Probabile attention deficit disorder (add) - cura?

Buongiorno.
Sono una studentessa universitaria di 22 anni.
Frequento l'università, sono indietro con gli esami.
Scrivo perchè da qualche mese (probabilmente per aumento dello stress), ho seri problemi a concentrarmi.
(scusi se faccio degli esempi scemi da qui in poi)
Ho sempre avuto qualche problema, nel senso che potevo fare 5 esercizi tutti uguali perfettamente, e arrivare al sesto e guardare fissa il vuoto perchè non mi ricordo il ragionamento sempre uguale fatto fino a 2 minuti prima.
Ora però il pensiero parassita che ho un po' sempre avuto non mi lascia in pace, e avere di continuo una parte del mio cervello che canta canzoni non mi permette di studiare a dovere.
Arriva certi giorni che non mi lascia in pace per più di 5 minuti, e nei giorni migliori massimo 20/30 minuti.
Non mi ero mai interessata (non sapevo nemmeno che il pensiero parassita avesse questo nome) ma certi giorni davvero sta diventando insopportabile, quindi mi sono informata e ho letto dell'ADD.
Se può aiutare a darmi un consulto, ho completa mancanza di autostima e ho dei fenomeni di autolesionismo. Leggendo, dovrebbe essere associato a iperattività, che non ho (o meglio, che a volte ho solo nel pensiero, che spesso vanno davvero velocissimi, come una cassetta mandata avanti veloce, tanto che non riesco più a capire cosa sto pensando).

Può essere ADD? So che ho detto un po' tutto e un po' nulla per una diagnosi, ma non vorrei fosse un inizio (o una forma latente).

Ho letto che le cure sono tipicamente a base di farmaci (antidepressivi e/o derivati della cocaina), che bloccano il problema nel periodo della cura, ma non lo curano. Se ho quello, non voglio dipendere dai farmaci. In base a quello che ho, che cure non invasive potrei adottare?

Grazie mille.
Cordiali saluti.
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Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile ragazza,
prima di poter parlare di farmaci o di possibili cure o trattamenti è opportuno parlare di diagnosi e questa non è la sede opportuna per farlo. Dal suo racconto emerge un punto importante: i pensieri intrusivi che riporta hanno un'influenza (negativa) sulla sua quotidianità e questo sembra preoccuparla o quantomeno crearle un disagio. Inoltre riporta di avere comportamenti autolesivi e una bassa autostima. Credo che per questo sarebbe opportuno che consultasse personalmente uno psicoterapeuta e uno psichiatra. Solo dopo un'accurata valutazione della situazione e la formulazione di una diagnosi si potrà evetualmente parlare del percorso più appropriato, farmacologico, psicoterapico o eventualmente entrambi.
Un cordiale saluto

Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it

[#2]
Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile ragazza
la situazione che descrivi deve essere difficile da gestire ogni giorno dunque il tuo scoramento è decisamente comprensibile.

L'ADHD e un problema che si manifesta con disattenzione e/o iperattività motoria ma è un quadro che si configura chiaramente ad un'età più precoce della tua.

Quello che ti consiglio è di interrompere la ricerca di informazioni on line e di consultare uno psichiatra che provveda immediatamente ad impostare una terapia farmacologica.

Successivamente potrai valutare anche la possibilità di un supporto psicotarapeutico ma per ora credo che sia indispensabile che si riesca a placare l'intrusività dei pensieri in modo che tu possa riguaragnare tutta la serenità che ti serve.

Credo che per ciò che riguarda gli psicofarmaci puoi stare tranquilla, oggi esistono molecole molto selettive che non danno alcuna dipendenza se utilizzate secondo i criteri stabiliti dallo specialista.

Cordiali saluti

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

[#3]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio molto dottoresse per le tempestive risposte.

Una domanda per la dr.ssa Ilenia: ma i "sintomi" devono per forza manifestarsi tutti? Perchè sono comunque anni che ce l'ho (anche se spesso non mi dava fastidio)... Ora la pressione che mi danno i miei genitori giornalmente "laureati laureati" me l'hanno accentuato, o almeno credo sia quello il motivo.
(inoltre la ringrazio per la sensibilità, l'ho apprezzata molto)

Se non è quello...
Altre patologie che lo prevedano? Io ho letto solo quella (so che cercare le malattie su internet rende solo ipocondriaci, ma voglio sapere a cosa posso andare incontro)

Io non voglio prendere medicinali... Posso concordare su una terapia psicologica (le classiche sedute) anche se già quelle mi terrorizzano.

Grazie mille a chi mi risponderà.
[#4]
Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile ragazza,
Posso capire il suo desiderio di certezze e soprattutto di dare un nome a ciò che l'affligge. Purtroppo in questa sede non e' possibile, ne' sarebbe deontologicamente corretto fare diagnosi. Per stabilire ciò ma soprattutto per impostare la terapia più adatta e' opportuno che lei contatti personalmente gli specialisti che le abbiamo suggerito (psicoterapeuta e psichiatra).
Come lei ha intuito cercare su internet una corrispondenza tra i suoi sintomi e possibili diagnosi non fara' altro che aumentare il suo disagio e le sue incertezze. Un confronto diretto invece le permettera' di trovare la strada per lei più funzionale.
Un saluto
[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta velocissima anche a tarda sera!
Capisco la vostra deontologia, ma io non ci posso andare, se non di nascosto (cosa non semplice, i miei se gli dicessi dove vado mi internerebbero perchè "allora sei pazza") e senza mezzi economici.

Non ho idea delle tariffe, ma per me anche solo 100 euro sono una montagna di soldi.

Per curiosità... Una tariffa media? Ho guardato il tariffario on line... Ma i prezzi vanno da pochi euro a molte centinaia, e non capisco dove ricado io.
[#6]
Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile ragazza,
innanzitutto dal momento che lei è maggiorenne non è tenuta a mettere i suoi genitori al corrente di un eventuale percorso.
In secondo luogo se non può permettersi un professionista privato può utilizzare il servizio pubblico rivolgendosi al Servizio di Psicologia Clinica o ad un Consultorio Familiare della sua città per quanto riguarda lo psicologo/psicoterapeuta oppure al Centro di Salute Mentale per lo psichiatra. Questi servizi normalmente prevedono il pagamento di un ticket, se dovuto.
Per quanto riguarda le tariffe medie esse possono variare a seconda del professionista contattato: se desidera avere informazioni in merito, qualora dovesse optare per un privato può tranquillamente chiedere le tariffe applicate durante il contatto telefonico.
Comprendo i suoi dubbi e le sue perplessità, ma sono sicura che con la giusta motivazione potrà trovare una soluzione a quelli che ora le possono sembrare scogli insormontabili. Non trascuri il suo malessere!
Un saluto
[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza, le colleghe le hanno già risposto in modo più che esauriente.

Riguardo ai suoi pensieri intrusivi è possibile che si tratti più di un disturbo d'ansia che di ADD, che esordisce di solito da bambini.

Quindi deve rivolgersi a un professionista per una valutazione. Ha già 23 anni, può rivolgersi tranquillamente e da sola alla sua ASL e chiedere un primo colloquio psicologico, i ticket sono bassissimi. L'unico svantaggio è che potrebbe dover aspettare più o meno a seconda della lunghezza delle liste di attesa.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#8]
Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
E' comprensibile la sua voglia di saperne di più ma il nostro compito purtroppo si è esaurito con le risposte che le abbiamo già fornito.

Provi a contattare la ASL e si informi sui tempi di attesa, sarebbe già un ottimo inizio.

Tanti auguri