Ora si è costituita in me l'ansia anticipatoria del rapporto sessuale che limita le prestazioni

Sono madico specialista e come tutti gli esseri hanno bisogno di aiuto medico specialistico.Credo che in seguito allo stress che tutti accumuliamo ho avuto delle defailance sessuali. Ora si è costituita in me l'ansia anticipatoria del rapporto sessuale che limita le prestazioni.Potete indicarmi quale ansiolitico usare con l'aggiunta di un antidepressivo(credo che questa sia la cura).Ho sentito parlare di SSRI e/o triciclici,ma appartenedo questa materia ad altra specialità(molto lontana dalla mia),non conosco quale classe di farmaci siano migliori in questo disturbo e a quali dosaggi. Grazie anticipatamente per la risposta.Al momento non sono nelle condizioni(anche per mancanza di tempo) di ricevere psicoterapia cognitiva comportamentale.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Gentile utente e collega,
provi a rileggersi con un po' di distacco emotivo: lei porta un problema specifico, che però è inserito in uno stile di vita stressante e poco "salutare", come molti medici del resto.
Gli SSRI possono aiutare per l'ansia però hanno tempi lunghi e, ahimé, spesso danno problemi sex. I triciclici hanno tutta una serie di effetti collaterali, soprattutto anticolinergici, e quindi vengono utilizzati ormai come seconda scelta. In più gli antidepressivi di qualunque tipo impiegano 3 settimane a dose piena per fare effetto.
Una benzodiazepina a breve durata d'azione potrebbe aiutare purché non diventi un'abitudine, però non è possibile in questa sede dare indicazioni sulle terapie e sulle dosi.
Il mio consiglio è: trovi un po' di tempo per sé, consulti uno psichiatra per eventuali suggerimenti e soprattutto si ritagli uno spazio blindato (senza cellulare e simili) anche solo di due-tre ore alla settimana, durante le quali fare qualcosa di gradevole.
Tra l'altro vedo che è anche un po' sovrappeso: si curi, controlli glicemia, cuore, pressione ecc e cerchi di volersi bene, i risultati arriveranno.

Franca Scapellato

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Utente
Utente
Grazie Gentile collega. Proverò a ritagliarmi uno psazio per me ,forse è quello che veramente manca.Seguirò i tuoi consigli. Tra le molecole a breve emivita puoi elencarmene qualcuno. Da reminiscenze farmacologiche so per certo che il prazepam è a lunga emivita. Oramai sono anni che sono lontano dalla medicina generale che non sono più a conoscenza se hanno creato nuove molecole. Ricordo il lorazepam e so che è ad emivita medio breve però veniva usato più per i disturbi del sonno legata all'ansia. Grazie della pronta risposta.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Caro Collega,

e' preferibile non tentare di fare il medico di se stessi ma rivolgersi ad uno specialista specifico per ogni problema appartenente o meno alla propria materia.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Utente
Utente
Va bene ho capito che ad ognuno il suo campo.Ma qui stiamo parlando di un problema mi sembra banale ed ho chiesto delucidazioni nel precedente mio ultimo post delucidazioni su un tipo particolare di farmaci"benzodiazepine".Non ho chiesto dosaggi e modalità di somministrazione che possono essere carpiti in modo errato da un pubblico non edotto in materia. Non credo che ad ogni piccolo problema c'è bisogno del consulto in pompa magna del collega psichiatra.Ho apprezzato molto la risposta della collega la quale mi invitava ad osservarmi con spirito critico.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Per quanto riguarda le benzodiazepine, l'alprazolam viene utilizzato spesso per problemi di ansia acuta. Il rischio di un uso protratto è la dipendenza, che poi è difficile da superare.
Le mando il link al MinForma del collega Pacini sulla dipendenza, assuefazione ecc benzodiazepine.
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/
Comunque volevo chiarire una cosa: il suo problema non è né banale né circoscritto, può essere il segnale che qualcosa non va nella sua vita, nei ritmi lavorativi, nel rapporto con la sua compagna. Può essere l'occasione per guardarsi dentro e per cambiare. Se invece si cerca di riparare solo lo strumento che non funziona, dopo un po' si guasta qualcos'altro.
Che lo vogliamo o no, la mezza età è quella dei bilanci, e anche se ci tuffiamo nel lavoro, non la scampiamo neanche noi medici, la vita ci presenta il conto...
Qualche colloquio con uno psicoterapeuta (non un'analisi, né una psicoterapia: giusto un chiarirsi le idee con una persona non coinvolta emotivamente) potrebbe essere utile, senza fretta.
Cordiali saluti
Ansia

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