La notte non dormo, prendo

Gentile Dottore,
sono disoccupato e sono depresso, a mio giudizio da molto tempo: la notte non dormo, prendo e perdo kg continuamente, tratto male i miei genitori e da circa 5 anni vivo in totale solitudine; mi sento stanco e svogliato tutto il giorno e quando mi addormento mi risveglio mezz'ora dopo pensando a fallimenti vari. Ho avuto questi problemi dopo la scuola ma sono riuscito a conviverci senza curarmi; dopo la laurea si sono ripresentati i sintomi in forma più blanda, ma sento che c'è un peggioramento graduale. A volte tento di piangere ma non ci riesco da moltissimo tempo. Il tutto è aggravato dalla mia situazione di nullafacente e dalla solitudine. Siccome non voglio andare da uno specialista poichè non mi va di raccontare fallimenti e disastri di una vita vorrei sapere, ovviamente sapendo che Lei non fa terapie a distanza, se esiste un modo per migliorare autonomamente, o magari con l'ausilio di qualche farmaco riuscire a convivere con questo problema. Lei tenga conto che non posso essere aiutato dai miei familiari perchè li sento come degli estranei oltre a reputarli come concausa della mia situazione per motivi che io ben so.Purtroppo non tutti vogliono rivolgersi a uno psichiatra in maniera diretta . La ringrazierei anche solo per un piccolo consiglio che lei eventualmente possa darmi. Distinti saluti
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
(..)non voglio andare da uno specialista poichè non mi va di raccontare fallimenti e disastri di una vita (..)

Gentile ragazzo , rivolgersi ad uno specialista non significa necessariamente raccontare i "fallimenti" della propria vita , inoltre , eventuali domande rivolte sulla propria condizione hanno solo la finalità di comprendere meglio determinate dinamiche comportamentali che possono essere corrette e, il tutto, in funzione di un miglioramento del suo stato e della sua condizione emotiva.
Nessuno le consiglierebbe un farmaco on line, mentre la cosa migliore, se vuole uscire da questo malessere, è decidere di rivolgersi ad uno specialista (psicologo-psicoterapeuta o psichiatra) , pena la ricerca illusoria di un metodo che, on line, non troverà.

legga questo articolo sulle psicoterapie
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> non voglio andare da uno specialista poichè non mi va di raccontare fallimenti e disastri di una vita
>>>

Gentile ragazzo, lo sta già facendo, rivolgendosi a noi per un suggerimento. E la risposta è che quando si tratta di fallimenti, prima si affrontano in tutta la loro penosa sgradevolezza, prima s'impara a superarli e a lasciarseli alle spalle.

Ma non è detto che dovrà raccontarli a qualcuno. Alcune forme di psicoterapia non richiedono di raccontare le cose, e il lavoro terapeutico vero e proprio si fa a casa, seguendo le raccomandazioni del terapeuta.

Il suo non sembra un problema per cui prendendo una pillola magica scompare. Ma non è detto che sia necessario soffrire molto per uscirne. Ad ogni modo le visite specialistiche appropriate indicate dal collega mi sembrano opportune.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Attivo dal 2010 al 2022
Ex utente
Ringrazio per la rapida risposta. Distinti saluti e buon lavoro
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

non ha senso affermare che non si ha intenzione di farsi visitare. La visita psichiatrica non consiste in un racconto della propria vita, devono essere valutati alcuni parametri in base all'osservazione, altri in base a come risponde, altri in base alle informaizoni che riferisce. Su questo la guida semplicemente il medico durante la visita, non spetta a Lei essere chiaro sul piano diagnostico.

Vada da uno psichiatra lasciando perdere inutili remore.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2010 al 2022
Ex utente
Gentili dottori,
non mi permettevo di dubitare dell'importanza del vostro ruolo, nel quale io credo moltissimo; ma semplicemente se una persona è depressa perchè disoccupata c'è poco da fare; lo psicologo non è un agenzia di collocamento: questa è una "remora", ovvero sentirsi imbarazzati nel raccontare situazioni di questo genere al prossimo; per quanto riguarda altri fattori di cui ho fatto un vago accenno nella prima lettera che ora esplicito meglio, come: avere delusioni esistenziali legate agli insuccessi affettivi, la solitudine, sentirsi falliti, brutti ricordi in famiglia, litigi continui coi genitori, insuccessi vari... potrebbe essere positivo ricevere un aiuto da uno specialista. Io posso mettermi l'animo in pace per una vita sgradevole che ho passato e quindi convivere con la depressione; ma con la disoccupazione non si può convivere visto che questa amplifica la gravità del probelma;magari uno psicoterapeuta potrebbe aiutarmi a capire che questa è una situazuazione di cui non ho colpa, che essere disoccupati a volte è sfortuna, in questo caso potrei sentirmi un pò meglio. Ma passati 3 o 4 giorni? ...é per questo che non mi rivolgo a nessuno; perchè quello di cui ho bisogno adesso, per migliorare la mia situazione, e per convivere con la depressione, nessuno me lo può fornire. Qualche anno fa volevo suicidarmi perchè ero stufo, ma l'occasione giusta non è arrivata e adesso non mi interessa più. Molti depressi non si curano e si uccidono perchè sanno a ragione, non a torto,che per i loro problemi non c'è soluzione, e non perchè sono obnubilati. Vi ringrazio per la Vostra attenzione e il Vostro lavoro gratuito.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

sta facendo una grande confusione e soprattutto si sostituisce al medico facendo una diagnosi inesistente, cioè depresso perché disoccupato. In questo modo fa confusinoe anche tra il termine depressione usato per indicare una malattia ben precisa e il termine depressione nel senso comune di demoralizzazione, o come sintomo (umore basso).
La depressione non è una condizinoe di disagio, è una malattia. Per sapere se è il suo caso e come fare a curarla senta uno specialista. Il ragionamento sui fattori esterni lo appurerà lui.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Se non è convinto della necessità di rivolgersi a uno specialista, così come lo sono molti nostri utenti, allora dovrebbe interrogarsi su cosa ci sta facendo, conversando qui con noi. L'aiuto a distanza sa già che è impossibile, eppure conclude la richiesta con:

>>> La ringrazierei anche solo per un piccolo consiglio che lei eventualmente possa darmi.
>>>

Se quanto le sto dicendo le provoca irritazione, questo è il miglior segno che di andare di persona, dallo specialista, probabilmente ne ha davvero bisogno.

Dietro alle molte "scuse" che i nostri utenti accampano, quando pretendono aiuto a distanza, ci sta la paura dei contatti troppo "ravvicinati".

La sua diffidenza fa parte del problema, non ne è un aspetto secondario.

Cordiali saluti