Amore tormentato

Cari psicologi, non so perchè scrivo.. forse perchè vorrei che qualcuno potesse conoscere il mio futuro e quindi darmi delle direttive per il presente. Ho 24 anni e faccio un lavoro che adoro. Oltre ad adorare il mio lavoro amo anche il mio "datore di lavoro" di 38 anni, sposato da 6, con due bimbe di 4 anni e 20 mesi. Con lui ho una relazione da oltre 3 anni fatta di amore e passione reciproca, ma anche di dubbi e insicurezze legate al grosso punto interrogativo in cui viviamo giornalmente (cosa sarà della nostra storia; cosa potrebbe scatenarsi se la nostra storia venisse allo scoperto;) il tutto coronato dall'incapacità di stare lontani e quindi di lasciarsi. In me ormai cresce il bisogno di avere un ruolo definito e di condividere con lui anche quelle ore della giornata in cui volente o nolente deve rientrare a casa (ad es. la notte); stesso bisogno dice di avere lui, abbondantemente frenato dal bisogno di vivere accanto alle sue figlie che lo adorano e di vederle crescere. La moglie, che conosco, in tutto questo ha un ruolo indefinito: trascurata, poco partecipe nella vita del marito e nella gestione della casa, testa tra le nuvole, mai indaffarata, poco amata dalla famiglia di lui e secondo me anche consapevole della ns. storia. Lui ne parla raramente ma comunque con rispetto, in quanto come madre dice di non poterle rimproverare nulla. A questo si aggiunge un problema di salute di lei, non invalidante ma comunque esistente, che non gli consente di programmare una vita lontana da casa, poichè non la ritiene una donna indipendente. Tra poco la ns. attività si trasferirà sotto il loro nuovo appartamento, che lui ha nonostante la ns. relazione ha voluto ultimare per "regalare" una bella casa alle sue figlie, preoccupandosi di intestarsene il 50% alla luce di una futura separazione, argomento che se trattato sortisce sempre lo stesso risultato: "Non so quando, ma avverrà!". Vivo continuamente con la paura di perderlo, che i suoi sensi di colpa, che ribadisce sempre sono solo nei confronti delle figlie, prendano il sopravvento, e che io mi ritrovi ad avergli dedicato la vita per "niente"; ho anche paura di perdere il mio lavoro, ed infine questo imminente trasloco mi sta un pò mettendo agitazione.
Dal di fuori tutta questa situazione come vi appare?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> forse perchè vorrei che qualcuno potesse conoscere il mio futuro e quindi darmi delle direttive per il presente.
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Gentile ragazza, se mi permettesse un po' di humor, parlando di aspettative, le direi che per i miracoli dobbiamo ancora attrezzarci.

>>> Dal di fuori tutta questa situazione come vi appare?
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Se dovessi riassumere tutto in una sola parola, direi "classica". La ragazza giovane che ha una relazione con il suo capo - sposato con ha moglie e figlie - che si chiede: "Potrà mai funzionare?"

Non esiste una risposta alla sua domanda, nel senso che ci sono troppe variabili in gioco per poter fare previsioni. In generale, se per quest'uomo la stabilità è più importante della passione, non abbandonerà mai la famiglia e la moglie per un'amante, quando può avere le une e le altre contemporaneamente. Viceversa, se fosse un tipo molto passionale e volubile, allora potrebbe farlo. Ma se lo fosse, forse non si sarebbe sposato.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com