Le allucinazioni ipnagogiche

Buongiorno ai dottori. Sono una ragazza di 26 anni.

Vorrei chiedere un consulto, e soddisfare alcune mie curiosità, ruguardo le allucinazioni ipnagogiche.

La prima volta che mi è capitato è stato più o meno un anno fa. E' stata, prevalentemente, uditiva (sembrava come se una persona stesse pulendo il muro alle spalle del mio letto).
Mi ha, ovviamente, molto spaventato ma ho pensato che fosse solo un sogno un po' particolare.
Negli ultimi mesi, però, ho ricominciato ad averne al risveglio, accompagnate da paralisi, ad un ritmo che, personalmente, mi preoccupa: anche 2 volte a settimana!
Ripeto che mi capita sempre la mattina, al risveglio; solo una volta ho provato il senso di paralisi nel bel mezzo della notte, tant'è che ho svegliato il mio compagno con i miei "urli" a bocca serrata.

Nelle ultime 2 settimane ho provato a dormire con la luce accesa in quell'oretta che passa tra il risveglio del mio compagno e la mia sveglia, e sembrava che questo mi rilassasse (so che sembra una cosa stupida e quasi me ne vergogno, ma iniziavo a provare un fortissimo disagio a dormire sola). Ma stamattina è ricapitato ed è stato, innanzitutto, fortissimo e poi molto angosciante: "sentivo" il mio compagno rientrare in casa, muoversi, togliersi la felpa e buttarla sul letto -ho sentito chiaramente il movimento d'aria del vestito sul mio viso- e sedersi sul letto a fissarmi. In quel momento ho tentato di aprire gli occhi e, non riuscendoci, ho capito quel che stava succedendo. Ho provato una forte sensazione di solitudine, angoscia e voglia di piangere.
Quando sono riuscita ad aprire gli occhi -è durato molto meno di altre volte- mi è sembrato di vedere un'ombra dove, in teoria, sarebbe dovuto essere il mio fidanzato, e in quel momento mi sono svegliata davvero del tutto.

Vorrei capire cosa mi succede perchè questa cosa mi sta stancando, oltre al fatto, come ho già detto, che sta compromettendo il mio rapporto col sonno.

Ho letto altre domande di altri utenti con questo problema e premetto, quindi, che non soffro di sonnolenza diurna, nè narcolessia, nè perdita di tono durante stati di riso o rabbia.

L'idea che mi sono fatta è che sia legato al fatto che sono andata a vivere col mio compagno a ben 800 km dalla mia famiglia, con tutti i problemi che la cosa si porta dietro (lontananza dalla famiglia, doversi rifare nuove amicizie, a volte senso di solitudine, problemi con lavori saltuari..).
Può essere una spiegazione o è meglio indagare oltre a livello medico?
E nel caso tutto questo non c'entri nulla, quale può essere la causa?

Grazie per la pazienza e l'interessamento. Buona giornata!
[#1]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
il fatto che si sia allontanata da casa, con tutte le preoccupazioni conseguenti, potrebbe influire sul suo equilibrio psico-fisico.

Io se fossi in Lei cercherei di approfondire meglio questa situazione attraverso una valutazione psichiatrica: in certi casi è meglio avere le idee chiare.

Anche per questo motivo girerò la sua domanda nella nosta sezione Psichiatria

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
concordo con il collega nel ritenere probabilmente influente la sua attuale situazione personale. Le allucinazioni al risveglio vengono definite ipnopompiche, e insieme a quelle ipnagogiche (durante l'addormentamento) possono essere un fenomeno del tutto fisiologico. Tuttavia, la loro particolare frequenza, insieme a fenomeni tipo "paralisi del sonno", a mio parere, richiederebbe un consulto specialistico, in modo da esporre dal vivo le sue problematiche, effettuare le opportune valutazioni e, come mi auguro e le auguro, tranquillizzarla definitivamente sulle origini del suo problema.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimi dottori,
scusatemi se non mi è chiaro, cos'è quindi che mi state consigliando di fare? Di parlarne con uno psichiatra di persona, o di fare esami medici?
Grazie ancora, siete gentilissimi.
[#4]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Di parlarne con uno psichiatra di persona che eventualmente la indirizzera' verso altri esami da fare.

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