Pratiche sadomaso

salve dottori vi espongo il mio problema. la mia ragazza di ca 20 anni ultimamente nei rapporti sessuali la eccita tantissimo solo le pratiche sadomaso tipo l'uso di cinture per legarmi contemporaneamente all'utilizzo di oggetti erotici acquistati nei sexy shop, tipo manette. Inizialmente non era cosi anzi, ma ora sta diventando sempre più frequente e il riuscire ad avere un rapporto credo più "normale" è raro. Se qualche volta le dico che non mi va noto che la prende male, quasi si offende anche se non me lo dice. Nelle mie precedenti storie non ho mai sperimentato questo tipo di rapporto in quanto le mie ex ragazze non erano così, nonostante venivano già da altre esperienze con altri ragazzi. L'attuale ragazza è alla prima esperienza in assoluto, stiamo insieme già da un anno ma in passato, all'età di 10 - 11 anni lei ha anche subito un abuso da parte di un familiare vicino a lei.
Non so più cosa pensare, tutto questo fa parte della normalità di ogni coppia? Eppure parlando con altri amici e amiche mie, nessuno pratica questo tipo di sessualità o almeno raramente e SOLO per provare qualcosa di diverso. Premetto che i nostri rapporti non sono quotidiani, viviamo nella stessa regione ma molto distanti e riusciamo a vederci ogni 15 giorni. Cosa potete dirmi in merito?
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
nella sessualità non esiste la "normalità" ma semmai un indice di frequenza, anche questo relativo.

E' normale ciò che provoca piacere a entrambi i membri della coppia, e soprattutto ciò che non turba o fa del male.

Sembra però che Lei sia turbato, altrimenti non ci avrebbe scritto; sembra anche che abbia molta paura di perdere questa ragazza se non si sente libero di dirle che certe cose non le vanno.

La strada iniziale è proprio questa: parlarne con la sua ragazza. Tenga presente che il passato di questa ragazza da un punto di vista sessuale sembra abbia lasciato un segno, per questo non escluderei l'ipotesi di chiedere una consulenza psicologica.

In ogni caso non credo che Lei possa far finta di nulla a questo punto

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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dopo
Utente
Utente
Dott. Bulla innanzitutto La ringrazio per la sua tempestiva risposta.
Sono d'accordo con lei che finché entrambi provano piacere non c'è nessun problema, mi turba il fatto che questo tipo di rapporto sta diventando l'unico modo che la fa eccitare.
Non crede che sia eccessivo per una ragazza, soprattutto alla prima esperienza, provare piacere solo in questo modo tralasciando anche quella parte della sessualità "tradizionale" conosciuta all'inizio della nostra storia ma che ultimamente non è presente nei nostri rapporti?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazzo, forse lei pone questa domanda ragionando da un punto di vista, appunto, tradizionale. Proviamo a riformulare la stessa domanda sostituendo al piacere sessuale un altro tipo di piacere, ad esempio alimentare: "Non crede che sia eccessivo per una ragazza provare piacere mangiando solo cibo cinese, in questo modo tralasciando anche quella parte della cucina "tradizionale" conosciuta all'inizio della nostra storia ma che ultimamente non è presente nei nostri pasti?"

Potrebbe essere "solo" una questione di gusti, non di morale o moralismo. Anche se è comprensibile il disappunto e il disorientamento che ciò le sta provocando.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
grazie per la risposta Dott. Santocito, anche il Suo punto di vista mi è utile per capire meglio.
Questo tipo di rapporto mi eccita come mi eccita il tipo di rapporto per cosi dire "tradizionale".
In lei invece noto una sorta di soddisfacimento unilaterale, cioè solo in quel modo.
Anche il passato di questa ragazza può aver influito, come giustamente dice il Dott. Bulla.
La mia paura è che lei provando piacere solo in questo modo possa sviluppare in futuro una sorta di "perversione sessuale", senza giudicarlo in modo negativo, ma caratterizzato da comportamenti sessuali che le danno soddisfazioni solo con pratiche erotiche che sono diverse dal "normale".
cosa ne pensate?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
La sua preoccupazione credo sia corretta, non solo, ma se le cose stanno nel modo in cui le ha descritte, la sua ragazza potrebbe aver già sviluppato una forma di parafilia (nome con cui oggi si indica ciò che una volta veniva chiamato "perversione").

Se ne avete già parlato fra di voi, potrebbe essere indicato rivolgervi a uno specialista, almeno per un parere.

Cordiali saluti
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
"Non crede che sia eccessivo per una ragazza, soprattutto alla prima esperienza, provare piacere solo in questo modo tralasciando anche quella parte della sessualità "tradizionale" conosciuta all'inizio della nostra storia ma che ultimamente non è presente nei nostri rapporti?"

Gentile Utente,
non lo so ma credo però che tutto questo sia "eccessivo" per Lei che ci scrive, e quindi non va bene.

Come dicevamo, un rapporto sessuale deve soddisfare entrambi, altrimenti c'è qualcosa che non va

"La mia paura è che lei provando piacere solo in questo modo possa sviluppare in futuro..."

Esatto, Lei oggi si sente anche un po' eccitato da queste pratiche sessuali, ma giustamente si chiede per quanto tempo ancora, o no? E' come se sospettasse che questa ragazza, anzichè assuefarsi, ne vorrà sempre di più, fino appunto a entrare nella perversione.

Quindi è Lei che teme il futuro. Allora Lei sta pensando ad un Futuro con questa ragazza, e finchè sono rapporti sessuali va tutto bene, ma quando si parla di Relazione con la R maiuscola (famiglia, bimbi, convivenza, ecc.) questi comportamenti sessuali "stridono" un po' rispetto al Suo sistema di valori.

Come vede dietro alla sessualità ci possono essere decine di pensieri, emozioni, ed interpretazioni. Io le ho dato la mia, ma tenga presente che una consulenza specialistica di persona è davvero molto meglio.

D'altra parte Lei stesso sembra trovare giovamento dalle poche righe che le ho scritto, si immagini quanto sarebbe utile una consulenza con uno/a psicologo/a di persona.

Almeno potrebbe chiarirsi le idee
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dopo
Utente
Utente
Dott. Santonocito all'inizio avevo paura di pensare e di usare termini come "parafilia" in quanto credevo di essere io eccessivamente preoccupato, di farmi troppi problemi..in ogni modo ne parlerò con lei. Grazie.

Dott. Bulla io desidero un futuro con questa ragazza ed è proprio per questo che ho deciso di scrivere qui.
Se in un solo anno di rapporto si è arrivati a questo punto ho paura che in futuro, vicino o lontano che sia (questo nessuno può dirlo..) ne vorrà sempre di più, è quel "di più" che mi preoccupa: dove si potrebbe arrivare?? Un limite ci deve pur essere.
E' solo una ipotesi che potrebbe rivelarsi anche infondata, però io credo che il suo passato abbia influito parecchio, un passato che ha ancora delle fiamme accese.
Tutte le vittime di abusi si sentono trattate come degli "oggetti" (parte passiva, di chi subisce) e che in qualche modo per liberarsi di questa cosa devono agire di conseguenza (essere sia parte attiva che passiva).
Cosa ne pensate in merito?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
"Parafilia", come le dicevo, è la traduzione moderna di "perversione", quindi non deve preoccuparsi.

Riguardo alla sua domanda, se effettivamente un abuso c'è stato, il comportamento della sua ragazza potrebbe dipendere da questo. Ma potrebbe sempre trattarsi di un modo di essere della sua ragazza, indipendentemente dall'abuso.

In ogni caso vedete se riuscite a fare questa consulenza, insieme. O nella peggiore delle ipotesi, ne chieda almeno una per lei stesso, per chiarirsi meglio la situazione. Potrebbe aiutarvi a mettere nella giusta prospettiva le cose, ed eventualmente nel riparare ciò che eventualmente possa esserci da riparare, soprattutto se la previsione è quella di un futuro insieme.

Cordiali saluti
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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51
Egregio utente,

In parte posso essere d’accordo con il dr. Bulla. È vero che la sessualità si manifesta in ognuno di noi in diverse modalità, anche nello stesso individuo.

Avverto tuttavia un’ esitazione, una perplessità nel caso specifico. Poiché la ragazza era ed è alla sua prima esperienza sessuale, e soprattutto poiché è reduce di una violenza sessuale risalente alla sua pre-adolescenza, è possibile pensare che i suoi modi di fare attualmente sesso, o amore, siano determinati da quell’esperienza dolorosa che l’ha comunque segnata e che non si è né rimarginata, né suturata. Le ferite psichiche hanno bisogno di essere trattate al pari di quelle fisiche. E siccome non esiste per le ferite psichiche una medicina prodigiosa, penso che la ragazza debba sottoporsi ad una terapia di carattere analitico, che vada ad esaminare gli strati profondi della psiche, e possa arrivare a quelle pieghe in cui si è annidato quel ricordo di quegli atti malvagi e scempi di cui la ragazza è stata vittima.

Spiacente di non poter essere più ottimista.

Cordiali saluti e molti auguri.

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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile ragazzo
intanto voglio farle i complimenti per la delicatezza e correttezza, anche in termini tecnici, con cui ci ha posto questa questione.

In termini generali devo dire che non mi preoccupa la pratica in se, nel senso che ritengo che (anche sulla base dei manuali che abbiamo a disposizione) possa parlarsi di parafilia solo nel momento in cui questa crei delle ripercussioni significative nella vita della persona.
Detto ciò è chiaro che ci sono un paio di elementi che mi fanno pensare:
1) la ragazza ha subito un abuso e questo potrebbe avere un peso nella strutturazione di questo tipo di preferenze sessuali. Ancor di più se lei nota che queste pratiche vengono condotte con un filo di aggressività e che fatica a parlarne in seguito.

2) lei non vive serenamente questa caratteristica della vostra coppia, e questo, parafilia o no, è il problema centrale.

Pare che lei non solo sia preoccupato ma si senta impossibilitato ad affrontare una discussione serena con la sua partner, quindi è come se entrambi in questo momento state soffrendo per qualcosa. L'unico modo per disinnescare questo meccanismo è renderlo chiaro, portarlo alla luce qualunque sia la reazione che ne conseguirà.

Cordialmente

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense