Crisi di ansia

Buongiorno,
Scrivo al vostro sito per un consiglio riguardo una mia amica.

Da tempo soffre di crisi ansiose e depressive, quest’ultime in particolare dovute a una serie di gravi lutti accaduti in poco tempo negli ultimi tre anni.
Dopo molta fatica era riuscita a iniziare una terapia da una psicologa l’anno scorso, terapia che purtroppo si è interrotta dopo pochi mesi a causa della pandemia di Covid.

Anche se la sto aiutando a riprendere coraggio per ricominciare la terapia, magari con la sicurezza del colloquio in videochiamata a distanza, negli ultimi mesi le sue crisi sono andate peggiorando, e in questi momenti non so bene come aiutarla o cosa dire.

Queste crisi iniziano solitamente alla sera, quando siamo davanti a un film prima di andare a dormire (viviamo insieme).
Cominciano come insonnia e vaga angoscia nei confronti del coricarsi, paura dell’idea di trovarsi sola con i propri pensieri, per poi continuare in discorsi di sensi di colpa / sindrome da impostore e sfociare in crisi di tremori e pianti, durante i quali l’unica cosa che ho visto aiutare è un piccolo fidget da masticare (regalo che le ho fatto dopo aver notato che spesso durante questi episodi finiva a mordersi dita e mani).

Tutto ciò che posso fare in questi momenti è starle accanto parlandole dolcemente, con una mano sulla schiena che la accarezzi piano o tenendola in un abbraccio, ma è molto dura vederla soffrire, e non so bene come rassicurarla o se ci può essere altro che posso fare per calmarla.

Vi chiedo dunque un parere sulla situazione, e se esistono risorse alle quali questa mia amica può accedere nel mentre cerca di tornare in terapia.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
"sindrome da impostore" ?

In che senso, spieghi meglio perché questo elemento non mi quadra rispetto alla diagnosi e agli altri.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Mi scusi, forse ho usato un termine tropo generico e improprio. Come sindrome dell'impostore intendo un tipo di sminuimento legato al proprio star male o alla propria persona. Ad esempio frasi come "e se stessi esagerando e non ho nulla?" o "e se stessi fingendo per manipolare gli altri perchè sono una cattiva persona?", e pensieri simili, chiaramente non realistici. Tende a dire cose del genere anche rispetto al proprio lavoro, che è stato rallentato dal covid e dalle ricadute depressive, fattori di cui si dà una forte colpa.
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Lei è autorizzata a scrivere per la sua amica?

Le condizioni di servizio indicano chiaramente che senza essere autorizzati questo tipo di richieste devono essere evitate.

Aggiungo, inoltre, che il racconto proveniente da una persona esterna non è propriamente obiettivo sulla condizione che l'interessata può esplicitare in modo più completo e preciso.

Dr. F. S. Ruggiero


http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Se una persona ha bisogno di una terapia, è bene che faccia quella. Non è chiaro a che risorse stia pensando, ma neanche è nota la diagnosi, per cui senza saperlo è impossibile far ragionamenti. Crisi ansiose e depressive è un termine vago e non preciso.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,
Mi scuso per l'incomprensione con la mia richiesta, sulla quale ho forse divagato. Ciò che vorrei chiedere è se esistono aiuti alternativi ai quali la mia amica può rivolgersi (online, ad esempio). Se questa fosse una richiesta inappropriata per le regole del sito, vi chiedo invece allora cosa posso fare io o come posso informarmi, da amica e unica sua famiglia presente in Italia, per aiutarla in questi momenti di forte disagio.
[#6]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
La sua amica può rivolgersi liberamente anche a questo sito o a chi desidera in qualità di persona adulta anche per evitare che possa eventualmente riconoscersi nello scritto di altri senza il suo consenso.


Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it
[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Esistono professionisti che utilizzano il videocollegamento, sia per le visite che per le psicoterapie, per cui in questo senso la possibilità c'è.
Ma se intendeva invece "aiuti" in senso generico, diciamo che questi funzionano in presenza di una base terapeutica, altrimenti è quello che in genere fanno gli altri sul piano umano, ma che non funziona per l'interferenza del disturbo.
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