Ho gravi problemi a scuola

Buon giorno a tutti. Da tempo sto saltando la scola, quando mi sveglio ci vorrei andare ma dopo cambio idea... Tutto inizio' gia da un paio d' anni e man mano la situazione peggiora. Leggendo un po in rete credo di aver capito che cio sia dovuto ai miei insuccessi e nella paura di affontarli/accettarli.Molto spesso e' capitato di essermi impegnato al meglio per svolgere un compito, ricevendo alla fine un voto insoddisfacente che non mi aspettavo, ad un certo punto ho iniziato
a RIFIUTARMI esplicitamente di svolgere ogni tipo di esercizio o compito che sia,consegnando il lavoro in bianco.Tutto il resto del mio disagio e' dovuto alla mancanza di mobilita' e di socializzazione nel ambiente scolastico,l'essere costretto a stare seduto per ore senza liberta' di uscire dalla classe e di non poter rimanere fuori un tempo che mi permetta di socializzare con gli altri.Tentando di violare le regole, ho avuto una ricca collezione di amonizioni e di "provvedimenti disciplinari"ma le regole che loro hanno inventato non fanno proprio per me e le ritengo lesive per il mio sviluppo come persona,e risento profondamente delle carenze di questo sistema (educativo) che a parer mio di educativo ha poco o niente.Quando si fanno dei temi scritti mi sento fin troppo libero di esprimere il mio pensiero sulla societa', e secondo me vengo sminuito per questo, perche mi dicono che non devo usare un certo tipo di (espressione) ci tengo a dire che utilizzo sempre un linguaggio ACCETTABILE in cio che scrivo. Il mio sogno e' certamente riuscire ad avere successo nella vita, ma non vedo la scuola come mezzo per ottenerlo, non fa che opprimermi e demoralizzarmi, poiche esistono purtroppo insegnanti che sono li' per pura ripicca personale e sfogano i loro insuccessi su allivi come me.Ogni volta che provo a ribellarmi non faccio che peggiorare la situazione e forse inconsciamente adesso la soluzione al problema mi sembra il non fare niente del tutto.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> Il mio sogno e' certamente riuscire ad avere successo nella vita, ma non vedo la scuola come mezzo per ottenerlo
>>>

Questo non è un problema solo tuo, ma di tanti ragazzi della tua generazione. Non riuscite ad avere una visione progettuale del futuro e la scuola non vi sembra comunque uno dei mezzi principali per realizzarlo, in cui investire. Sei in buona compagnia, anche se ciò non dovrebbe rallegrarti.

Dovresti riflettere sulle motivazioni che ti stanno facendo continuare ad andare a scuola. Ci vai per te stesso o per far piacere ai tuoi genitori? Stai facendo una scuola che ti piace o preferiresti farne un'altra?

Sei ancora giovane e in tempo per cambiare idea, in ogni senso. Anche per smettere.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazzo, dalla sua richiesta emergono a mio avviso due punti di criticità: il primo è che lei fatica ad ottenere successi in campo scolastico, il secondo è che attribuisce la "colpa" di questo all'esterno (ai docenti, alle regole, alla società, alla scuola etc.).

Sono due facce della stessa medaglia: è molto difficile ottenere successo in un ambito senza accettarne le principali regole, ma finchè non accetterà la responsabilità di far parte di un contesto, con i limiti ed i vantaggi che impone, rimarrà con un pugno di mosche in mano e tante ammonizioni.

Questo vuol dire che per stare in un posto non possiamo pretendere che tutti si pieghino al nostro modo di essere: altrimenti saremmo imperatori di un mondo a nostra immagine e somiglianza, e non parte di un gruppo.

Lei cosa desidera?

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
>>> Dovresti riflettere sulle motivazioni che ti stanno facendo continuare ad andare a scuola. Ci vai per te stesso o per far piacere ai tuoi genitori? Stai facendo una scuola che ti piace o preferiresti farne un'altra?
>>>
PROVO a continuare ad andarci per me stesso, per poter avere
un istruzione che mi possa permettere di realizzarmi in ambito professionale ed avere una indipendenza economica e sociale, ma andandoci trovo un quadro che mal descrive la reale opportunita' di ottenere cio che desidero.Mi sono iscritto in un istituto tecnico poiche da sempre mi e' piaciuto il mondo dell'informatica e volevo diventare un programmatore,anche se dopo (un po tardi) mi sono reso conto che una scelta migliore sarebbe stato il liceo scientifico tecnologico in quanto fanno informatica sin dal primo anno e hanno molte ore di laboratorio di disegno tencico, ma ormai ho perso il treno e il massimo che potrei fare e finere quest anno ed andare direttamente ad informatica. Per quanto riguarda lo stare in un contesto ritengo comunque che le regole siano eccessive e non produttive, troppo inadatte per il mondo attuale, e' comunque inaccettabile togliere predatoriamente 6 ore di liberta senza la minima possibilita' di rilassarsi NEGLI ALTRI PAESI QUESTO NON SUCCEDE!!! Io mene andrei volentieri all' estero a studiare ma non ne ho la possibilita a livello economico.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> NEGLI ALTRI PAESI QUESTO NON SUCCEDE!!!
>>>

Negli altri paesi sono messi peggio di noi.

Il mito delle scuole straniere che funzionerebbero meglio delle nostre è solo questo: un mito.

>>> e' comunque inaccettabile togliere predatoriamente 6 ore di liberta senza la minima possibilita' di rilassarsi
>>>

Sì, ma tu non sei obbligato ad andarci. Se ritieni che la scuola sia predatoria della tua libertà, puoi sempre smettere e trovarti un lavoro.

>>> ma ormai ho perso il treno
>>>

Perdonami se te lo dico in modo diretto e brusco, ma il treno lo perderai ogni giorno, qualunque cosa tu faccia, finché continuerai a pensare che debba essere qualcun altro a toglierti le castagne dal fuoco.

Farsi strada nella vita richiede sforzo e sacrificio, non è come andare al Grande Fratello.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Eh Dr.Santonocito ma io ci vado a scuola proprio per non fare sempre il lavapiatti nella vita, ma fare un giorno il lavora che mi piace...
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Attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>PROVO a continuare ad andarci per me stesso, per poter avere un istruzione che mi possa permettere di realizzarmi in ambito professionale ed avere una indipendenza economica e sociale, ma andandoci trovo un quadro che mal descrive la reale opportunita' di ottenere cio che desidero

Per realizzarti in ambito professionale servirà parecchia motivazione in più. Immagina che dovrai fare gavetta, magari collaborando con persone che non ti piacciono; oppure dovrai fare un lavoro in team, e ti sarà assegnata una parte che non ti piace; oppure dovrai rispettare una scadenza, e lavorare invece di rilassarti, anche se non ti piace.

Sono le regole del lavoro ad essere troppo strette?

Ti dico questo provocatoriamente, consapevole del fatto che non sempre i contesti scolastici sono stimolanti, avvincenti o rilassanti quanto vorremmo.

Ti capita anche in altri contesti di reagire alle frustrazioni con rabbia o ribellandoti in maniera aperta, o ci sono situazioni in cui le cose non sono come le vorresti tu, ma riesci lo stesso a cavartela?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> Eh Dr.Santonocito ma io ci vado a scuola proprio per non fare sempre il lavapiatti nella vita, ma fare un giorno il lavora che mi piace...
>>>

Bene, la tua è un'aspirazione più che legittima. Devi però capire che per arrivare da qualche parte è necessario comunque del lavoro. Se non vuoi fare il lavapiatti, ma l'informatico, devi lavorare per formarti e arrivarci.

Te l'avranno già detto e ti sembrerà scontato, ma studiare è il lavoro dello studente.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Giorgia Di Giacomo Psicologo, Psicoterapeuta 41 2 8
Caro Ragazzo,
concordando con le parole dei miei colleghi, devo purtroppo confermarle che nulla si ottiene senza un pò di sacrificio. Così come oggi le stanno strette le regole scolastiche, un domani le staranno strette le regole lavorative (qualsivoglia lavoro lei farà!). Trovare un sano equilibrio oggi sarà trovarlo per un domani...in bocca al lupo!

Cordialmente

Dr.ssa Giorgia Di Giacomo
Psicologa-Psicoterapeuta
giorgiadigiacomo@live.com
www.giorgiadigiacomo.it

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dopo
Utente
Utente
>>>Ti capita anche in altri contesti di reagire alle frustrazioni con rabbia o ribellandoti in maniera aperta, o ci sono situazioni in cui le cose non sono come le vorresti tu, ma riesci lo stesso a cavartela?
>>>
Direi che non conduco una vita sociale ricca di varieta' e la scuola virtualmente costutuisce per me l'unico luogo dove confrontarmi con gli altri ma questa possibilita' e 'limitata, la cosa che piu mi fa male e l'estrema SFIDUCIA che le istituzioni hanno di noi come se fossimo bestie da gestire che altrimenti farebbero danni,mentre siamo sempre esseri umani che a maggior ragione non hanno ancora svulippato una personalita' abbastanza solida da poter affrontare i propri problemi con la giusta serenita' , mentre io PAGO lo stato per fare in modo che la scuola sia una GIUDA verso il mondo del lavoro e delle relazioni interpersonali e non uno ZOO dove paercheggiarci il piu a lungo possibile, ritengo che la mia rabbia sia piu che giustificata!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
No, lo Stato invece non lo stai pagando abbastanza.

Lo Stato siamo tutti noi, non solo l'Erario che riscuote le tasse. Quando iniziereai a impegnarti allora potrai iniziare anche a pretendere, perché starai dando qualcosa al tuo Stato. A questo mondo prima si dà e poi si chiede.

Comunque la scuola non è tenuta a insegnarti più di tanto la socializzazione. O meglio, a scuola si socializza, è vero, ma se tu non riesci a farlo in modo adeguato e ti riduci ad andarci solo perché altrove non riesci a farti amici (e anche in questo, purtroppo, sei in buona compagnia) questo è un problema che devi risolvere in altro modo. Ad esempio parlandone con un collega psicologo. Puoi rivolgerti al centro ascolto studenti della tua scuola, sicuramente ce ne sarà uno.

Però smetti di distribuire colpe di qua e di là, che non ti serve a niente.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Beh, comunque il prof di disegno tecnico che mi fa la media
tra due 6 un un solo 1 mi sembra eccessivo...non e che mi comporto male alle sue lezioni,e mostro anche un certo rispetto anche per la sua evidente preparazione intellettuale,ma i complimenti e le preghiere non sono bastati per fargli chiudere un occhio su quel 1, che poi si diverte a mettere sfilze di 2 a molti studenti molto piu bravi di me nella sua materia, dovrebbe andarci lui da uno psicologo,uno che tratta casi SPECIALI
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dopo
Utente
Utente
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Beh, però fatto sta che con gli psicologi ci stai parlando tu...

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
infatti mi sembra paradossale, se uno e' intelligente non significa che deve tentare in ogni modo di complicare la vita di chi e' meno intelligente
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
A volte complicare le cose è il modo migliore di renderle semplici. Perché in effetti sei tu che te le complichi da solo, credendo che debbano essere più semplici di quello che in realtà sono.

Cordiali saluti
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Attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Dato che mi sembri una persona sveglia, ti invito ad un piccolo esperimento.

Se ti va, prendi un foglio di carta e dividilo a metà con una riga verticale.

Prova a mettere un trattino a sinistra per ogni responsabilità tua che hai individuato in tutte le repliche che hai scritto in questo post.

Poi, segna un trattino a destra per ogni responsabilità che attribuisci agli altri (professori, Stato, Società, scuola etc.).

Cosa noti?
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dopo
Utente
Utente
Beh se ci sono responsabilita' esclusivamente mie non ho comunque tutti i torti, e' stata la loro oppressione a deprimermi,se non mi e' rimasta piu energia per impegnarmi non so davvero dove prenderla... ovviamente qui sto cercando di far capire cosa provo e penso,so benissimo che il sistema restera' quel che e', l'unica scelta CHE MI DANNO, e' di adattarmi alla loro spregiudicatezza nel NON SVOLGERE il loro lavoro oppure cambiare strada e andare a lavorare ma lavori senza titolo di studio sicuramente non mi faranno stare meglio, poi non capisco di cosa mi accusate,sono disposto a fare dei sacrifici ma solo nel caso in cui studenti e docenti lavorano insieme per arrivare ad un unico obiettivo,come un allenatore di calcio dovrebbe allenare la sua squadra e che se la fa come gli capita avra' una squadra sempre perdente.

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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