Tachicardie

Buonasera, sono sposa e ho 39 anni.Il mio problema è un pò difficile da spiegare perchè non sò come definirlo.
Da un anno a questa parte soffro di tachicardie notturne e a volte diurne e cioè nel specifico a volte sento dei "tonfi" al cuore, altre volte sento un malessere che va dalla gola allo stomaco (tipo soffocamento e fibrillazione ma non sò come spiegarlo) con attacchi di paura correlati a caldo/freddo improvviso.
Ho fatto più di una visita dal cardiologo, ma non mi hanno riscontrato nulla di anomalo. Il medico di base mi ha fatto fare gli esami della tiroide, ma è tutto ok; ho solamente delle piccole cisti che tengo controllate una volta all'anno con l'ecografia; non mi hanno prescritto niente per questo.
Circa un mese fa ho avuto di notte ancora tachicardie: ogno mezz'ora un attacco
che durava dei secondi per quasi tutta la notte.Il dottore mi ha prescritto per due settimane Lexotan 2.5 mg/ml gocce (10 pom. + 10 sera).
Adesso sto cercando di fare una cura omeopatica:
magnesio marino (1 pranzo + 1 sera);
Nodep erba di San Giovanni (1 capsula mattino);
tisana rilassante la sera;
gocce tintura madre biancospino (40 gocce mattino + 40 sera).
Ho paura che queste "anomalie" mi ritornino perchè quando le ho mi sembra di morire. Cosa mi consigliate? Mi stò preoccupando parecchio e faccio star male pure mio marito che è in pensiero! Grazie.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
Gentile signora se i medici hanno escluso cause organiche un consulto psicologico dovrebbe essere il prossimo passo da fare poichè "potrebbe" trattarsi di un disturbo di natura ansiosa e/o psicosomatica .
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Buonasera,
la ringrazio. In effetti sono molto ansiosa e nervosa; ci sono dei metodi per attenuare ciò? Cosa può scatenare queste mie "anomalie" anche in momenti di tranquillità e spensieratezza? In attesa cordiali saluti.
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Attivo dal 2010 al 2017
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente,
certamente ci sono dei "metodi per attenuare ciò".

Mi sembra di capire che nè la cura a base di lexotan nè quella che sta portando avanti ora con l'omeopatia siano stati molto utili fino a questo momento. O meglio - mi corregga se sbaglio - mi sembra che lei non abbia più queste "anomalie" ma che abbia paura che le possano ritornare, e questo la fa preoccupare.

Qui noi non possiamo fare diagnosi nè tantomeno fornire indicazioni terapeutiche, ma le consiglio di prendere in considerazione il suggerimento del collega e rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta. Se il suo fosse effettivamente, come sembra da quello che scrive, un problema di ansia, lo psicologo/psicoterapeuta potrebbe facilmente fornirle i "metodi" che sta cercando per risolvere il problema.

Cordiali saluti.