Curiosità infantile sul sesso

Gentili dottori,
ho una questione da porvi riguardo un atteggiamento della mia bambina di due anni. Da un paio di mesi ha scoperto che maschi e femmine non sono uguali e ovviamente è l’organo sessuale che più attrae la sua curiosità. So bene che è un comportamento assolutamente normale ma mio marito comincia a sentirsi un po’ a disagio e mi chiama spesso in aiuto…
La bambina lo segue in bagno, vuole guardare, toccare, lavare il pene del padre e se lui si rifiuta, semplicemente tirando su i pantaloni, piange a dirotto. Vorrei precisare che la bambina è incuriosita anche da me (mi guarda e mi tocca quando sono nuda) ma ovviamente il discorso tra madre e figlia è diverso…
Ho sempre pensato che non debbano esserci tabù sulla sessualità e ho anche convinto di ciò mio marito che all’inizio era un po’ restio a farsi vedere, ma ora la nostra preoccupazione è che un atteggiamento assolutamente normale e privo di malizia possa essere frainteso all’esterno qualora la bambina parlasse ad estranei. Insomma, come dobbiamo comportarci? Fino a che punto è giusto assecondare le sue curiosità? E se la bambina dovesse raccontare che tocca i genitori? Con i tempi che corrono ce la porterebbero via in men che non si dica….
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
Gentile signora è opportuno che ci sia un giusto equilibrio che permetta alla piccola un normale e fisiologico processo di esplorazione della sessualità, ma nello stesso tempo porre dei limiti che permettano anche l'acquisizione di alcune regole sociali, pur considerando che non esistono regole fisse e definite una volta per tutte.Infatti l'atteggiamento verso la sessualtà cambia nelle famiglie e ciò dipende da regole sociali e culturali che una determinata famiglia abbraccia. L'importante è adoperarsi nel far capire alla piccola che alcune cose possono essere fatte ed altre no. "Toccare e lavare il pene del padre" vista anche la dimensione di imbarazzo che il papà, giustamente prova, è una di quelle cose alle quali poter porre un limite, con le giuste motivazioni e con spiegazioni serene, senza creare tabù bensì regole sociali.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la tempestiva risposta,
vorrei chiedere ancora un consiglio: nella sua risposta mi dice di porre dei limiti con le giuste motivazioni e con spiegazioni serene...ma è proprio questo che ci manca. Quando le diciamo di no non sappiamo come giustificare il rifiuto. Mi può dare qualche suggerimento che possa essere comprensibile da una bambina così piccola e che non le faccia credere che la sessualità sia una cosa di cui vergognarsi?

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
Gentile signora non posso certo suggerirle le parole, ma le risposte che darà dovranno essere seguite da quel buon senso che è alla base di certe regole sociali. Può evidenziare che certe cose "si fanno" quando si è adulti e così via, allo scopo di evidenziare che certi atteggiamenti non sono nè negativi nè pericolosi.
saluti.
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dopo
Utente
Utente
Grazie,
seguirò il suo consiglio sperando di usare le parole giuste.
Cordiali saluti
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Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 338 11 2
Gentile utente,
concordo sul buon senso e sulle regole sociali, ma credo sia anche importante far capire alla piccola che certe cose non può farle per il semplice fatto che a voi genitori può dare fastidio, creare imbarazzo.

Proibirle di toccare e lavare il sesso del padre non significa insegnarle che la sessualtià è qualcosa di cui vergognarsi, ma che ci sono delle parti che sono più private di altre e che in quanto tali vanno in qualche modo "protette". E anche che non può essere una bambina di due anni a decidere che cosa può o non può fare con il corpo dei genitori.

Provocatoriamente: se la piccola volesse continuamente tirarvi i capelli vi sareste fatti tutti questi problemi? I bambini hanno BISOGNO di limiti, e spesso indirettamente li chiedono a gran voce. E gli adulti non devono avere paura di sentirsi in colpa se si trovano a proibire un atteggiamento che comunque sentono stridente.

Cordialmente,

Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it