Relazioni e tendenze suicide

Salve, sono una ragazza di 22 anni.Per 3 anni ho avuto una relazione molto seria con un ragazzo 1 anno più grande di me.Anche le nostre famiglie erano coinvolte.Durante le vacanze di Natale di quest'anno,però,ho iniziato a sentire un disagio molto forte dovuto alle attenzioni particolarmente 'opprimenti' dei suoi e al fatto che mi sentivo data per scontata da lui.Ho provato a chiedergli più attenzioni e lui per risposta me ne ha date meno,dicendomi che ora le avrebbe fatte in modo 'sforzato' perché era come se si sentisse obbligato.Dopo qualche settimana che le cose procedevano così,ho deciso di chiudere la storia.In quel periodo,dopo la rottura,ero molto fragile e demoralizzata.Lui non si faceva vivo per nulla e,se io lo cercavo,mi rispondeva che era meglio non sentirci.A causa di tutto questo bisogno di affetto che avevo,mi sono fatta trascinare in una storia con il mio migliore amico,che però mi sono resa conto essere stata un grande errore.Qualche tempo fa sono ritornata dal mio ex,dicendogli che lo amavo ancora e che mi mancava.Lui mi ha risposto di rifarmi una vita con altre persone e di cercarlo solo per un'amicizia.Io non mi sono data pace e sono stata malissimo e,ancora una volta,ci è scappato un bacio con il mio migliore amico.A questo punto il mio errore era stato doppio,perciò ho deciso di non vedere più il mio amico,visto che ero innamorata del mio ex.Dopo qualche tempo io ed il mio ex abbiamo iniziato a rifrequentarci e io non ho avuto il coraggio di raccontargli della parentesi con il mio amico per paura di perderlo.Però,ovviamente,come sempre accade in queste circostanze,lui ha scoperto una mia vecchia conversazione con il mio amico.Mi ha insultata e si rifiuta di vedermi o parlarmi. Dice che ha perso fiducia nei miei confronti e che non vuole avere più nulla a che fare con me.Io so di aver sbagliato,di aver fatto un grandissimo errore,anche non raccontandogli l'accaduto.Gli ho chiesto scusa e gli ho detto che ero pentita. Ho spiegato le mie ragioni, ma lui è irremovibile.In questo momento avrei bisogno di un consiglio concreto.Non sto uscendo più di casa,non vedo più gli amici,a malapena sto mangiando. Sono innamorata di lui e mi pento di non essermene resa conto in tempo.Ho provato facendomi sentire.Gli mando minimo un messaggio al giorno,che so che lui legge,a cui a volte risponde.Lui mi dice cose del tipo:"vorrei fare qualcosa per te,ma non ne sono capace." oppure "Se riesci a trovare un modo per dimostrarmi che sei ancora la persona che io amo,tornerò subito da te.Ma non sforzarti troppo perché forse quella persona non è mai esistita".Io non riesco a darmi pace.In più ultimamente mi allontana e dice che non gli interessa più ciò che provo.A volte mi sento morire per il dolore,ho attacchi di panico e inizio a pensare anche al suicidio.Mi sembra l'unico modo per dimostrargli che i miei sentimenti sono sinceri e per fermare il dolore.Addirittura ho iniziato a cercare metodi indolori in rete.Ho bisogno di aiuto. Cordiali saluti.
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Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli Psicologo, Psicoterapeuta 143 4
Gentile ragazza,
lei ha solamente 22 anni! La sua vita non è finita, sta ingigantendo una situazione drammatizzandola in maniera eccessiva.
Da quel che ci scrive non è accaduto proprio nulla di irreparabile.
Ma perchè non concede al suo ex ragazzo un momento di silenzio per fargli sentire la sua mancanza?
E poi cerchi di ossigenare la mente, inizi a pensare anche ad altro, si apra alla vita!!!
Le consiglio di leggere qualche libro di John Gray sulla psicologia del maschile, di facile e rapida lettura con il quale potrà imparare qualche tecnica più intelligente per capire come comportarsi con gli uomini.
Questo ragazzo non sta dimostrando disinteresse verso di lei anzi tutt'altro, avrebbe potuto trattarla in mille modi ben peggiori, invece pare che tutto sommato le voglia ancora bene.
Cerchi di apparire ai suoi occhi in maniera diversa, ma questo potrà farlo solo se si apre alla vita e inizia a riempirla di cose belle e intelligenti, in modo da recuperare entusiasmo e desiderio di stare con lei. In più lei stessa si chiarirà su ciò che vuole veramente, invece di rimanere incastrata tra 2 sole possibilità.
Provi e ci faccia sapere!

Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli

Psicologa Psicoterapeuta Aneb

psicologia.udine@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta, cercherò di non farmi sentire per un po' in modo che possa, spero, sentire la mia mancanza. E, soprattutto, proverò ad uscire e ad aprirmi alla vita come dice lei. Il pensiero che lui possa volermi ancora bene nonostante la rabbia e la delusione mi consola. Grazie davvero, cordiali saluti.
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Dr.ssa Giorgia Di Giacomo Psicologo, Psicoterapeuta 41 2 8
Cara ragazza,
uccidere se stessa per dimostrare amore?
Ci son modi migliori, glielo garantisco. Nel frattempo...inizi a guardare la sua vita e a godere di essa. Così anche lui avrà un'altra immagine di lei...e chissà...!
Cordiali saluti

Dr.ssa Giorgia Di Giacomo
Psicologa-Psicoterapeuta
giorgiadigiacomo@live.com
www.giorgiadigiacomo.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Ho provato a chiedergli più attenzioni e lui per risposta me ne ha date meno, dicendomi che ora le avrebbe fatte in modo 'sforzato' perché era come se si sentisse obbligato
>>>

Gentile ragazza, quel ragazzo aveva ragione. Uno degli errori più comuni nelle relazioni è chiedere in maniera colpevolizzante: "Tu non mi fai mai X". Questo pone l'altro in un dilemma irrisolvibile, perché se da quel momento in poi lui le darà X, avrà meno valore perché sarà stata lei a chiederlo; se invece non glielo darà, le starà dando ragione: non mi fai mai X.

Nella vita di coppia è opportuno presumere il meglio dell'altro, non il peggio. Non c'è nulla di più asfissiante che stare in una relazione dove si sa che l'altro ha verso di noi un atteggiamento del tipo "tu sei in debito con me e io ci sto male".

Quindi, una cosa più intelligente da fare, piuttosto che cercare a tutti i costi di punire gli altri perché non ci danno abbastanza, è imparare a diventare più adulti e farsi bastare innanzitutto se stessi. Se necessario anche con l'aiuto di un percorso psicoterapeutico. Quando si basta a se stessi, si sta meglio anche con gli altri e le relazioni iniziano a migliorare come per magia.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Purtroppo ho capito troppo tardi che lui aveva ragione. Mi sono resa conto di aver sbagliato a non dargli il suo tempo. E' un errore che sicuramente ora non rifarei più, ma dubito che questo basti a farlo tornare da me. E al momento quella è l'unica cosa che vorrei...
Grazie per il suggerimento e l'attenzione, cercherò di ritrovare un certo equilibrio che sia solo mio.
Cordiali saluti
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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51

Gentile Utente,

"".Addirittura ho iniziato a cercare metodi indolori in rete. Ho bisogno di aiuto""

Salve. Mi spiega cosa significa questo periodo? che lei ha provato a chattare per trovare rimedio alla sua solitudine? Se è così non le sembra un rimedio alquanto frivolo e inconsistente?--O che ha cercato associazioni di dubbia fama e capacità che con metodi vari, di contaminazione della propria persona, ritenevano di poterla tirare fuori da questa situazione?---

Comunque meglio la chat che restare sola con i propri pensieri, rimuginare e arrovellarsi la mente.
Ma il problema, anche se presente in nuce, inizia o esplode con questo:
<Durante le vacanze di Natale di quest'anno,però,ho iniziato a sentire un disagio molto forte dovuto alle attenzioni particolarmente 'opprimenti' dei suoi e al fatto che mi sentivo data per scontata da lui>.
Iniziamo dalle attenzioni particolarmente <opprimenti> dei genitori di lui. Conoscere a volte i suoi, significa tuffarsi dentro una ragnatela di rapporti a lei sconosciuti che non sempre si riesce a prendere nel verso giusto. Un certo modo di parlare, di fare, di essere, di atteggiarsi, di essere per l'altro... insomma tutte cose nuove a cui una persona non è abituata. Ciò succede a molti quando si sposano e quando devono andare a vivere, anche per poco tempo, nella casa dei genitori della sua ragazza... Non si è abituati alla filosofia della vita dei suoi genitori, e parenti vari. Se poi ci si mette una sensazione, più o meno giusta o vera, ma sentita, che lui è diverso con me, allora la misura diventa colma e lei dice a se stessa di avere sbagliato. E pian piano anche lui, vedendo le sue reazioni alle dimostrazioni della sua famiglia, ritiene che lei non sia la persona giusta che fa per lui. Lei non sa manco se la madre o il padre abbiano suggerito a lui che stava sbagliando e che era il caso che si facesse da parte. Non può sapere se persuasori più o meno occulti siano entrati in azione.
Lei ha fatto forse il gioco del suo ragazzo che in un momento di stanchezza e di affaticamento l'ha portato a dire "basta così, ripensiamoci".
E lei si sente prima sollevata, ma poi pentita e sola, e commette una serie di errori, come quello di flirtare con il suo migliore amico perché riteneva, a torto, che da grande amico, fosse potuto diventare anche il suo migliore ragazzo e compagno di vita. E poi il ripensamento e tutte le altre cose che ha raccontato.
Lei ha messo in gioco tutta la sua persona e non è riuscita a riconquistare il suo ragazzo, con una serie di ripensamenti e di maldestri risultati.
Che fare?
Si faccia aiutare da qualcuno come da uno psicologo della suua città, una persona matura, che sia uomo o donna, ma che abbia la capacità di guidare lei verso una maturazione della propria personalità perché lei non è ancora giunta a prendere in mano la sua vita e la sua esistenza.
Non pensi poi a cavolate varie come quella di farsi del male.

Nella chat lei incontra spesso delle persone che si affidano, come lei, ad altri sconosciuti, ed hanno bisogno essi stessi di aiuto e di comprensione. Come due zoppi che si tengono stretti per percorrere pochi metri di strada assieme.
Un percorso breve e per nulla capace di darle quella capacità di governare se stessa e di procedere verso la vita con calma, con lucidità, con convinzione e con una buona dose di saggezza.

Tanti cari auguri.
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dopo
Utente
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Sì, in effetti ho provato a cercare aiuto in rete. Parlare con persone esterne ai fatti mi ha dato un certo senso di 'obiettività', anche se dubito che si possa mai esserlo in queste situazioni.
Forse mi converrebbe rivolgermi ad uno specialista, come ha suggerito lei, per cercare di capire davvero chi sono e maturare.
Mi rendo conto di 'essermi persa' in quest'ultimo periodo e ho bisogno di ritrovare l'equilibrio.
La ringrazio sentitamente per il consulto e per gli auguri.
:)