Assenza nel parlare di lavoro

Buon Giorno,
vi scrivo per un problema familiare, mio padre sessantenne con alle spalle un fallimento non causato da lui e quindi non accettato si è imbarcato nuovamente in una situazione ormai accertata che porterà problemi di natura tributaria, questi problemi sarebbero stati evitabili senza dover pagar nulla di più. La gratuità di questo comportamento e il suo sfogo con la guardia di finanza ci hanno allarmato, avremmo dovuto aprire gli occhi prima, non vedendo arrivare compensi che giustificassero il suo lavoro, ma la paura di riaffrontare la precedente esperienza ci ha chiuso gli occhi, parlando con mia sorella e poi con mia mamma, ci siamo domandati come potesse farci questo ancora, noi lo amiamo molto, siamo molto uniti, e forse il fatto di non deluderci lo spinge a sbagliare, ma noi non vogliamo nessuna dimostrazione, ora mia sorella, si domandava se fosse più psicologica o psichiatrica. Noi non capiamo anche perchè è lucidissimo per tutto il resto, legge molto ed è molto informato, sa dare degli ottimi consigli, ma quando si parla del suo lavoro si incupisce si chiude e purtroppo nascono problemi da migliaia di euro.
RingraziandoVi per lo sfogo e per i Vs. eventuali consigli Cordialmente Vi Saluto M.M.
[#1]
Dr. Vincenzo Menniti Psichiatra 126 2
Gentile utente,
dal suo post non si riesce a comprendere bene quale sia la natura del problema.Lei dice "si è imbarcato nuovamente in una situazione ormai accertata che porterà problemi di natura tributaria, questi problemi sarebbero stati evitabili":cioè intende dire che suo padre ha fatto investimenti al di sopra delle vostre possibilità o sopravvaluta le proprie capacità e dunque sarà destinato a veder fallire la nuova impresa?
Poi aggiunge "La gratuità di questo comportamento e il suo sfogo con la guardia di finanza ci hanno allarmato": che tipo di comportamento? per sfogo intende aggressività?
Inoltre "Noi non capiamo anche perchè è lucidissimo":cosa vuol dire che agisce come se fosse in uno stato confusionale?
Cerchi di spiegarsi meglio in maniera tale da poterle dare un aiuto.

Cordiali saluti
dott. Vincenzo Menniti

[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
Gentile Dr. Vincenzo Menniti,
la ringrazio per il suo interesse, mio padre non ha fatto investimenti o operazioni al di sopra delle sue capacità, ha solo svolto il suo lavoro quotidiano, in cui è molto competente, ma senza rispettare delle scadenze, tali scadenze erano solo burocratiche e non finanziare(non ha guadagnato nulla a comportarsi così), operando così però verrà ad incappere nelle sanzioni amministrative che sono molto alte, gli ho chiesto il motivo di una così stupida negligenza e lui non me lo ha saputo spiegare, mi dice che non lo sa, sembra che si voglia far male facendosi punire in questo caso dalla legge.
La giustizia facendo il suo corso ha fatto muovere la macchina della Guardia di Finanza dove lui si è, più che sfogato, diciamo aperto raccontandogli tutto quello che aveva omesso, cose che a noi non aveva mai neppure accennato pur chiedendo ogni tanto come andava in maniera garbata.
La nostra perplessità è che è un ottimo padre, un fantastico nonno, stravede per sua nipote, non eccede nel viziarla; e mia sorella che vive ancora con i miei dice che a casa come del resto ha sempre fatto aiuta tantissimo mia madre,è sempre presente, e se può farci un piacere modifica le sue giornate per aiutarci. Mia madre lo ama molto, e con lei come con noi non ha mai alzato la voce nè le mani, neanche per gesto.
Ora che si sono presentati questi fatti, è comunque sempre affettuoso con noi, dorme tranquillamente (cosa che noi non stiamo facendo) e si incupisce solo se gli parliamo del lavoro e della cavolata che ha fatto.
Posso capire che un fallimento (di quasi 10 anni fa)senza particolari colpe se non quella che avrebbe dovuto essere più furbo possa toccare psicologicamente una persona, ma cosa potrà essere successo?
Ringraziando ancora molto da parte mia e della mia famiglia
Cordialmente Saluto
M.M.
[#3]
Dr. Vincenzo Menniti Psichiatra 126 2
Gentile utente,
da quello che mi racconta non intravedo nulla di psicopatologico. E' probabile che si sia trattato solo di una banale e fatale dimenticanza? Il fatto che abbia raccontato tutto alla GF e non a voi può dipendere dal fatto che non volesse essere giudicato da voi, considerato anche il fallimento precedente o che si sentisse in colpa per questo e preferisse banalmente non parlarne. A volte è più facile parlare delle proprie problematiche con degli estranei che non con conoscenti o familiari. Io proverei ad approfondire meglio le motivazioni dell'errore che ha portato suo padre nella situazione in cui versa attualmente, magari parlando con qualche suo amico a cui potrebbe essersi confidato. Nel caso non venisse fuori nulla proverei ad affrontare il problema, parlandogli apertamente e cercando di fargli capire che non lo giudicate per il suo errore e siete pronti ad aiutarlo. Magari, se fosse necessario, per le prossime scadenze amministrative potreste rivolgervi ad uno specialista del settore (commercialista o altra figura competente).

Cordiali saluti
dott. Vincenzo Menniti

[#4]
dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
Gentile Dr. Vincenzo Menniti,
la ringrazio nuovamente per il suo interesse, non è stata dimenticanza, ma come giustificazione sta usando questa frase:"non so neanche io cosa mi passi nella testa, da allora non so cosa mi passi per la testa...". Dice che non ne ha parlato mai con nessuno, se non con i finanzieri! Giusto il suo pensiero di rivolgerci ad un commercialista, ne abbiamo parlato proprio oggi a pranzo.
Ringraziando Cordialmente Saluto
Marco M.