Soggetto psicosomatico

Gentili dottori,

Vi ringrazio intanto per l'attenzione che mi verrà dedicata. Sono qui per cercare di trovare una strada risolutiva al mio problema. Sono un ragazzo di 23 anni omosessuale. Un anno fa circa conobbi un ragazzo con il quale ebbi un rapporto sessuale sprotetto. Dal giorno dopo e cosi via per 6 mesi lunghissimi mi ero autoconvinto di aver contratto il virus HIV( non c'era un motivo specifico, ma mi convinsio di questa cosa). Per tutto il periodo ho avvertito una forte ansia, paura, fobia di stare in mezzo alla gente, in luoghi aperti, forti vertigini, sudorazione, tipici disturbi di ansia. Sono stato malissimo, pensavo di morire, preparavo discorsi e cose come se fossi già destinato a non esserci piu. Dopo 6 mesi mi convinco di fare il test e risulta fortunatamente negativo, non avevo nulla. Pensai di aver risolto tutti i miei problemi, ero felicissimo, ma durò un giorno. Da allora, invece, i disturbi di ansia, anche se non forti come prima, sono ancora presenti. Il problema è che ad esso si sono associati tanti altri disturbi, dolore fisso dalla amttina alla sera al collo e sulle spalle, un fascio intorno alla testa e sugli occhi ho sempre un senso di pesantezza. Il punto ormai è proprio questo. Sono sempre stato un ragazzo molto vanitoso e contento del mio aspetto fisico, mi sono sempre piaciuto. In seguito a questi problemi però ho sempre gli occhi gonfi e delle borse sotto gli occhi. Uso sempre di giorno gli occhiali da sole e di sera o nei luoghi chiusi degli occhiali da vista anche se non ne ho bisogno. NOn riesco piu a liberarmi degli occhiali, se non ce l'ho agli occhi devo averli sempre sulla testa. Anche se sono da solo in casa devo averli, il pensiero di toglierli anche solo per un momento mi mette in ansia. Io mi rendo conto che questa cosa è assurda, ma non riesco a superarla, è piu forte di me. Sono stato da un neurologo, ce mi ha diagnosticato una cefalea tensiva, un fisiatra la fibromialgia, un ortopedico la protusione discale, l'oculista ha detto che sono ipermetrope, quindi niente problemi di vista, apparte un occhiale anti riflesso da mettere al pc per lavoro.
Io ho un forte desiderio di tornare ad essere felice come prima e privo di questi disturbi, ma la vedo davvero tragica anche perchè dura da piu di un anno. Ho assunto il Laroxyl ma mi faceva stare solo peggio, come anche il dropexan. La storia degli occhiali poi mi fa sentire moralmente a pezzi.
Inoltre ho preso qualche kg in piu, non faccio piu attività fisica efumo tanto( un pacchetto e mezzo al giorno). Il mio lavoro l'ho sempre apprezzato. Non ho mai avuto mal di testa o problemi di salute, avevo e ho ottimi amici. Io sto davvero molto scoraggiato, ho bisogno di dare una svolta alla mia vita. Secondo voi qual è la strda per risolvere i miei problemi? mi guardo continuamente allo specchio e non mi vedo quello di una volta e la gente continuamente dice che sono cambiato, alcuni non mi riconoscono nemmeno piu. Vi prego cortesemente di aiutarmi.
Un saluto
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2011
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Ragazzo,
ci scrive che per sei mesi ha avvertito
"una forte ansia, paura, fobia di stare in mezzo alla gente, in luoghi aperti, forti vertigini, sudorazione, tipici disturbi di ansia" che non le sono andati via dopo aver dissipato la paura che li alimentava (di aver contratto HIV). Probabilmente il suo "sistema psicofisico" si è abituato agli atteggiamenti/evitamenti/stati di quel periodo d'ansia come portare occhiali che proteggono dall'altrui sguardo e come avere un livello di contrazione muscolare elevato (tenga conto che l'attivazione fisiologica di preparazione all'attacco o alla fuga sono tipiche manifestazioni d'ansia) che ha portato a problemi di dolore cronici ("dolore fisso dalla mattina alla sera al collo e sulle spalle, un fascio intorno alla testa e sugli occhi ho sempre un senso di pesantezza").
Lo smettere di praticare dell'attività fisica e il fumare sigarette peggiorano il quadro (l'attività fisica permette di scaricare la tensione accumulata, la nicotina è ansiogena).
Rivolgendosi personalmente a uno psicoterapeuta, che dopo indagine approfondita considererà tutti gli aspetti del caso, potrà trovare il modo più opportuno per spezzare questo circolo vizioso che si alimenta della stessa demoralizzazione che causa.
Cordiali saluti.
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Potrebbe essere che essendo lei un "soggetto psicosomatico" tenda a "somatizzare" problematiche che forse hanno altra origine, finendo per porre attenzione a questioni che di fatti non costituiscono il vero problema.

Sarebbe opportuno che si ricolgesse direttamente ad un professionista, in modo da permettere ad un collega di prendere una visione completa della situazione e costruire un'ipotesi clinica adeguata che le permetta di uscire da questa situazione.

Un Caro Saluto
[#3]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio intanto per la cortese e professionale risposta. Volevo porre una domanda alla dottoressa Serafini...Lei crede che dopo 1 anno che si vive di questi disturbi fissi, si possa veramente cancellare tutto e tornare a vivere come prima? Io in 22 anni non ho mai avuto alcun tipo di disturbo, mi sentivo veramente felice..ora mi sento scoraggiato come se niente mi potesse aiutare! ho valutato piu volte l'idea di uno psicoterapeuta, ma c'è solo una paura...è che ormai mi manca solo questa strada...tra tanti medici che non hanno saputo aiutare...è come se la tenessi conservata come l'ultima possibilità e ho paura che fallisca anche questa...io ho una forte voglia di liberarmi da tutto ciò! anche perchè non ce la faccio a sentirmi dire continuamente che sono cambiato...Ho sempre rifiutato la terapia con antidepressivi, voglio farcela senza medicinali, senza dipendere da agenti chimici che fanno solo male al corpo, anche perchè ora non è che ho un'ansia da farmi impazzire, però vivo un senso di chiusura oltre a tutti i miei dolori. Fortunatamente sul lavoro, con molta fatica, ma non faccio mancare nulla...sono sempre molto proattivo e disponibile, am sempre con questi cavoli di occhiali che mi fanno fare male anche gli occhi...altrimenti mi domandano che succede? non hai dormito? hai gli occhi gonfi.... Spero veramente che tutto questo possa passare in fretta. Inoltre volevo complimentarmi con Lei per la sua risposta al consulto...magari potessi farmi aiutare da Lei, non so perchè, ma credo che Lei abbia centrato subito il mio problema...
Un cordiale saluto e buon lavoro
[#4]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2011
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Ragazzo,
"Lei crede che dopo 1 anno che si vive di questi disturbi fissi, si possa veramente cancellare tutto e tornare a vivere come prima?"
dai sintomi d'ansia si può guarire, non si cancellano in una settimana e servono sia la giuda di uno psicoterapeuta che impegno nell'affrontarli.
"Io in 22 anni non ho mai avuto alcun tipo di disturbo, mi sentivo veramente felice"...mi permette una battuta per sdrammatizzare? ora che ha qualche disturbo almeno sappiamo che è umano! i disturbi capitano a tutti, sono normali, dai disturbi si guarisce e si può tornare a esser felici.
"non è che ho un'ansia da farmi impazzire, però vivo un senso di chiusura oltre a tutti i miei dolori"
proprio come a lei può capitare in queste situazioni che il disagio avvertito diventi quasi un amico che si impara a tollerare, in fondo lo si conosce, lo si prevede e benchè sgradevole può essere avvertito come meno destabilizzante di una ripresa della "vita come prima" che comunque comportava la sua buona dose di imprevedibilità e continua richiesta di adattamento...è un po' come quando uno smette di andare in palestra e di quel periodo ricorda con nostalgia il fisico atletico senza considerare che gli costava fatica: lei ricorda come stava bene prima ma, diciamocelo, quanto è pesante sostenere sempre lo sguardo delle persone? avere sempre un'immagine piacevole e curata? affrontare il giorno con tutti gli imprevisti che può portare mostrandosi sempre pronti? è faticoso per tutti e quando si perde l'"allenamento" ci si dice "ma prima lo facevo senza sforzo" "prima stavo così bene"...e io dico: prima senza rendersene conto usava abilità a alta prestazione a cui si era allenato gradualmente e poichè lo sforzo è stato graduale non l'ha avvertito. Con uno specialista potrebbe elaborare un percorso graduale che le consenta di tornare a vivere i giorni con soddisfazione e serenità.
Non tornerà come prima: probabilmente sarà più consapevole dei suoi limiti ma anche più abile a gestirli...la terapia è trasmissione di abilità, in particolare l'abilità di sentirsi.
Ha parlato della psicoterapia come ultima spiaggia...non carichi di così tanta aspettativa il consulto con uno psicoterapeuta infatti a volte (pur essendo lo specialista competente e professionale) potrebbe accadere di non trovarsi bene con quel professionista o col tipo di orientamento da lui seguito. Se dovesse capitarle non si scoraggi, cambi professionista (alcuni non si fanno pagare il primo colloquio). Tra l'altro "ultima spiaggia" rimanda all'idea di un naufrago che si abbandona esausto alla sabbia...la psicoterapia non è come un farmaco che lo si assume e fa tutto lui, la psicoterapia comporta impegno ma non sarà solo in questo percorso (inoltre consideri che ciò che raggiunge con impegno durerà anche al termine della terapia).
Dalle sue parole mi pare sia motivato a star meglio e questo è sicuramente una risorsa qualora decidesse di intraprendere la strada della psicoterapia.

Cordiali saluti.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora...
attendevo con "ansia" :) il suo consulto. Lei riesce a trovare le parole giuste al momento giusto! Solo leggendo quello che scrive mi ha fatto fare un viaggio nei miei pensieri, devo dire al quanto positivi!
Purtroppo o per fortuna, sono un ragazzo che con le sue forze e la sua caparbietà ha sempre ottenuto quello che voleva( tante sono state le difficoltà nella mia vita). Ho sempre amato me stesso, forse esageratamente, mi guardavo e mi compiacevo da solo! ma mi piaceva. Magari un giorno potevo sembrare agli occhi degli altri un mostro, ma io non me ne curavo, perchè ecco stavo bene io... Da quella maledetta notte, non mi capisco piu...copro i miei occhi che è la cosa per cui sono sempre andato fiero!! sembra quasi che attui in me dei meccanismi per mi imbruttiscono, quasi come una punizione e non riesco a fermarmi, non riesco ad avere stima. L'unica cosa che ho sempre affrontato e per la quale ancora ne vado fiero, è il mio lavoro dove mi sento molto sicuro, perchè forse è stata la cosa che fin dall'inizio dei miei disturbi, ho affrontato con tutte le mie forze per non fallire( considero il lavoro la cosa piu importante) perchè mi da la possibilità di agire in autonomia senza dipendere da nessuno. Sento che la mia felicità si trovi, proprio accanto a me...la sento vicina...ma rompero quel velo che mi separa da lei è davvero difficile! la motivazione c'è...
Se mi consente, vorrei congratularmi con Lei ancora una volta per la sua professionalità, sicuramente chi ha modo di parlare con Lei dei suoi problemi, trova una certa soluzione. Saluti e buon lavoro
Ansia

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