compresse da 0,25 mg (mattina e sera), Deniban (1 compressa la mattina). Dopo quasi due mesi ho sospeso il Deniban perchè aumentava eccessivamente la prolattina.
A febbraio ho effettuato il controllo e il neurologo mi ha sostituito le compresse di Cipralex con 10 gocce e ha dimezzato la compressa di Compendium, ma dopo circa 20 gg sono stata malissimo.... in pratica ho avuto gli effetti della sospensione del Cipralex e consultando il medico mi ha consigliato di tornare alla terapia iniziale.
Attualmente assumo la compressa di Cipralex intera la sera e poi 15 gocce di Compendium mattina e sera, ma nonostante la terapia farmacologica ci sono giornate in cui non sto bene.
Mi alzo con diarrea e nausea, sbadiglio in continuazione, astenia, testa pesante... Perchè mi capita questo?
Sto cercando di ridurre le gocce perchè ero partita da 20 e spero di arrivare a 10, ma ho paura di ridurre le compresse di Cipralex perchè se sto male con i farmaci figuriamoci senza....
Poi vorrei porvi un'altra domanda... negli ultimi mesi ho cicli irregolari: potrebbero essere i farmaci la causa?
Attendo una Vostra risposta. Grazie.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

ma se lei non sta bene perche' il suo "neurologo" si ostina a ridurle o variarle il trattamento piuttosto che aumentarlo?

Credo che sia opportuno ricordare che lo specialista di riferimento e' lo psichiatra, e certamente puo' trovare un trattamento efficace per i suoi disturbi.

Si deve valutare la prolattina per i suoi cicli irregolari.

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[#2]
Dr.ssa Danila Russo Psichiatra, Psicoterapeuta 15 1
Gentile utente,

dato il persistere della sintomatologia, è molto probabile che la terapia da lei assunta non sia sufficiente.
Sarebbe opportuno fare rivalutare la sua condizione da uno specialista in Psichiatria, il quale potrebbe altresì valutare, nel suo caso, la possibilità di intraprendere un percorso di tipo psicoterapico.

Cordiali saluti

Dr.ssa Danila Russo

[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Dopo il secondo attacco di panico ho effettuato delle sedute da una psichiatra, però sinceramente non ne vedevo alcuna utilità perchè alla fine parlavamo sempre delle stesse cose... so che devo essere io a trovare la forza per uscirne, ma io non sono depressa nè ho problemi, il tutto è scaturito dallo stress e da un cambiamento di vita (matrimonio e trasferimento sul lavoro).
Per quanto riguarda la terapia il mio neurologo sa che io voglio un figlio, ho 35 anni e quindi il tempo a mia disposizione non è tanto, ed è per questo che non incrementa le dosi anche perchè attacchi di panico non ne ho più avuti... è solo questo malessere che mi preoccupa!
[#4]
Dr.ssa Danila Russo Psichiatra, Psicoterapeuta 15 1
Gentile utente,
dovrebbe discutere col suo curante su quale sia il momento più adatto per pensare ad una gravidanza, valutando il rapporto rischio/beneficio di una sospensione della terapia farmacologica, quando tuttora sono ancora presenti dei sintomi.
Comunque, in questa prospettiva, potrebbe altresì considerare la possibilità di una psicoterapia di sostegno.


Cordiali saluti
[#5]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gent.ma Dott.sa Russo, il mio ginecologo mi ha messo al corrente dei rischi che derivano per il feto in caso di gravidanza durante l'assunzione di questi farmaci, però insieme al mio neurologo ritiene che forse una gravidanza potrebbe darmi la forza di reagire.
Come ho detto nel messaggio iniziale, sto iniziando a ridurre gradualmente le gocce di Compendium... potrebbe essere questa la causa del malessere che si manifesta ogni tanto?
Approfitto per chiederle un'altra cosa: ho letto che un suo collega diceva che il Cipralex non si dovrebbe interrompere prima dei 18 mesi. Lei è d'accordo su quest'assunzione prolungata?
[#6]
Dr.ssa Danila Russo Psichiatra, Psicoterapeuta 15 1
Gentile utente,

la riduzione delle benzodiazepine (Compendium), che lei assume, mi sembra di capire, già da parecchi mesi, è necessaria al fine di ridurre il rischio di assuefazione, mentre probabilmente andrebbe rivalutata la terapia antidepressiva.

Le confermo che il periodo di mantenimento degli antidepressivi, a dose efficace, varia dai 12 ai 18 mesi.

Cordiali saluti
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