Bisessualità confusa

Egregi medici,
sono una ragazza di 19 anni e vivo in Piemonte. Quando avevo tre mesi sono stata adottata dalla mia famiglia attuale, infatti io sono nata in Perù. Durante tutta l'infanzia e soprattutto l'adolescenza mi sono sempre sentita attratta dal CORPO delle donne; attrazione che ho dimenticato per un breve periodo (più o meno durante la prima fase dell'adolescenza nella quale mi sono innamorata dei primi ragazzi). Dopo questa prima fase, ho ricominciato a provare attrazione fisica nei confronti delle donne, questa volta in maniera più forte e persistente. All'età di 16 anni ho capito di provare dei sentimenti nei confronti di una ragazza conosciuta in chat ma la cosa non è andata a buon fine poichè mi è costato l'allontanamento da mio ex ragazzo. Un anno dopo mi sono messa insieme al mio attuale ragazzo con la quale sto già da due anni e mezzo; nonostante questo la mia attrazione per le donne ha continuato ad esistere, trasformandosi però in un semplice sfizio, una voglia che talvolta ho bisogno di soddisfare per necessità PURAMENTE FISICA. La cosa strana infatti è che nei riguardi femminili io non provo alcun interesse di tipo sentimentale; conosco delle ragazze che si definiscono "bisessuali" poichè hanno provato amore nei confronti sia di uomini che di donne, in ugual modo. Io invece non provo assolutamente interesse a legarmi ad una donna poichè non mi completerebbe e non mi appagherebbe quanto invece mi appaga e mi completa il mio ragazzo... nonostante questo, continua a piacermi il corpo femminile, ho avuto anche qualche rapporto sessuale con ragazze che alla fin fine ho semplicemente usato. Questo lato negativo del mio comportamento è riprovevole ma allo stesso tempo necessario per me poichè anche se non ho interesse a stare insieme ad una donna, devo comunque assecondare il mio istinto. Il mio ragazzo mi lascia vivere rapporti anche con le donne dal momento che non lo considera un tradimento...e nemmeno io lo considero tale per il semplice fatto che per me le donne non rappresentano nulla se non uno sfogo sessuale. Questo bisogno però mi rende difficile stringere legami d'amicizia con altre ragazze poichè non appena ne conosco una inizio a chiedermi "chissà se è bisex anche lei..." e va a finire che ci provo. Se lo è, allora inizio ad accativarmela al fine di portarla a letto, se invece non lo è, la lascio perdere e non la cerco più. Antempogno quindi il sesso all'amicizia. Questo è un grave problema per me, essendo già io una persona chiusa, timida ed introversa che non riesce a legare facilmente. Credo comunque che la mia attrazione verso le donne risalga a 19 anni fa, quando mia madre biologica mi abbandonò... credo che nelle donne veda in un certo senso quella figura che ho perso allora, di riflesso.
Ultimamenteho deciso di lasciar perdere le donne poichè mi provocano una gran confusione... ma il bisogno a volte è più forte...
Attendo impaziente una vostra risposta,
cordiali saluti!
Eli.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> Antempogno quindi il sesso all'amicizia. Questo è un grave problema per me, essendo già io una persona chiusa, timida ed introversa che non riesce a legare facilmente.
>>>

Gentile ragazza
È probabile che già curando la sua timidezza e introversione, tutte le altre aree della sua vita ne risentirebbero in positivo. Quindi anche le relazioni e la sessualità.

>>> Credo comunque che la mia attrazione verso le donne risalga a 19 anni fa, quando mia madre biologica mi abbandonò... credo che nelle donne veda in un certo senso quella figura che ho perso allora, di riflesso.
>>>

Abbandoni pure ogni teoria su eventuali traumi passati, perché anche se fosse come dice lei non ci sarebbe modo di saperlo con certezza. Inoltre, ai fini di un cambiamento non è quasi mai necessario sapere perché si è prodotta una certa situazione, ma solo come funziona nel presente.

>>> Ultimamenteho deciso di lasciar perdere le donne poichè mi provocano una gran confusione... ma il bisogno a volte è più forte...
>>>

Se si costringesse a non assecondare il suo desiderio potrebbe soffrirne ancora di più. Se la sua natura è quella sarebbe contro natura volerla rinnegare. L'arte di vivere consiste nel gestire ciò che non possiamo cambiare.

Le suggerisco di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta, per capire qual è esattamente la situazione e per valutare se è possibile far qualcosa per aiutarla.

Se vuol aggiungere altro, la ascoltiamo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
se ci hai scritto è perchè, di base, senti la necessità di avere un "riordine" interno. Sei confusa tra il bisogno di avere una "seconda" sessualità (dò per scontato che con il tuo ragazzo hai una vita sessuale soddisfacente) e la paura che tutto ciò possa rappresentare prima o poi un ostacolo da un punto di vista relazionale.

Problemi che già si stagliano all'orizzonte: se oggi senti la necessità di evitare quando possibile il mondo femminile, per timore di perdere il controllo, significa che tutta questa situazione influisce troppo negativamente sul tuo equlibrio emotivo.

Già solo per questo motivo avresti bisogno di un supporto psicoterapeutico. Che io ti consiglio anche per comprendere l'origine di tutto questo processo: infatti solo una comprensione profonda relative al come si sono evolute le tue relazioni potrà aiutarti a gestire questo problema.

Il timore che avrei, se fossi in te, è che questo apparente "equilibrio" possa rompersi improvvisamente, e forse è proprio questo che ti crea ansia.

Nel frattempo ti consiglio di evitare ulteriori test per "verificare" il tuo orientamento sessuale, perchè con i test rischi solo di aumentare la tua confusione.

Non temere, comunque, perchè questa situazione potrà risolversi se riuscirai ad affidarti ad un professionista in grado di aiutarti: coraggio.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#3]
Dr.ssa Emanuela Carosso Psicologo, Psicoterapeuta 50
Gentile Eli, quanto lei racconta configura una problematica relativa all'identità di genere, problematica che lei, in qualche modo, connette con le vicende dei primi anni della sua vita e relativamente alla quale mostra una tendenza all'indagine introspettiva. Lei dice che le donne le provocano una certa confusione e manifesta difficoltà nel relazionarsi con loro, non riuscendo a scindere tra il piano amicale e quello sessuale. Se, come pare, sente l'esigenza di chiarsi rispetto a questi aspetti della sua vita psichica e di relazione, potrebbe giovarle un ciclo di sedute con una psicoterapeuta donna, di età e di esperienza, con la quale sviscerare le tematiche inerenti al rapporto con la madre, che lei intuisce essere connesse con le sue attuali difficoltà.
Tanti auguri.

Dr.ssa Emanuela Carosso
Psicologa - Psicoterapeuta, Psicologa Forense
www.studiocarossopsicologia.com