Fantasticare troppo

Ho 21 anni e da quando sono nato (ammetto che i primi anni non li ricordo del tutto hehe ) con la mia fervida immaginazione passo gran parte del mio tempo a FANTASTICARE,.
Dico, non un semplice pensare, magari verbale, dico proprio immaginarmi nelle situazioni piu varie!
circa il motivo: Si potrebbe pensare che sia un modo per evadere, magari per rifarmi della mia sistenza "povera", e invece no!
mi ritengo una persona simpatica e intelligente, con pochi amici ma buoni, vado bene a scuola ecc.(nmi chiedo se sono troppo o troppo poco modesto!! )

Non fantastico solo nel tempo libero, ma anche mentre mangio o mi lavo o cammino o parlo con altri o studio (in verità qua mi aiuta molto, riesco a stare ore sui libri leggengo e ricamandoci sopra)!

Comuqnue sia, da un po di tempo ho deciso di moderare drasticamente questo mio vizio, devo dire che ci sto riuscendo, a tratti mi piace la sensazione di "essere svegli" che si prova, la cosa orribile però è che ora piu che mai mi rendo conto di "cadere nel fantasticare" senza accorgermene! è terribile quando nel mentre mi rendo conto che sto fantasticando ma non riesco a ritornare alla realtà senza aver finito quel determinato pensiero.

Mi chiedo quando il fantaasticare passi dal normale all'"ossessivo" e se secondo voi ha senso continuare questa battaglia contro un abitudine che ho da quando sono piccolo (ogni tanto mi immagino di essere un fumatore incallito da 20 anni che si troverebbe nella mia stessa situazione, impulsi ecc, ..lui ce la farebbe a smettere??)
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Attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazzo, cosa la disturba del suo fantasticare?

Se un'abitudine, per quanto ben radicate, confligge con il normale andamento delle sue attività e dei suoi rapporti, può provare a rivolgersi ad uno psicoterapeuta: se è un ragazzo sveglio, curioso e motivato potrà ricavarne benefici.

Il problema potrebbe essere che lei si faccia troppe domande, chiedendo al "pensiero" risposte che non è programmato per dare; in altre parole, non potrà risolvere razionalmente i suoi dubbi sul pensare, così come non si può salire sulle proprie spalle.

Cordialmente