Crisi coniugale e ricerca di altro

Salve sono un uomo di 35 anni sposato da 6 con due figli di 4 anni il primo e di 6 mesi il secondo. Sto con mia moglie da 13 anni, siamo stati sempre insieme, tranne un anno, il 2003, durante il quale la avevo lasciata. Ho sempre pensato che fosse la donna della mia vita, mille interessi in comune, mille passioni in comune. Poi il matrimonio, con la vita di coppia che fino alla nascita del primo figlio era splendida. Sono sempre stato una persona attiva piena di mille interessi e hobby. Piano piano me li ha tolti tutti. Per il primo figlio mi sono iscritto nuovamente all'università, nel 2007, l'ho fatto per lui. Mi sono laureato lo scorso dicembre, dopo tre lunghi anni che non augurerei a nessuno. In questi tre anni mi è mancata l'aria, tornare a casa dal lavoro e mettersi a studiare: weekend passati interamente a studiare (il tutto per laurearmi il prima possibile). Insonnia, ansia e altro sono stati i miei compagni di viaggio. Spesso non mi sono sentito gratificato in questi anni da mia moglie, il più delle volte stavo per rinunciare agli studi, il tutto perché ogni volta lei mi faceva pesare il fatto di studiare 8una volta mi disse "non fai nulla per noi". Una volta a settimana volevo andare a giocare a calcioaotto con gli amici, ogni volta per andare era una guerra. "tu devi stare con noi"... io ho provato a spiegarle che necessitavo distrarmi un poco in quella vita di sacrifici e rinunce. Ogni volta che ottenevo di andare, riusciva comunque a farmi sentire un verme. Mentre preparavo la tesi è nato il secondo figlio... e lì, tutto si è complicato. Finiti gli studi, invece di migliorare la mia vita e guadagnare tempo libero, è decisamente peggiorata. Ha ben pensato di caricarmi di doveri. Mi sgrida per ogni cosa, non ho diritto a mantenermi un pò più al lavoro quando serve. Lei in maternità a casa non faceva ulla, ed io il weekend devo anche pulire la casa oltre a lavorare tutta la settimana.
A gennaio Inconsciamente ho conosciuto una ragazza sud americana su internet, l'ho fatto perchè volevo migliorare il mio castillano. Questa ragazza è una meraviglia, la adoro, mi fa sentire bene, ha luce negli occhi e un sorriso incantevole, mi ha risvegliato sensazioni dimenticate da anni. Non sa che sono sposato, non sa che ho figli. Lei è divorziata e con un figlio di 6. Mi adora io la adoro, e se non avessi figli avrei già comprato il biglietto aereo. Amo i miei figli, mi getterei nel fuoco per loro, lo avrei fatto anche per mia moglie, oggi non più. Penso a questa ragazza, notte e giorno, non me la tolgo dalla testa, a succede lo stesso con me. è bellissima e quando le parlo mi dimentico di tutto, ho avuto 3 possibilità per chiudere con lei, ma non ho voluto. Mento a mia moglie, e ho mentito a questa ragazza. Non so se è da considerare un tradimento. Mi sento un verme. Evito mia moglie, avvolte mi dà fastidio, non facciamo l'amore da quando lei è rimasta incinta, non c'è passione. Le ho detto che sono triste e che non mi piace la vita che faccio
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, gran parte del suo racconto riguarda difetti e manchevolezze del comportamento di sua moglie.

Sembra che attribuisca a sè stesso un'abnegazione ed una devozione importanti, a cui fa da contraltare il disinteresse e l'egocentrismo di sua moglie.

Può essere che sia così, e che lei abbia conosciuto inconsciamente una ragazza su internet. La domanda che le pongo è: cosa ci chiede? cosa pensa che rappresenterebbe una soluzione per i suoi problemi?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, ho l'impressione che lei si sia rassegnato e abbia compresso le sue aspirazioni espressive. Si è sacrificato nella speranza alla fine di far contenta sua moglie. E il risultato qual è stato? Che è più scontenta che mai.

Questo accade tutte le volte che si pone al centro delle proprie preoccupazioni il voler piacere a qualcun altro. Voler soddisfare a tutti i costi una persona che non è mai soddisfatta è un modo ideale per crearsi problemi, fosse anche il proprio coniuge.

Pertanto ritengo che se esistono ancora delle speranze di salvare la vostra relazione, queste potrebbero essere meglio sfruttate con l'aiuto di un professionista e dei consulti di coppia, se entrambi foste d'accordo.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie per la risposta celere, non me l'aspettavo, grazie veramente.
Abbiamo programmato per questo venerdì un appuntamento presso un vostro collega per dei consulti di coppia. Non so cosa è meglio però, se andare insieme o farlo inizialmente da soli.
Il fatto è che io no so cosa fare... no so se la mia è un'infatuazione, se è amore o se amo ancora mia moglie, se non la amo più. A oggi fosse per me, partirei e andrei a conoscere questa ragazza e a vivere tutte le cose che mi dice... ma non so se è la cosa migliore e poi adoro i miei bambini.
Sono sempre stato bene con mia moglie, però così non va, mi sento in gabbia, non vorrei accontentarmi solo di una buona compagna di vita, uan di quelle che uno dice "tutto sommato può andare...". Le ho parlato dei miei problemi, (non della ragazza, non ho avuto il coraggio né so se sia giuto farlo), le ho elencato tutte le cose che non vanno, e lei mi ha detto che non aveva notato queste cose, che mi ama, che tutto quello che abbiamo programmato è ancora valido.
Poi però penso a tutte le volte che le ho detto, in questi anni, "ogni tanto esci con le amiche la sera, senza problemi" lei mi ha sempre risposto "no.. io voglio stare con te perchè siamo una famiglia", facendomi intendere che anche io dovrei ragionare così. Anche due sere fa, quando le ho detto che io necessito di uscire ogni tanto per ricarmi, e lo dovrebbe fare anche lei, la risposta è stata "prima si sta in casa e si risolvono i nostri problemi, poi forse puoi anche uscire".

Principalmente volevo sapere se è il caso di farmi vedere prima da solo, e poi in coppia.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> "prima si sta in casa e si risolvono i nostri problemi, poi forse puoi anche uscire"
>>>

Bene, la prenda in parola. Se avete già fissato un primo consulto di coppia e anche sua moglie è disposta venirci, è raccomandabile che ci andiate insieme. Prendete a cuore l'impegno di risolvere i vostri problemi, per davvero. Dichiaratelo di fronte al terapeuta che, se capace e competente, saprà far sentire a sua moglie quanto sia stato eccessivo e controproducente il suo atteggiamento.

Per il momento concordo con lei che è molto meglio non parlarle della ragazza. Dopotutto è solo una ragazza e se doveste arrivare a una separazione, non credo che il problema sarebbe trovarne un'altra o magari anche lei. Parlandone ora, invece, rischia di confermare di botto tutti i sospetti di sua moglie del marito che "se ne frega della famiglia". La assecondi e le vada dietro. "Risolviamo tutti i nostri problemi".

Alcune persone hanno un senso della morale e della famiglia molto rigido e tendono a ridurre il proprio universo alla sola famiglia, escludendo tutto il resto. Non solo, ma la rigidità fa credere loro che anche gli altri dovrebbero fare altrettanto, altrimenti vuol dire che sono persone troppo superficiali e poco dedicate.

La capacità del terapeuta consisterà nel far emergere tutto questo e nel far capire a sua moglie che, se non riuscirà ad ammorbidire il suo atteggiamento, potrebbe addirittura perderla.

Se il terapeuta chiederà di vedervi anche individualmente, oltre agli incontri di coppia, potrà parlare a lui (e a lui solo) della ragazza e di altro.

Spero di averle fatto un po' più di chiarezza, in caso contrario chieda pure.

Cordiali saluti
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