Un medico/psicologo/psichiatra ma non se la sente

Non ho trovato una risposta fra tutte quelle lette per cui vi scrivo.
La mia ragazza da un anno è spesso triste, più di quello che era prima e più di quello che sono gli altri, ma cosa più importante mi ha parlato svariate volte di volersi suicidare, di non farcela ad andare avanti perchè tutto troppo pesante. A volte mi diceva di vederci per l'ultima volta ma fortunatamente la convincevo a desistere e andare avanti. Ultimamente mi dice sempre di sentirsi debole, come senza forze, non riesce a dormire, le pesa tutto. La vedo dimagrita, le dico di mangiare ma non ne ha mai voglia. Da qualche mese la situazione mi sembra più grave così le ho detto (svariate volte) di andare da un medico/psicologo/psichiatra ma non se la sente e anche se le do il mio appoggio per andare assieme tentenna e rifiuta. Cosa devo fare? Devo convincerla? Se si come?? perchè proprio non so come fare...
Infine, a quale struttura e figura professionale è meglio che mi rivolga? Non ho soldi per sedute private e mi ha fatto promettere di non parlare del suo problema con altri e se lo venisse a scoprire penso perderei la sua fiducia e allo stato attuale mi dice che si fida (e confida) solo con me.
La situazione è urgente perchè a me sta iniziando a pesare tutto quanto davvero tanto e, odio, ma a volte mi viene da risponderle male perchè non reagisce.
Aiutateci grazie
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Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22 3
Gentile utente,
provi ad accompagnarla all'AUSL della vostra zona e sentire il parere di uno Psichiatra, appoggiandola e sostenendola soprattutto nei primi incontri che possono essere i più difficili.
Forse sostenuta in questo modo si convincerà ad essere curata.

Cordialmente
Dott. Vito Fabio Paternò

www.cesidea.it
info@cesidea.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Grazie, ma non ha risposto alla domanda "Se si come?" perchè è già da tempo che so che dovrebbe andare a fare una visita ma non potrà mai vedere uno psichiatra se non trovo uno stratagemma per convincerla...
Ps: si può usare il TSO?
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Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22 3
Il TSO non è uno strataggemma, ma è una cura obbligatoria.
Mettendola davanti al bivio della scelta se farle subire un TSO o invece andare con tutta tranquillità a fare una visita di sua spontanea volontà magari potrebbe convincersi.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Per il TSO devono essere presenti delle condizioni specifiche. Non e' che si può dire "o fai così oppure tso".
Se non si rispettano le condizioni si prospetta un abuso.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
per chiarimenti sul trattamento sanitario obbligatorio può leggere questo breve articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/244-il-consenso-al-trattamento-e-il-trattamento-sanitario-obbligatorio-tso.html

cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#6]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Grazie a tutti delle indicazioni. Ora mi dice che ha bisogno di tempo per sentirsela di andare a fare una visita. Aspetterò fiducioso!
E mi dice anche che non si suiciderà mai veramente, ne è sicura. Per questa seconda cosa posso crederle se lo dice lei che se lo sente o può non esser così?!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Mi scusi, ma o la persona in questione esprime idee terrificanti senza una minima base, oppure (ed è più probabile), cambia umore cosicché passa dalla richiesta di aiuto alla sensazione di autocontrollo. Il problema è che non c'è bisogno di tempo per farsi una visita, di solito anzi prima la si fa e meglio è, di tempo c'è bisogno per ricadere e ricominciare da capo con gli stessi problemi. Nel senso non che ci vuole tempo per ricadere, ma che il tempo lavora a sfavore delle malattie, se di malattie si tratta, se hanno un decorso ricorrente e se non si curano nelle prime fasi.
Quindi l'atteggiamento mi sembra minimizzante sempre della necessità pratica di far inquadrare la situazione. Siccome fare una visita non implica niente, o ci si rifiuta di farlo, o lo si fa, ma perché avere bisogno di tempo ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#8]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Non saprei, non gliel'ho chiesto... Però mi ricordo che ci son stati momenti in cui era totalmente contraria ad andare da qualcuno e in altri, su mia insistenza, diceva che sarebbe venuta. Ora, ho letto che per esempio per la depressione non iniziare una terapia peggiora le cose, ma se mi mettessi a discutere con lei per portarla magari peggiorerei il suo stato emotivo. Ora sembra star bene o almeno meglio.
Però non so cosa sia giusto o migliore sinceramente.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Comunque passa da momenti felici (cioè quando è con me) a momenti tristi e di pensieri suicidi (per esempio dopo una nostra discussione o altri fatti pesanti per lei).
Ps: può andar bene se riuscissi a portarla dallo psichiatra del pronto soccorso?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"Non saprei, non gliel'ho chiesto... "

Ma ci stiamo prendendo in giro ? Va bene qualsiasi psichiatra ma probabilmente poi non sarà d'accordo sul seguire un trattamento. Al pronto soccorso ci si va in caso di urgenza.