Segreti inconfessabili

Salve,
si può in un rapporto omettere di raccontare una verità, oppure in un rapporto bisogna dirsi per forza tutto?
4 anni fa ho avuto una scappatella, ho avuto e ho ancora dei sensi di colpa, comprendendo bene di avere fatto un grosso errore. Ora, con l'aiuto della psicoterapia e di alcuni libri, sto imparando a metabolizzare la cosa, perchè ormai ho quasi accettato questo mio errore.
Però poi mi capita di leggere in giro "la verità prima o poi viene a galla" oppure di leggere su dei forum "bisogna sempre dire la verità".......però io non mi posso permettere di far naufragare un matrimonio con figli, per un errore commesso 4 anni fa......e così vado in ansia, tachicardia, preoccupazioni e paura che prima o poi tutto possa finire....ma io non voglio, perchè voglio dedicarmi alla mia famiglia, perchè amo mio marito e ciò che voglio è stare con loro.
Cosa ne pensate?
Grazie.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile signora,

in caso di tradimento confessare non è sempre la scelta migliore - soprattutto se serve principalmente a "scaricarsi la coscienza".
A volte il partner non potrebbe sostenere il peso psicologico di una simile verità e gli/le si fa più del male che del bene raccontando tutto.
Ogni caso dovrebbe comunque essere valutato nelle sue peculiarità, non è possibile dare una risposta univoca alla sua domanda.

Lei sta pagando parecchio salato il conto della sua ormai lontana scappatella, e se continuerà a temere che la verità venga a galla finirà con il farlo accadere davvero mediante qualche gesto rivelatore che le potrebbe sfuggire dal controllo.

Cosa l'ha portata a tradire suo marito?
Queste cause si sono risolte?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
"si può in un rapporto omettere di raccontare una verità, oppure in un rapporto bisogna dirsi per forza tutto?"

Gentile signora, perchè lo chiede a noi?
Questo dipende anche dalle Sue credenze e dai Suoi valori in merito, non c'è una regola per tutti.

La psicoterapia che ha intrapreso Le è stata utile? In che modo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Grazie innanzitutto per la celerità.
Dott.sa Massaro: cosa mi ha spinto? la gelosia e un po' la sua "assenza", perchè in quel periodo lui era impegnato con volontariato e c'era una ragazza che gli ronzava troppo intorno e...se ci penso agli orari che faceva e alle sue frequenti chiamate, ho anche dei dubbi di una sua infedeltà. Però non ho potuto mai verificare la cosa, non ho avuto (e forse nemmeno voluto) i mezzi per farlo, e lui ha sempre negato.Non voglio giustificarmi, perchè io non ho saputo gridare a sufficienza queste mie mancanze, e appena ho trovato uno che ha fatto il carino con me, ci sono stata.Ma finchè non ci si capita dentro, non si capisce la gravità dell'errore. L'anno successivo alla scappatella sono rimasta incinta (di mio marito) e contemporaneamente anche questa tipa si è allontanata da mio marito e dal volontariato. Ora siamo una famiglia felice, unita, ci divertiamo insieme, si va d'accordo (ogni tanto si discute, ma come in una normale coppia) e abbiamo diversi progetti.....e io non voglio distruggere questo.
Probabilmente il fatto di dover dire la verità è da una parte uno scaricare la coscienza, ma conoscendo mio marito, non me la perdonerebbe.
Per la dott.sa Pileci: ho fatto psicoterapia 3 anni e mezzo fa, ho fatto visita alla psico un mesetto fa circa, e ho cominciato a cambiare il modo di vedere le cose.
Il problema è che non ho presente quali siano i miei valori, perchè io sono sempre stata influenzata dal giudizio degli altri: ho sempre avuto paura di fare per la paura di sbagliare e quando facevo qualcosa ho sempre pensato "chissà se va bene come ho fatto, chissà cosa diranno" (riferito in particolare alla famiglia). Questo per dirle come il fatto di avere letto quelle frasi sulla verità mi abbia così fatto agitare. Di certo non posso dire che la psicoterapia non abbia funzionato, anzi, alle volte quando mi trovo a pensare in negativo, mi prendo, parlo con me stessa anche davanti allo specchio e mi chiedo cosa non va.
Però ora mi trovo qui perchè le vostre parole, di voi medici specialistici, sono quelle "giuste".
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
I valori personali si costruiscono socialmente, all'interno della famiglia, e sono quindi di derivazione esterna per definizione.
Il passaggio successivo, che avviene nell'adolescenza, consiste nel chiedersi se davvero si intende aderire ai valori che ci sono stati trasmessi.
La sua famiglia d'origine tollerava che lei avesse delle sue idee o pretendevano che si uniformasse alle loro?

Non ho capito se ha intenzione di riprendere un percorso con la psicologa, ma direi che un supporto in questo perdiodo le sarebbe necessario per evitare di fare involontariamente dei "danni" a causa dell'ansia travolgente che vive e che ci comunica anche con i suoi post.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Io sono cresciuta col "divieto di sbagliare", di fare sempre le cose giuste, cosa dice la gente (ancora adesso mia mamma lo dice), del divieto di fare quello che volevo per non spendere soldi inutilmente.
Ora dopo la psicoterapia di 3 anni fa, mi sono sciolta un po' di più: per lo meno faccio quello che voglio, su certe cose sono in grado di fregarmene del giudizio della gente, però come vede non su tutto.
Ho in mio possesso due libri: uno consigliato dalla psicologa a suo tempo (che quando lo leggo mi sembra di risentire le sue parole e si intitola "le vostre zone erronee") e un altro comprato da me che sto leggendo ("puoi guarire la tua vita") che mi trasmettono fiducia.
Volevo anche dire un'altra cosa: in questo periodo il mio cervello non è molto impegnato: la situazione al lavoro è grigia, non c'è molto lavoro e non ho molto da fare (adesso sono in ufficio e sto scrivendo a voi) quindi la mente non è molto impegnata e questo mi sta facendo molto perchè io sto diventando apatica e demotivata, però purtroppo non posso ancora lasciare, e grazie al Cielo anche a casa grossi problemi non ci sono....e quindi non avendo nulla a cui pensare... Fra un paio di settimane ci sono le ferie, spero di rilassarmi un po' anche con l'aiuto delle mie letture. Se non funziona, allora tornerò dalla psicologa.
Comunque dite che sia stupido adesso, dopo 4 anni, dire la verità? E' controproducente e dannoso vero?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
"Io sono cresciuta col "divieto di sbagliare", di fare sempre le cose giuste, cosa dice la gente..."

in effetti non dev'essere facile crescere con un mandato così severo. Probabilmente è qui che che si genera il Suo senso di colpa e la Sua titubanza.

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non possiamo dirle cosa deve fare, ma essendo passato tutto quel tempo non credo che sarebbe particolarmente utile rivangare e tirare fuori qualcosa che ormai è morto e sepolto.
Soprattutto sapendo che questo potrebbe innescare una grave crisi di coppia, visto che suo marito non lo accetterebbe.

Considererei inoltre il fatto che è tornata a pensarci solo perchè non ha altro da fare: mancano quindi delle motivazioni serie che possano sostenere la sua confessione.
Se non è pronta a riparare e/o a subirne le conseguenze ci pensi molto bene prima di prendere iniziative.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Dott.sa Pileci: Sì, non è facile.La mia psicologa ha sempre cercato di farmelo vedere per quello che era, cioè come un errore stupido, un semplice errore, perchè gli errori si fanno, a me invece sembra di aver commesso un delitto e fatico a perdonarmelo! Però ora che lo stavo cominciando a vedere come un errore, ho letto su internet quelle cose sulla "verità" e si è rimesso tutto in discussione, ed erano pure dei giorni che ero tranquilla, non ci pensavo più di tanto...
Riuscirò a perdonarmi questo errore?
Quest'altro errore mi ha fatto capire innanzitutto di non leggere troppo su internet, e di continuare a leggere il mio libro e piuttosto chiedo consulto a voi esperti.
Nel frattempo, avreste altre letture da consigliarmi, magari che si avvicinano di più alla fonte dei miei problemi?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Le consiglierei "Troppo buone" di Renate Gockel, sulle donne che sono cresciute abituate a comportarsi in maniera eccessivamente accondiscendente con gli altri, senza sentirsi in diritto di dire dei no e di esprimere la propria opinione.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
"Considererei inoltre il fatto che è tornata a pensarci solo perchè non ha altro da fare: mancano quindi delle motivazioni serie che possano sostenere la sua confessione."
Ho cominciato a pensarci quando in un momento di intimità mio marito ha fatto una cosa che mi ha ricordato un gesto fatto durante la scappatella, lì mi sono spaventata perchè pensavo di avere sepolto e ho cominciato a ripensarci e a rimuginarci su, anche troppo, visto che durante la giornata come ha capito non avevo altro a cui pensare.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Le consiglio comunque di riprendere il discorso con la psicologa, e di rivolgersi eventualmente ad un altro psicologo se vedesse che non le è d'aiuto più di tanto.
[#12]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Con la psicologa quello su cui bisogna lavorare è il fatto di "Io sono cresciuta col "divieto di sbagliare", di fare sempre le cose giuste, cosa dice la gente" , giusto?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non la conosco di persona quindi posso solo basarmi su quanto ci ha detto, ma direi di sì.
Forse non solo su quello, perchè ci potrebbero essere altri aspetti emersi all'interno delle dinamiche di coppia da prendere in considerazione, ma da qui non è possibile dirlo.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Gli obiettivi terapeutici devono essere stabiliti con la Sua terapeuta.
Da quanto ci scrive qui direi di sì, questo è uno. Poi la Sua dottoressa che la conosce saprà come guidarLa.

Un cordiale saluto,
[#15]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Grazie mille per i vostri consigli.
Volevo chiedere un'ultima cosa alla dott.sa Massaro: quando all'inizio mi ha scritto "Lei sta pagando parecchio salato il conto della sua ormai lontana scappatella" vuol dire che questi miei tormenti, sensi di colpa, ansia è un modo di espiare la "colpa" ? Da questo punto di vista, non l'avevo considerato...io ho sempre pensato che si DEVE confessare e pagare con la separazione (perchè ho sempre sentito dire/leggere che le colpe si pagano in questo modo).....però, effettivamente, ma dove sta scritto? ma chi l'ha detto? Non c'è una legge che lo imponga!!

Secondo voi potrebbe essere utile anche cambiare genere di letture, per es. vorrei rimettermi a leggere dei fumetti o anche a fare un po' di enigmistica, che erano la mia passione di quando ero più giovane, così per cambiare i pensieri, staccare un po', insomma distrarmi......oppure potrebbe essere controproducente?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Mi sembra che stia soffrendo non poco per quello che ha fatto, non le sembra sufficiente?

Penso che tutto ciò che la aiutasse a staccare da questi pensieri sarebbe utile, fermo restando che sarà meglio che continui il lavoro psicologico che le permetterà di superare del tutto la faccenda.
[#17]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Grazie per i Vostri consulti, mi avete aiutata molto.
Credo che la visita dalla psicologa la prenoteró per settembre perché tra poco andremo in ferie, anche se proverò lo stesso a contattarla la prossima settimana.
Ad ogni modo continuo con le mie letture che trovo utili e dalle quali ogni volta traggo sempre nuovi spunti di riflessione, perché dó magari più o meno importanza ai vari passaggi del libro. E poi cercheró comunque di rilassarmi e distrarmi con altri argomenti, perché comunque noto che se mi ritrovo a pensare a qualcosa d'altro l'ansia scompare, il peso che c'è sul petto pure e i battiti del cuore rallentano. E per fortuna questo accade spesso, ma quando non mi trovo niente da fare o niente di interessante ecco che tornano tutti i pensieri distorti.
Grazie ancora.
Buonasera.
[#18]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 121
(..)Ora siamo una famiglia felice (..)
gentile utente lei ha scritto questo ed è da questo che deve partire il suo impegno affinchè le cosa rimangano tali. Il resto: "le colpe si pagano, le punizzioni" ecc., sono solo l'espressione di credenze che, se attuate, possono cambiare la vita distruggendola.
Non cada nella trappola dell'idea che la confessione renderà liberi. Nel suo caso le renderà solo un grosso disagio con la fine di una famiglia felice.
Si goda il presente e costruisca il futuro.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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[#19]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Grazie a lei per averci scritto, se vuole ci faccia sapere se ci sono novità.

Buone vacanze,