Rapporto genitori-figlio

salve, ho 28 anni, e vivo con i miei genitori...
siccome ho un carattere molto insicuro e piuttosto debole, volevo chiedervi una cosa : ma i genitori infuiscono sul carattere dei figli(anche quando si arriva alla mia età)?
premetto che mio padre è sempre stato assente a qualsiasi problema della mia vita... anche quando qualche anno fa chiedevo qualche consiglio, lui mi rispondeva che i miei guai personali me li devo risolvere da me, e che non sono cose che si dicono ai genitori, specie alla mia età.
mia madre invece mi ha sempre colpevolizzato...qualsiasi cosa sia siccessa nella mia vita l'ha sempre attribuita a me, a qualche mia mancanza o modo di fare...
inoltre penso che lei goda a farmi del male, perchè nell'ultimo anno, sebbene le abbia detto di farsi gli affari suoi e di non chiedermi nulla quando mi vede un po' giù di morale( perchè se parlo con lei non mi ascolta , tende solamente a dire parole di troppo), lei non lo fa e imperterrita mi chiede cosa c'è che non va... e io, da stupido, le parlo... e finisco per scoglionarmi ancor di più dato che mi dice un sacco di stronzate!

secondo voi tutto questo influisce sul mio carattere ?? sul'ansia continua che ho???
quale puo' essere un rimedio , in caso di risposta positiva???
grazie
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Amico,

non ci dice cosa fa nella vita: ha un'occupazione che le permetterà di andarsene da casa dei suoi?
Quello che conta infatti non è tanto cercare delle colpe, quanto trovare il modo di crearsi una sua vita autonoma, lontano dalla situazione che ci ha descritto e che le crea un certo disagio.
Che progetti ha per il suo futuro?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

da qui e senza conoscerLa non è possibile rispondere alle Sue domande.
L'ansia può avere diverse origini; ciascuno di noi elabora informazioni in modo diverso.
Ad esempio, avere un papà "..assente a qualsiasi problema della mia vita" non necessariamente deve portare a sviluppare una psicopatologia, in quanto possono esserci nella vita di una persona altre figure molto presenti che diventano significative.
Mi spiego meglio: se la psicopatologia fosse un'equazione probabilmente molti di noi sarebbero messi male!
Inoltre tutti gli esseri umani hanno molto risorse per sopravvivere e adattarsi.

Tuttavia, considerato il Suo vissuto e la pesantezza che traspare dalle Sue parole, ha mai pensato di rivolgersi ad uno psicologo per approfondire meglio la questione?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<sebbene le abbia detto di farsi gli affari suoi e di non chiedermi nulla quando mi vede un po' giù di morale( perchè se parlo con lei non mi ascolta , tende solamente a dire parole di troppo), lei non lo fa e imperterrita mi chiede cosa c'è che non va... e io, da stupido, le parlo...>

Gentile utente,
da un punto di vista sistemico-relazionale, sembrerebbe che nella sua famiglia siano in atto relazioni disfunzionali nelle quali è coinvolto e partecipe.

Rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta le potrebbe essere utile per poter affrontare in modo proprio quelle modalità relazionali ripetitive (come ad esempio quella riportata in cima)che sembrano crearle disagio.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#4]
Dr. Edoardo Riva Psicologo, Psicoterapeuta 102 3 2
Gentile utente,
I genitori, come tutte le persone con cui si vive, hanno influenza, anche se da adulti la responsabilità di stare bene è sua perché lei non dipende più da loro come quando era bambino.
Si è chiesto perché proprio ora questa situazione sta diventando più problematica? Forse può c'entrare il fatto che è alle soglie dei trent'anni. Sono d'accordo con la collega che una "soluzione", come dice lei stesso, sia crearsi una sua propria vita, in una sua casa, meglio se senza una fuga, ma con un distacco comunicato nelle tappe anche ai suoi genitori. D'altra parte immagino che se lei non sta bene qualcosa dovrà cambiare.
L'ansia che ha mi suggerisce che lei sia comunque stia già pensando al suo futuro, provi però a immaginarsi la sua vita fatta di cose che a lei piacciono, avrà più piacere di costruirsela.
Cordialmente,

Dr. Edoardo Riva
Psicologo, Psicoterapeuta