Un'odissea

Buonasera, da gennaio sto passando un periodo complicato.
È iniziato circa il 21 dicembre quandi ho notato sulle nocche del dorso delle mani e delle dita una zona rossa che diventa viola.
Sono stato dal dermatologo che mi ha parlato di fenonsno di raynaud ma subito sono andato in panico leggendo, però ho eseguito capillaroscopia e esami per escludere connettiviti.
In questo periodo pensavo fisso alle mani mi svegliavo di notte in preda al panico e alla paura e ho iniziato ad avere reflusso pesantezza di stomaco inappetenza ad alternare diarrea e stitichezza e muco nelle feci.
Avevo tachicardia e cardiopalmo, ho messo un holter e ho fatto una visita cardiologica, tutto nella norma.
Poi sono stato da un gastrointerologo e ho iniziato una terapia (a dire il vero non l'ho fatta tutta perchè avevo paura di prendere farmaci ma anche banali integratori).
Mi avevano prescritto un integratore per dormire ma avevo paura che non so tipo non avessero capito bene il problema e non lo presi.
Ho fatto una serie di analisi richieste dal gastroenterologo che mi da una terapia per il reflusso, dice che essendo hb negativo non serve la gastroscopia.
Intanto iniziavo ad accusare dei dolori toracici.
Sono stato in ospedale e oltre ai vari esami mi hanno fatto una rx torace, tutto nella norma.
Sono stato dal reumatologo dove mi ha trovato una fibromialgia e mi ha prescritto samyr e xanax per tranquillizzarmi.
Ero scettico sul prenderli perchè ho visto la dipendenza e le persone che le prendevano, so che non tutti reagiscono alla stessa maniera.
Faccio un'altra visita cardiologa per il fastidio al petto ma non trova nulla.
Decido di andare da un fisiatra aiuto neurologo per chiarire queste situazioni, mi consiglia di non prendere quei farmaci ma un integratore per dormire che ahime non sto prendendo (so che voi penserete "e allora sei tu") però ho sempre la paura.
Vado da un otorino perchè sento come del rauco dopo i pasti e mi trova un esofagite allora dice che mi serve una gastroscopia.
La faccio e risulta un ernia iatale da scivolamento e un esofagite, nella biopsia una gastrite cronica non atrofica con hb+ (ritirata oggi).
Ho fatto analisi delle feci e delle urine l’unico valore diverso è il nel sedimento urinario dove le cellule sono molte in realtà dovrebbero essere assenti però l’urologo mi ha detto che non è così perché bevo poco e infatti io bevo poco.
Sono stato anche da un altro otorino per un linfonodo ingrossato che mi dice che può essere associato a problemi gengivali infatti avevo le gengive gonfie.
Lunedì scorso sono stato da uno pneumologo per il dolore e per la fatica che provo nel camminare o nella sensazione di respiro corto ma vedendo la miriade di visite dice che sto bene e ha detto -ci sentiamo tra ub mese adesso alimenterei la tua ansia.Capisco che per fare una diagnosi serva che vi parli di me e del tipo di persona che sono però lo spazio è limitato per deacrivere bene il tutto, ho già faticato perchè in questi mesi ho scritto come un diario dove raccoglievo i sintomi e con precisione descrivevo le visite fatte. Oltre a quelle hi fatto un ecoaddome emogasanalisi e controlli in ospedale. Faccio un breve riassunto di me: sono anni che ho una situazione in casa particolare che è sfociata nella separazione dei miei genitori (inizio subito con questo argomento ma mi è capitato che molti dottori abbiano notato il mio parlare di questo nella descrizione dei sintomi e abbiano ritenuto i miei sintomi legati a questa situazione della separazione... ma vi chiedo, e sono certo, che analizzerete il tutto in maniera complessiva). È da maggio circa che sto andando da uno psicologo per cercare di "sbloccarmi" a livello sociale e di studio. Cercherò di spiegare brevemente: sono stato sempre molto ansioso, tale da rimettere la mattina prima di un'interrogazione, sono stato sempre insicuro a tal punto da diffidare anche di me stesso, inoltre credo di soffrire di una sorta di disturbo ossessivo compulsivo dato che ho una voce interna che mi dice quello che devo fare altrimenti succedono determinate cose. Sono stato sempre un ottimo studioso e ho portato sempre ottimi risultati forse più per gli altri che per me, per il desiderio di sentirsi apprezzato ed essere motivo di invidia e soprattutto di gloria e vanto per i miei familiari. Sto seguendo un percorso psicologico e andrò da uno psichiatra la settimana prox. però io ho sempre la paura che non sia solo ansia depressione ipocondria ecc. Anche il gastroenterologo diceva era ansia ma ora mi hanno trovato una gastrite. Inoltre questo sembrerà assurdo ma il 31 dicembre avevo detto "spero che io e tutti stiano bene " ma dal 1 gennaio sto avendo tutte queste situazioni e proprio oggi mentre riflettevo ho pensato "ma quando finirà tutto questo?" Perchè dal 1 ogni giorno esce qualcoaa e mi sono risposto "alla fine dell'anno" come se finisse l'effetto del desiderio convinto che fosse stata sbagliata la "preghiera" ma poi ho ripensato a cosa potrebbe succedere alla fine dell'anno e ho pensato che da ora che è marzo fino alla fine dell'anno passare altri 200 giorni così è molto straziante, e il pensiero che mi ha messo più timore è stato quello che alla fine dell'anno sarei morto come conclusione del desiderio e questo mi ha messo paira perchè ho pensato che se la convinzione di aver "sbagliato" il desiderio il 31 mi avesse portato a stare male ogni giorno, quest'altra convinzione mi avrebbe portato a questo, che cosa brutta. So che è difficile e so che ho scritto tanto quindi volevo scusarmi in primis e se ritenete opportuno o volete posso aggiungere altro
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Presumo che ci sia un problema di ansia, antecedente alla prima visita e alla diagnosi di fenomeno di Raynaud. Anche perché rimarrebbe oscuro come mai dopo quella diagnosi vada in ansia e non c'è neanche un nesso con tutti gli accertamenti successivi, che se mai nel loro complesso ricordano quelli indotti da uno stato ansioso in cui ogni cosa necessita di verifica, salvo poi andare in ansia per l'esito delle verifiche e non distinguere più il senso pratico delle indicazioni ricevute o il peso delle diagnosi fatte o non fatte.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Ero andato in ansia perchè avevo letto che era un campanello d'allarme della sclerodermia. Una lettura su internet e quindi il panico. Capillaroscopia perchè avevo letto che era un esame da fare ed esami per esclusioni di connettiviti per questo motivo. Inoltre ancora mi danno pareri contrastanti perchè mi parlano di fenomeno di raynaud o acrocianosi, però tutti mi dicono di stare tranquillo. Andai in panico perchè iniziai ad avere reflusso che lessi era un sintomo e quindi altra ansia. Poi dal reflussio a problemi di digestione e quindi sono andati dal gastroenterologo, per la tachicardia e il cardiopalmo da cardiologo, dal reumatologo per chiarire la questione mani. Si, il problema di ansia c'è sempre stato ma con queste preoccupazioni sono andato proprio in panico. Grazie per la risposta.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Piuttosto che continuare a leggere cose su internet una visita psichiatrica può essere risolutiva per stabilire dei trattamenti che riducano sostanzialmente tutte le sue preoccupazioni.


Dr. F. S. Ruggiero


http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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dopo
Utente
Utente
Si dottore la visita già l'ho prenotata. Il fatto è che ho paura di star "sottovalutando" i sintomi, perchè sono consapevole che alla base ci sia una notevole componente ansiosa, che se necessario va curata. La mia preoccupazione è che caso mai oltre alla componente ansiosa ci sia qualcosa e quindi vorrei escludere cause organiche, però facendo così finisco in un circolo vizioso e non so come comportarmi. La ringrazio per la risposta.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
E' andato in panico per la presenza di una tendenza ad andare in panico, preesistente. Io mi farei valutare dallo psichiatra.
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