La mia compagna dice che sono ipocondriaco, me lo ripeto anche io, ma questi dolori che sento

Gentili dottori,
due settimane fa ho avuto un comportamento a rischio, o meglio a rischio ipotetico ma pur sempre a rischio, per la trasmissione dell'HIV. Subito dopo questo evento, a causa della mia paura ho iniziato a soffrire d'insonnia e depressione, convinto di essere stato infettato. Quando ho iniziato a realizzare che forse non avevo rischiato nulla ho iniziato a sentirmi meglio, e in quel momento migliaia di ipotesi di contagio mi sono venute in mente e la cosa peggiore era che avevo paura di aver infettato la mia compagna con l'asciugamano con cui mi ero asciugato le mani dopo il rapporto mercenario. La depressione ha iniziato a causarmi problemi ai testicoli, con dolori e bruciori tipici di una infezione alle vie urinarie, senza tuttavia alcun dolore durante la minzione. Quando realizzai con l'aiuto di un esperto l'assurdità della mia paura, il dolore è improvvisamente scomparso. Il giorno dopo però, un torcicollo ha scatenato in me la paura che i miei linfonodi fossero gonfi, sintomo di sieroconversione, tanto che mi sono sentito di nuovo spacciato. Da 3 giorni ormai vivo con costanti dolori, dapprima al collo, poi spariti quelli sotto la mia ascella sinistra e dietro il ginocchio destro, tutti in corrispondenza di linfonodi che sento gonfi. Oggi tornando da lavoro, ero di buon umore e nel tragitto verso casa, ho sentito il gonfiore sotto l'ascella diminuiree diventare quasi impercettibile, e quello al collo e al ginocchio sparire del tutto. Ora mentre le scrivo sento nuovamente il gonfiore sotto l'ascella e dietro al ginocchio, perfino il torcicollo è passato. ho misurato la febbre almeno 5 volte in un'ora e mi sento già spacciato, tanto che a volte ho paura che non riuscirò ad arrivare al giorno del test. Razionalmente mi dico che è solo ipocondria e che i dolori che sento sono legati al mio umore ma dall'altro sono rassegnato ad aver contratto l'HIV, e più penso questo più i miei dolori aumentano. Il lavoro non mi permette di andare da un medico, sono un lavoratore atipico e non posso prendermi ferie ne mutue. Mi sento così disperato che non riesco a fare più nulla. La mia compagna dice che sono ipocondriaco, me lo ripeto anche io, ma questi dolori che sento quando sono solo o preoccuopato mi distruggono. Solo l'assunzione di alcool mi da un po di tregua al dolore, ma non voglio rifugiarmi nell'alcool per stare meglio. Può il mio stato d'animo o l'assunzione di alcool modificare così sensibilmente la percezione dei miei dolori? sono ipocondriaco?
Grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)sono ipocondriaco?

gentile ragazzo la risposta è si! le cambia qualcosa questo?
probabilmente il test le darebbe maggiore sollievo ma ogni piccolo segno lo interpreterebbe come sintomo di qualcosa.
se vuole risolvere il suo stato faccia il test dopo 30 giorni dal comportamento da lei ritenuto a rischio e nel frattempo chieda una consulenza psicologica.

(..) Il lavoro non mi permette di andare da un medico, sono un lavoratore atipico e non posso prendermi ferie ne mutue.(..)
per un colloquio psicologico o un esame del sangue il tempo lo deve necessariamente trovare. Pena, sarà divorato dalle paure ipocondriache.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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[#2]
dopo
Utente
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Gentile dottore,
la ringrazio per la risposta celere. Sono anche contento di vedere che lei è della mia stessa città ma che purtroppo vivo lontano dal mare che mi manca tanto, altrimenti sarei già venuto da lei. Sono riuscito ad avere un giorno infrasettimanale di riposo per prendere un medico di base e sentire il suo parere sul mio stato di salute. il test a 30 giorni lo prenoterò lo stesso giorno. Spero di riuscire ad accettare i consigli del mio medico senza paura e di smetterla di farmi del male. Se le può far piacere potrei aggiornarla sulla situazione.
La ringrazio ancora.
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