Problemi sessuali di coppia

Buongiorno. Io e il mio ragazzo (33 e 35 anni) ci conosciamo da un anno e mezzo. Si tratta di un grande amore, tanto che aspettiamo un bimbo e ci stiamo per sposare. Ci amiamo e ci vogliamo molto bene. Il sesso da parte sua non è mai stato esplosivo e adesso da due mesi a questa parte non ne facciamo più. Io ne avrei voglia e prendo l'iniziativa, ma lui ha un calo del desiderio. Premetto che non ha problemi di erezione e, credo, che nella masturbazione non abbia problemi di erezione ed eiaculazione. Dico 'credo' perchè è molto pudico e difficilmente parla in modo aperto di queste cose, ne è imbarazzato. In realtà ne abbiamo parlato e lui dice che prova le stesse sensazioni del dormire: ovvero, ha problemi ad addormentarsi, come paura di prendere sonno, e non si lascia andare. Inoltre, dice che quando non ci sono mi pensa e la cosa lo eccita sessualmente, ma quando sono lì vicino a lui ha grandi manifestazioni di affetto, di farmi un sacco di coccole, ma poi basta. Dice anche che mi ha come messo su un piedistallo, che da subito ha voluto che questa storia con me fosse una storia profonda e non solo basata sul sesso, solo che ora di sesso non ce n'è proprio. E' molto dispiaciuto di questo e si sente in colpa per me. Aggiungo che viene da una famiglia un po' bigotta, dove il sesso è tabu. Tanto è vero che la sua conoscenza del sesso deriva da riviste e film porno tramandati dai cugini grandi. Credo che forse lui associ il sesso a qualcosa di sporco che non può fare con me. Io mi sento frustrata e sono anche angosciata che questa cosa possa minare un rapporto così bello, il più bello della mia vita. Perchè lui è una persona simpatica, piena di vita, generosa e piena di amici. In più tutto ciò succede a un mese dal matrimonio, e questo non fa che acuire le mie 'paturnie'. Il fatto che io sia incinta: lui dice che non è questo il problema, che le donne incinte gli hanno sempre fatto sesso, e che io sono bellissima. Aggiungo che forse in tutto ciò incide il fatto che nel giro di 7 mesi questo ragazzo si è trovato futuro padre, futuro marito, a vivere con me e non più con i suoi genitori in una nuova casa, ad avere un nuovo lavoro full time (prima aveva lavori saltuari). Vi chiedo un consiglio, come devo comportarmi con lui? Parlarne va bene o forse parlarne troppo è peggio? Grazie per le vostre risposte
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Dr. Federico Sasso Psicologo 16
Sicuramente tutte le situazioni che si sono accumulate in modocosì veloce nella vostra coppia,non hanno agevolato il rapporto con il sesso che a quanto pare è sempre stato un pò conflittuale da parte delsuo ragazzo. Purtroppo non è facile darle un consiglio senza unaconoscenza diretta dei fatti, ma da come scrive, sento che lei in fondo nutre un pò di rancore verso di lui,derivante dal non pensarla come lei sul sesso. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo, o mandar lui da qualcuno che possa aiutarlo a capir meglio le motivazioni del problema.

federicosasso78@libero.it
www.psicologinrete.it

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Attivo dal 2006 al 2011
Psicologo, Psicoterapeuta
Buongiorno,
mi pare abbastanza chiaro che entrambi siete in una dimensione di grande cambiamento, un cambiamento che tocca aspetti molto profondi della persona e del rapporto con se stessi e con l'altro.
Quando ciò avviene non è infrequente che vengano messi un po' in crisi gli equilibri precedenti e che le persone coinvolte si trovino chiamate a confrontarsi con nuove sfide...
Il punto è allora vedere in primis dove si desidera andare.
Mi arriva il suo desiderio di potere vivere liberamente la dimensione della sessualità anche durante la gravidanza, da quanto dice sembra accorgersi anche che tra lei e il suo partner ci sono reazioni diverse...
Non so se troviate sensato soltanto parlare tra voi del problema oppure se siete disposti a guardarlo con l'aiuto di un professionista che possa aiutare voi - forse prima uno alla volta, poi anche in coppia - a dare voce a quanto sentite e a creare un canale di comunicazione ancora più aperto e fruibile da parte di entrambi, anche rispetto al proprio modo di vivere e di intendere la sessualità, che può essere a mio parere anche definita una forma particolare e molto complessa di cominicazione tra gli esseri umani.
Il confronto con uno psicologo è quindi una scelta che potete prendere o rifiutare, in piena libertà.
Potrebbe essere però una strada per conoscere meglio l'altro e se stessi e infine per cercare in prima persona una risposta alle vostre domande.

Cordialmente

dott. Marco Santachiara


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Dr. Enrico Vellani Psicologo 5
Secondo il manuale diagnostico dei disturbi mentali "la caratteristica fondamentale del Disturbo da Desiderio Sessuale Ipoattivo è l’insufficienza o l’assenza di fantasie sessuali e del desiderio di attività sessuale. L’anomalia deve causare notevole disagio o difficoltà interpersonale. Il soggetto di solito non comincia un’attività sessuale, oppure può parteciparvi, ma riluttante, quando essa è iniziata dal partner. Sebbene il numero delle esperienze sessuali sia di solito scarso, la pressione da parte del partner oppure i bisogni non sessuali (per es., di conforto fisico o di intimità) possono aumentare la frequenza degli incontri sessuali. Un apparente “scarso desiderio” in un partner può al contrario riflettere un eccessivo bisogno di espressione sessuale da parte dell’altro partner."
Nel tuo caso specifico consiglierei di aspettarlo e portare pazienza, senza bisogno di parlarne, accogli le sue manifestazioni di affetto e le coccole senza aspettarti necessariamente il rapporto completo. Se però il problema diventerà per lui insostenibile, potrà essere necessario un consulto psicologico di coppia.

Dott. Enrico Vellani
Psicologo Clinico
vellanienrico@libero.it
http://vellanienrico.sitiwebs.com/

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Dr. Luca Borelli Psicologo, Psichiatra, Psicoterapeuta 32 2
Gentile Signora,
mi associo in buona parte a quanto scritto dai Colleghi precedenti; in particolare, data l'urgenza che Lei manifesta nel cercare una soluzione (o almeno una spiegazione) per il problema che affligge Lei ed il Suo partner, mi pare saggio e necessario il consulto con uno Specialista. Tenga presente che - se eventualmente non ritiene al momento allarmare il Suo compagno - può comunque recarsi anche da sola (per una prima volta)da uno Psicoterapeuta o da uno Specialista in Sessuologia. Ciò che gli dirà, e le risposte che darà al Sanitario, serviranno certamente per affrontare, mantenendo il massimo rispetto (per il Suo partner e per il problema che pare manifestare), in modo da circoscrivere, comprendere e - molto probabilmente - risolvere, le difficoltà che la vostra coppia sta vivendo.
Fino ad allora, mi creda, il problema da Lei espresso è (quasi sicuramente) un problema di coppia: ciò significa che nei 7 mesi a cui Lei accenna, si sono create fa di voi delle "regole", come una specie di "equilibrio", che tutti e due avete probabilmente contribuito a consolidare all'inizio, ma che sono state (per motivi a me ignoti) successivamente da qualcuno "violate". Nulla di grave, ma abbastanza perché (almeno)uno dei due abbia cominciato ad esprimere un disagio comportamentale.
Allora, piuttosto che di fronte ad un computer, si confronti e si apra davanti ad un Professionista. Le poche cose che ha scritto non permettono ad alcun Professionista serio di poterLe dare una valida ed efficace soluzione scritta.
Le auguro ogni bene, a Lei, al Suo partner, ed alla nuova vita che porta in grembo.

Dott. Luca Borelli

Prof. Dott. Luca Borelli
Medico Chirurgo Psicologo Psicoterapeuta
Docente Universitario di Tecniche di Terapia

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

per poter effettuare una serie di consulti psicologici la premessa fondamentale e' che il suo ragazzo sia disponibile ad effettuarne.
In questo momento mi pare che ci sia un forte cambiamento nella vita di entrambi al quale Lei reagisce in modo propositivo, lui invece sembra avere alcune ripercussioni.
Possono essere presenti alcune condizioni che possono essere responsabili di questo atteggiamento come ad esempio uno sfondo depressivo, per il quale sono necessarie ulteriori valutazioni.
Attualmente, la cosa più utile e' programmare il vostro futuro insieme, e contestualmente proporre un percorso per il quale il suo fidanzato possa decidere indipendentemente da Lei.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr.ssa Flavia Ilaria Passoni Psicologo, Psicoterapeuta 163 1
Gentile utente,
banalmente la prima cosa che potrebbe eservi utile sarebbe proprio quella di parlarne apertamente e sinceramente con il suo futuro marito, partendo con l'esprimere le sue incertezze,perplessità e desideri e incoraggiando il proprio partner a fare altrettanto, dimostrando comprensione per la sua difficoltà nel trattare la questione e rispetto per il punto di vista di entrambi.
E' importannte che l'argomento sia affrontato come un empasse della coppia in cui non vi è qualcuno da colpevolizzare ma solo alcuni aspetti da chiarire per poi ripartire insieme.
Da questo primo passo potrà poi trarre anche indicazioni circa la disponibilità del suo partner per una consultazione con uno specialista in coppia o individuale che potrà essere piò o meno indipendente dalla riochiesta di una sua consultazione personale qualora ne avvertisse l'esigenza.

Con i migliori auguri
F.I.Passoni
studiopsicologia@hotmail.it

F.I.Passoni
Dir. di SYNESIS, Centro di Consulenza Psicologica, Psicoterapia & Ipnosi Clinica

studiopsicologia@hotmail.it

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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
gentile utente,
occorre in qualche modo fare chiarezza sulla sintomatologia da lei presentata. In tal senso è necessario valutare se il sintomo sessuale è funzionale ad uno stato depressivo (e se tale stato è reattivo alla situazione attuale di "cambiamento") oppure se è parte di una problematica più squisitamente sessuologica.
Le consiglio pertanto di rivolgersi ad uno specialista che abbia sia competenze psicologiche-psichiatriche che sessuologiche.

Cordialmente


Stefano Garbolino

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
non ho molto da aggiungere a quanto espresso dai Colleghi. La comunicazione tra voi, soprattutto da adesso in poi, dovrà essere il pilastro della vostra coppia. Lei sta male oggi, per cui sarebbe necessario esprimerlo in qualche modo al suo compagno, in termini che nnon offendano di certo il pudore del fidanzato, ma mi chiedo se lei avesse un problema renale si tratterrebbe dal parlarne apertamente?

Nel caso in cui non riuscisse, provi a farsi consigliare da uno psicologo

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille a tutti voi per le risposte e i consigli che mi avete dato, ne farò buon uso. E poi mi avete tranquillizzato, cosa di non poco conto visto lo stato 'interessante' in cui mi trovo ora.
Con i migliori saluti