Possibile stress prolungato?

Buongiorno.

premetto di essere, da circa un anno, in cura per un disturbo ansioso depressivo con accentuata componente ipocondriaca.
La terapia attuale è costituita da En 10 gocce al mattino e alla sera, Risperdal 0, 5 al mattino, Citalopram 8 gocce la sera e Trittico 75 1/3 di compressa la sera.

Detto questo, al mattino mi sento sempre abbastanza stanco e svogliato...almeno fin verso metà mattinata quando il malessere sembra rientrare per presentarsi puntuale il mattino successivo.
La cosa si presenta molto molto attenuata durante i giorni festivi quando non ho l'incombenza del lavoro (diventato ormai fonte di forte disagio per una serie di concause tra cui una sorta di alienazione dopo 35 anni) che svolgo come responsabile presso un grande Comune.
La situazione attuale legata al Covid mi intristisce per le restrizioni (che mi hanno tolto tutte le occasioni di svago) e mi preoccupa ovviamente per la mia salute.
A questo si aggiunga la situazione dei miei genitori, ormai molto anziani, ed in particolare il fatto che, mio padre, nel giugno 2020 è stato colpito da ischemia del midollo con iniziale tetraplegia a cui è seguito un recupero delle gambe ma, purtroppo, non dell'uso delle mani; la cosa mi riempie di tristezza e (dopo psicoterapia) la accetto con moltissima difficoltà.

Quello che vi chiedo è se questo stato di stanchezza, accompagnato da "pigrizia", possa essere imputabile alla situazione di stress alla quale mi sento sottoposto quotidianamente.

Ci sono dei giorni in cui vorrei solo scappare lontano per non vedere e sapere più nulla e riuscire a riposare mente e corpo.

Un suggerimento?

Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
La terapia potrebbe non essere sufficiente bei dosaggi.


Dr. F. S. Ruggiero


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