Ventenne, senza figura paterna, si innamora di persona di quasi 40 anni

Buonasera,
io ho 21 anni, la mia ex morosa 20; all’inizio la nostra storia d’amore era stupenda fino ad un giorno in cui un fattore esterno le ha portato un blocco (portandole alla mente ricordi per lei drammatici dell'infanzia).
Da quel girono il suo comportamento è cambiato e non è più riuscita a vedermi come il suo fidanzato bensì come un amico (con tutto ciò che comporta); analogo comportamento si era verificato anche col fidanzato precedente a me.
La nostra storia, passata da amore ad amicizia, è continuata per un altro anno fin quando un ragazzo di quasi 20 anni in più di lei (40) ha iniziato a corteggiarla; lei ha ceduto lasciandomi e iniziando a sentirti con questo ragazzo ben più grande di lui.
Premetto che in lei è sempre mancata la figura paterna.
Ora lei fa tutto ciò che dice questa persona, quando le parlo sembra quasi siano anni che non ci vediamo, ha un comportamento freddo e distaccato e sembra che al mondo si fidi solo di questo suo nuovo amico. Preciso che mi ha lasciato neanche 2 settimane fa.
Io ci tengo ancora molto a lei e non capisco quale sia il comportamento più giusto da tenere in quanto più tento di farle capire che sta sbagliando (anche tutte le sue amiche glielo stanno cercando di far capire) più lei si allontana da noi e avvicina a lui. È meglio l’indifferenza?
Grazie
[#1]
Attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente, non conosco i motivi del comportamento della sua ex-fidanzata. Lei si è spiegato la sua decisione come conseguenza di un "blocco" di origine traumatica e la sua nuova relazione come un "surrogato" della figura paterna che le è mancata.

Fondamentalmente, mi sembra di capire che lei interpreta il comportamento della sua fidanzata come l'esito di una sofferenza psicologica che la sta portando a compiere "scelte sbagliate".

La sua ultima domanda ("È meglio l’indifferenza?"), invece, mi fa pensare ad una "strategia" per non farla allontanare ulteriormente.

Entrambe queste visioni pongono la sua ex nella posizione di ragazza sofferente che è confusa e sta sbagliando, e lei in una posizione di indecidibilità: se la "pressa" la fa allontanare, se accetta che si sia allontanata non fa nulla per riprendersela.

Una storia d'amore che finisce così, rapidamente, in un modo apparentemente inspiegabile può essere molto dolorosa, ed indurci a cercare spiegazioni, motivazioni più o meno verosimili e tutte le strade per cercare di riportare le cose a quando si era felici insieme.

Ma il suo obiettivo qual è? Quale esito si immagina per questa vicenda? Cosa desidera, e cosa pensa che realisticamente può sperare?

Forse non sono domande su cui è piacevole riflettere, ma forse possono aiutarla a capire se l'atteggiamento che sta tenendo con la sua ex è motivato dal convincimento che la scelta "giusta" sia tornare con lei, ed, in ultima analisi, che lei possa cambiare il modo di agire e di pensare della sua ex.

Mi dispiace per la fine della sua storia. Ma per lei, questa storia è finita?

Un saluto e l'augurio che, con i suoi tempi, possa ritrovare la serenità che molte persone, alla sua età, danno per scontata.
[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Innanzitutto grazie Dr. Cali per aver risposto in tempi così brevi e per la chiarezza dei contenuti.
Ho visto che lei ha inquadrato subito il problema e ha centrato il punto fondamentale: “lei è confusa e sta sbagliando, io sono indeciso”.
La mia indecisione nasce dal contesto nel quale si è inserito il momento in cui mi ha lasciato: fino a pochi giorni prima lei faceva progetti con me (ad esempio convivenza), si mostrava comunque solare, tranquilla; poi pochi giorni dopo mi ha detto che con me non era più felice e che voleva rimanere solo mia amica iniziando così ad avere un comportamento “freddo” e distaccato. Da quel giorno ho poi scoperto (senza che lei l’abbia mai ammesso) che si sentiva-vedeva con quest’altra persona.
La mia indecisione quindi è presente perché sinceramente non mi aspettavo di essere lasciato e perché se da un lato vorrei tornare insieme a lei dall’altro non so neanche fino a che punto riuscirei a fidarmi di una persona che il giorno prima fa progetti con me e il giorno dopo senza spiegazioni plausibili mi lascia e inizia ad uscire con un altro.
Il mio obbiettivo a questo punto è, in primis, riprendermi da questo momento e riuscire “ad andare avanti” in quanto mi sto davvero deprimendo molto, poi sinceramente non so bene cosa desiderare e cosa sperare.
Se da un lato mi viene da pensare “questa è un esperienza formativa della sua vita e appena capisce che sta sbagliando tornerà da me e io ci sarò” (come dicono poi tutte le sue amiche), dall’altro lato della medaglia mi chiedo: “ ha senso tutto ciò?” riuscirei ancora a fidarmi di lei? Lo potrebbe poi rifare in futuro? Quanto tempo passerà prima che capirà che sta sbagliando e tornerà da me?
Sinceramente penso lei sia in una fase di sofferenza psicologica e le sue scelte siano dettate da questa, lo dimostra il fatto che si sta isolando dalla famiglia, dagli amici, dal lavoro…da tutto. Ciò che le sta rimanendo è solo questa persona di 20 anni in più… Lui ne fa di tutti i colori e lei perdona tutto. E pensare che non sono neanche passate 2 settimane da quando mi ha lasciato, questo per fare capire com’è cambiata in pochissimo tempo.
Ma prima o poi dovrà tornare quella di prima e a quel punto non so se io ci sarò ad aspettarla o no (molto dipende da quanto tempo passerà).
Di sicuro, sebbene lei tenti di farsi vedere felice, dentro di lei sono sicuro che non lo è assolutamente tuttavia non vuole farsi aiutare in quanto ogni giorno di più isola e allontana le persone che le hanno sempre voluto bene e la vogliono aiutare.
Grazie ancora per la disponibilità