La sensazione che lei non mi accettasse

buonasera dottore:ho bisogno del suo aiuto..ho 25 anni madre di una bimba di 3 mesi,non sono sposata perchè ho lasciato il mio ragazzo 5 mesi fà diciamo un rapporto talmente complicato che ho sentito giusto di fare così(lasciarlo).ora vivo ancora con i miei genitori di cui ho un bruttissimo rapporto con mia mamma,cioè da piccola ho sempre avuto la sensazione che lei non mi accettasse e infatti lei nella rabbia lo dice,sarà forse che io ho il carattere uguale a mio padre e forse lei odiando mio padre mal sopporta pure me..è arrivata addirittura a dire che il mio sbaglio piu grande è stato quello di nascere e poi vuole a tutti i costi che io riprenda a lavorare perchè lei non vuole vedermi tutta la giornata,poi magari dopo 5 minuti mi riempie di attenzioni (sarà forse il suo senso di colpa)ma fatto sta che o ho sempre avvertito di non essere amata da lei.all'età di 9 anni la pregavo affinchè lei mi desse almeno una carezza 1 volta al giorno ma lei mi garantiva che non lo faceva perchè non era di carattere affettuosa,però intanto non mi confermava che mi amava,l'unica cosa che si preoccupava di me era che non dovevo uscire sempre e dovevo ritirarmi presto mi ha toltò tutta la libertà che un aolescente dovrebbe avere(pensate che non sono mai andata a una festa)mi rifiuta ma allo stesso tempo è morbosa e gli dà fastidio anche se ho qualche rapporto piu stretto con qualche amica,è come se fosse gelosa.comunque l'aiuto che volevo da lei è un consiglio di come sopravvivere a tutto questo(visto che non ho la possibilità di andare a vivere da sola)e quindi devo vivere per forza sotto il suo stesso tetto...la prego mi dia qualche consiglio su come superare la cosa...non mi dica di chiarire con lei perchè è impossibile farlo tutto tempo perso voglio giusto qualche consiglio di come prenderla con filosofia...se vuole mi risponda grazie
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Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli Psicologo, Psicoterapeuta 143 4
Gentile ragazza,
saprebbe darci qualche informazione su quale sia stata l'infanzia di sua mamma? Come è stata cresciuta sua mamma, che educazione ha ricevuto, il rapporto con i suoi genitori?
Inoltre lei ci scrive che sua madre odia suo padre, in che senso? In quali circostanze l'hanno avuta i suoi genitori?
Qualche informazione in più potrebbe aiutarci a capire un pò la natura del rapporto tra lei e sua mamma e del vissuto problematico e conflittuale che ci racconta.

Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli

Psicologa Psicoterapeuta Aneb

psicologia.udine@gmail.com

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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
l'infanzia di mia mamma è stat bruttissima, mia nonna la trattava come una schiava e mio nonno si ubriacava anche lei ha sofferto tantissimo..ancora oggi dopo 60 anni lo racconta e piange...Poi lei litiga sempre con mio padre su ogni sciocchezza...però di piu quando io ero piccola,mio padre tornava ubriaco a casa e litigavano in continuazione però non si sono mai picchiati...però quando io e lei litighiamo lei dice "sei uguale a tuo padre"
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
la situazione che descrive è molto delicata e andrebbe affrontata attraverso una terapia familiare.
Il rapporto disfunzionale con sua madre ha pesantemente condizionato la sua vita e rischia di condizionare anche il rapporto con sua figlia.
La invito a prendere in considerazione la possibilità di un sostegno psicologico, eventualmente anche presso il Consultorio familiare della sua ASL, se non vuole rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta privato.
A questo link può trovare alcuni riferiemnti:
http://www.informagiovani.it/sessualita/caserta.htm

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Gentile ragazza,
lei è molto giovane e in un momento delicato della propria vita: ha una bambina piccola da crescere!

Se è arrivata a scriverci probabilmente sente che le vengono a mancare le risorse per affrontare il rientro a casa sua e nelle dinamiche che l'hanno fatta soffrire per tanto tempo, credo anche che si renda conto che le difficoltà incidono su di lei e su sua figlia.

Deve trovare la forza di rivolgersi a qualcuno, come diceva la collega sarebbe opportuno effettuare un sostegno di tipo familiare, ma se sua madre dovesse rifutarsi, le consiglio vivamente di chiedere un sostegno per sé.

Mi sembra di capire anche che lei dipende economicamente dalla sua famiglia: se i problemi con sua madre dovessero essere insanabili, ricordi che può chiedere aiuto e sostegno anche ai Servizi Sociali del suo Comune di appartenenza.

Un caro saluto,

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl

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Attivo dal 2011 al 2013
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza,
dalle sue parole emerge un grande dolore che si porta dentro da molto tempo; mi sembra una sana decisione quella di richiedere un aiuto ad un Professionista anche in relazione alla presenza di una bambina; dalle sue parole non emerge il rapporto che lei ha con suo padre, ma comunque coinvolgere la sua famiglia nella terapia sarebbe una buona decisione, ma qualora non fossero daccordo mi sembra giusto che lei la intraprenda ugualmente un percorso anche per il bene della sua bambina.
Un caro saluto