Paura delle malattie

Buongiorno, non avrei mai pensato di inserirmi in questa specialità ma vorrei un Vostro parere. Il mio problema si legge nell'oggetto, sono ossessionata che i miei cari si ammalino e comunque abbiano qualcosa di grave. Non sono sempre stata così. Mio padre dopo un normalissimo esame di prevenzione (a certa età, in piena salute) gli viene diagnosticato un tumore al colon e per me è stata un' atroce doccia fredda. Ospedali, operazioni, medici, insomma una nuova vita. Ne dovrei essere contenta perchè da allora tutto è andato bene, non ha neppure fatto terapie, è in formissima, sono passati 3 anni. Questa "esperienza" mi ha talmente segnato che ho il terrore anche solo di un semplice mal di testa. Non Vi dico poi con il follow-up! La mia paura è di ricevere ancora delle brutte notizie che mi sconvolgano ancora la mia vita. Mia madre ha un dolore al piede e che cosa vado a pensare? "Tumore alle ossa ovvio!". Mio padre tossisce e a cosa penso? Ecco, avrà una ripresa della malattia!". Anzichè essere felice penso continuamente a ciò che è accaduto sentendomi in colpa per tutte quelle persone che di certo non sono qui a raccontarla. Anzichè vivere i momenti belli ho la sensazione di rovinarmeli, anzichè rilassarmi cerco in internet possibili diagnosi, anzichè concentrarmi su ciò che ho di bello mi concentro sul peggio che comunque è solo un ricordo. La cosa "strana" è che non ho paura per me ma solo per la mia famiglia, per mio padre e mia madre. Sono ossessionata dalla parola "cancro" e se mia madre ha un dolore vado immediatamente a pensare che potrebbe avere qualcosa come ha avuto mio papà. Inzio ad indirizzarli da specialisti, visite, consulti in internet...Insomma credo che questa non sia vita, io prima NON ERO COSI'!!!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza, che lei si preoccupi per le malattie è evidente anche dal numero di richieste di consulto che ha inserito nelle altre aree. Spesso la paura delle malattie, anche per i propri cari, inizia da un episodio reale di malattia o di rischio.

Una delle evoluzioni possibili - e probabili - è quello che descrive, ovvero il mettersi a cercare continuamente informazioni sui vari modi in cui si può ammalarsi o morire. Ma naturalmente questa non solo non è una soluzione, ma aggrava il suo problema, perché a ogni risposta che trova nascono nuove domande, e il ciclo si ripete. Quindi intanto dovrebbe riuscire a smettere di fare questo.

Credo sia arrivata al punto in cui decidere se rivolgersi concretamente a un professionista e chiedere un aiuto, perché è difficile andare avanti in queste condizioni.

Le suggerisco uno psicologo/psicoterapeuta competente in questo tipo di disturbi.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
è piuttosto frequente instaurare la paura delle malattie (ipocondria) per sé o per i cari dopo un evento traumatico legato ai temi della salute.

La reazione tipica è diplice: da un lato si cercano di continuo informazioni mediche, come ad es su internet, dall'altro si tende ad evitare la visita medica per paura di "scoprire" qualcosa di spaventoso.

Il tutto accompagnato da notevole ansia. Lei stessa può controllare su questo articolo dedicato all'ipocondria

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/408-ipocondria-la-paura-delle-malattie.html

Uno dei migliori approcci nel trattamento di questi disturbi è l'associazione tra psicoterapia cognitivo-comportamentale e farmacoterapia.

Lei forse in questo momento non è esattamente motivata ad un trattamento del genere

"Buongiorno, non avrei mai pensato di inserirmi in questa specialità "

per questo può aspettare ancora un po', ma se vede che i sintomi psicologici permangono io le consiglio di iniziare con la psicoterapia.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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dopo
Utente
Utente
Grazie davvero. Vorrei riuscire a modificare i miei atteggiamenti però, credetemi, quando si è obbligati a reinventarsi una vita e pensare alla morte, è dura. A certe notizie non si è mai preparati, poi se vengono date senza mezzi termini o con "scientifica freddezza" è pesante. Vorrei cancellare dalla mia memoria quei ricordi per non pensarci più ma mi rendo conto che, nel bene o nel male, sono parte di me, di noi. Ho vissuto con un unico pensiero quei giorni ed era se mio padre potesse continuare a vivere, tutto ciò è ancora troppo vivo. La paura di poter ritornare a vivere così mi fa stare male. Non credo sia normale però comprensibile sì. Cercherò di cambiare. Cercherò di vivere la vita come ha sempre fatto mio papà e cioè come un coraggioso combattente. Forse proprio così ha vinto la sua battaglia.
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Bene, le auguro di trovare presto la serenità.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza, da ciò che scrive mi sembra di capire che la sua è la tipica reazione post-traumatica: ha appreso della malattia del papà, che per Lei è stata "un'atroce doccia fredda", spaventandosi tantissimo e temendo il peggio. Questo evento è lo spartiacque nella sua vita: Lei stessa dice di non essere sempre stata così.
E' chiaro che la paura di poter perder Suo papà ha attivato un sistema di allarme che Lei prima non conosceva, o comunque consceva in altri termini.
E la sintomatologia che descrive è assolutamente coerente con questo evento traumatico.
La cosa "strana" di essere preoccupata per i suoi cari e non per se stessa andrebbe vista in una consultazione psicologica per capirne il significato che l'evento o il restare sola ha per Lei.
Però vorrei domandarle: come mai sta aspettando così tanto tempo prima di chiedere aiuto?

Saluti

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Gent. Dr.ssa Pileci,
dicendoLe la verità mi preoccupo solo per i miei cari perchè ho la sensazione di essere più forte e per via della mia giovane età sento di essere quasi protetta da "brutte notizie". Ho aspettato e sto aspettando così tanto perchè vorrei davvero cercare di farcela da sola ma in certi giorni mi rendo conto di esagerare sul serio. La cosa più strana è che agli occhi degli altri sono "la persona più solare e forte del mondo". Alterno periodi felici e sereni a momenti pieni di preoccupazione e atroci ricordi. Saluti