Depressione e citalopram

Gentilissimi dottor di Medicitalia buongiorno
Mi chiamo Riccardo, ho 46 anni e sono al mio secondo episodio depressivo
Dal 12 gennaio, post brutta notizia e preoccupazione, sono ricaduto in un baratro profondissimo
Ho ricominciato ad assumere Citalopram il 6 febbraio (10 mg) per poi passare alla dose di 20 mg il 12 febbraio (assuno anche 30 gocce di xanax)
Sono purtroppo esperto di depressione, ne ho sofferto dal 2012 al 1014, ma sinceramente mai in modo così profondo
Me ne accorgo dal fatto che provo apatia totale nei confronti delle persone a me più care
Persino nei confronti del mio cane che amo follemente e che se non altro mi "obbliga "ad uscire quotidianamente
La domanda è la seguente...pensate che il Citalopram possa aiutarmi come mi aiutò nel primo episodio depressivo?

La cura è ancora troppo in fase iniziale per valutare?

Il mio psichiatra dice che se un farmaco ha funzionato nel 1 caso ci sono ottime possibilità che funzioni nuovamente
Ma nel frattempo io sto molto molto male e a parte un leggerissimo appetito in più non riesco a sollevarmi
Grazie a tutti anticipatamente
Riccardo
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Il farmaco potrebbe funzionare ai dosaggi terapeutici previsti per i tempi sufficienti al raggiungimento della stabilità terapeutica.



Dr. F. S. Ruggiero

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[#2]
dopo
Utente
Utente
Mi scusi dottore....ma tradotto cosa significa????
Non capisco perché in molti ricevono risposte lunghe e rassicuranti mentre io sempre 2 righe
Comunque mi scusi per lo sfogo ma mi creda non è la 1 volta che mi capita
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Ognuno scrive quanto può, la sintesi è la mia dote principale ed in quattro righe ho sintetizzato la sua domanda.

Poi se vuole allungo un poco scrivendo cose che non c'entrano ma non so a cosa possa servire scrivere cose fuori tema sulla base di una domanda alla quale viene fornita risposta.

Oltretutto, la previsione del futuro non sarebbe neanche contemplabile poiché nel tempo andranno viste le cose, altrimenti si avrebbe una capacità di previsione che è una dote alquanto inesistente.