Tachifilassi possibile?

Salve dottori! Tra una settimana ho appuntamento con la psichiatra e nel frattempo l'ho sentita per telefono (siamo in due regioni diverse) perché è necessario rivedere la mia terapia antidepressiva (225 zarelis, depressione ricorrente).

Lei mi ha parlato nel mio caso di tachifilassi, spiegandomi cosa sia.
Ora ho due domande:
1) Alla tachifilassi si può ovviare oppure sono destinata a cambiare sempre senza trovare pace?

2) Davvero ha senso l'ipotesi nel mio caso?
Vi riassumo le mie cure (in dieci anni)
- 20 g daparox: 7 anni perfetti e poi ricaduta/perdita di efficacia
- 20 brintellix + 10 daparox (senza l'associazione del daparox il brintellix non mi faceva stare bene) : 2 anni perfetti, poi ricaduta
- quest'anno cambiato tutto con lo zarelis: prima 75, poi 150, ora 225.
Ma non mi ha mai coperta bene, mai... ho avuto anzi in questo anno tante mini ricadute, alti (più che alti direi normalità) e tanti bassi... quindi più che tachifilassi, direi che il farmaco non fa per me.

Da qualche mese faccio terapia cognitivo comportamentale e mi sta servendo molto (ho fatto in passato un anno e mezzo di sistemica completamente inutile).
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
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Dr. F. S. Ruggiero

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