Mio figlio

Salve sono preoccupata x mio figlio, ha 9 anni.
Alcuni giorni fa si lamentava dicendo che gli faceva male la gola, l' ho portato dal pediatra e mi ha detto che ha leggermente la gola infiammata.
Sono 4 giorni che si rifiuta di mangiare, e se mangia, mangia solo 1 o 2 cucchiai di pasta masticandola x 5-6 minuti.
Ho provato a dargli la pastina che danno ai bambini piccolissimi...ma il risultato è sempre lo stesso.
Ho pensato sia una cosa nervosa,ansia, non sò più cosa fare.
Grazie
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Attivo dal 2009 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente

Per prima cosa sarebbe opportuno consultare il proprio pediatra, nuovamente poi contattare un psicologo dell'età evolutiva in caso di neccessità.


Ci faccia sapere


Saluti
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
concordando con il collega in merito ad un'ulteriore visita pediatrica, ci riferisce poco per poter comprendere meglio.

Il bimbo è sereno? A scuola va tutto bene? Anche in famiglia? Come mai ha pensato a "una cosa nervosa"?

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
vi ringrazio per le risposte, in famiglia va tutto bene, forse a scuola un poco meno. ho pensato che il problema sia la scuola perche' in settimana e' capitato che il bambino ha dimenticato il libro di storia a scuola e non ha potuto studiare.lui ne ha parlato con la maestra e la maestra gli ha risposto che prendeva 4 con visita al preside.l'ho portato dal pediatra e mi ha detto che sta bene a parte un leggero rossore alla gola dandomi uno spray.la cosa mi preoccupa molto xche' mio figlio e' un bambino che chiacchierava molto , mangiava con appetito non saltava mai una merenda, ora e' tutto l'opposto , non vuol parlare e nemmeno mangiare.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile signora,

cerchi intanto di considerare la situazione come passeggera, dal momento che dura solo da pochi giorni, altrimenti rischia di alimentare ulteriormente la sua ansia e di vedere problemi dove non ce ne sono.
Dire che il bambino prima "era" in un modo e ora "è" in un altro mi pare davvero eccessivo: cominci a dirsi che "in questi giorni" è inappetente e parla poco perchè è ammalato (a lei non succede? a me sì!), e aspetti di vedere se con la guarigione dal mal di gola anche il resto tornerà come prima.
Se così non fosse penserà a come intervenire, ma per ora aspetterei prima di trarre delle conclusioni eccessivamente negative.
Se tende a ragire così ogni volta che il bambino non sta bene rischia infatti di creargli eccessive ansie riguardo alla sua salute e non solo.
Lei si definirebbe una persona generalmente ansiosa?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#5]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
potrebbe essere (ma è solo un'ipotesi) che l'avvenimento scolastico abbia temporaneamente turbato il bimbo.
In questo caso, se non c'è nulla di pregresso come sembra da ciò che riferisce, lascerei passare un po' di tempo.
Magari, se crede, provi a parlare con l'insegnante senza toni di accusa, di modo che la relazione tra quest'ultima e il bambino possa essere soddisfacente per entrambi.
Soprattutto , come ha espresso la collega, cerchi di mostrarsi serena con il bambino (anche in riferimento a ciò che è successo a scuola), in questo modo riuscirà a contenerne eventuali ansie.

Se crede ci faccia sapere prossimamente come va la situazione.

Cordialmente
[#6]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, ringrazio tutti voi x le risposte , x ora non e' cambiato nulla , e' quasi un mese e mio figlio continua a rifiutare il cibo. E' stato ricoverato in ospedale, 3 giorni con le flebo, mangia solo brodo e pure' nulla di +. Il pediatra dell'ospedale mi ha messo in contatto con una psicologa,il primo appuntamento sara' mercoledi'. Non so' + cosa pensaree.
[#7]
Attivo dal 2009 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta

Gentile Signora

A quanto pare la preoccupazione ora e tanta,mi sembra di capire che il bambino ha qualchè difficoltà ma non per questo bisogna diventare ossessivi lo sviluppo nella crescita e cosi negli alimenti non è uguale per tutti i bambini... vedrà che anche il suo starà meglio certamente la visita di una collegha psicologa dell'età infantile non può che farle bene ma anche ciò va dosato,nel senso che sarà compito della collegha poi avvicinarsi al bambino con alcuni reattivi test proiettivi carta e mattita (test della figura umana le favole della duss ecc) in modo che non si insinuano nel bambino pensieri che c'è qualcosa che non va in me!

Si ricordi che per alcuni medici dell'epoca l'alimentazione giusta lo dovrebbe scegliere il bambino stesso cosa mangiare e cosa no certamnte non può mangiara solo cioccolata ma sforzare di mangiare un bambino a tutti i costi la vedo come una costrizione maggiore!


Affetuosamente
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
se a livello organico non è stato riscontrato nulla, allora è importante rivolgersi allo psicologo/psicoterapeuta per comprendere cosa sta turbando suo figlio e poter intervenire in modo appropriato.

Comprendo la sua forte preoccupazione, d'altronde lei ci ha riferito che nell'ambiente familiare va tutto bene e che solo nella scuola si è verificato un avvenimento poco piacevole. Ha parlato con le insegnanti?

Attenda con fiducia l'appuntamento con la psicologa e, se crede, ci faccia sapere.

I miei migliori auguri per lei e per il suo bimbo.
[#9]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile signora, azzardo un'interpretazione, con gli ovvi limiti del mezzo: forse il suo bambino si è sentito aggredito dalla minaccia dell'insegnante (che probabilmente ha agito in buona fede) e di conseguenza ora sta cercando di più l'attenzione della mamma. Come? Nel modo più sicuro per richiamarla, nel modo che ogni mamma non vorrebbe mai vedere: non mangiando e non parlando.

E a quanto pare ci sta riuscendo piuttosto bene, ad attirarla, quest'attenzione.

Ma se ha già fissato l'appuntamento con la psicologa deve solo avere pazienza e aspettare. È importante che capisca che se sta in ansia lei, trasmetterà la sua ansia anche al bambino, rischiando di peggiorare la situazione. Quindi nel frattempo non insista per farlo mangiare chiedendo spesso: "Hai fame?" e dicendo "Devi mangiare", ma magari aspetti anche che sia lui a chiederglielo.

Ci tenga informati quando avrà iniziato i consulti con la collega.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com