Prima volta e presunti collegamenti

Salve. Sono un ragazzo di 18 anni e da diverso tempo ho un problema che mi affligge

Sto insieme ad una ragazza da quasi un anno e, a causa mia, non l'abbiamo mai fatto. Dopo circa 3 settimane che stavamo insieme è capitato che eravamo a casa sua da soli e lei mi è letteralmente saltata addosso tanta era la voglia di me e l'intenzione ovviamente era di farlo (lei non è vergine, io si). Di carattere sono molto ansioso e non mi sono smentito quella volta visto che abbiamo dovuto rinunciare, non avevo la minima erezione. Lei ha cercato di tranquillizzarmi dicendo che evidentemente non ero pronto ed abbiamo deciso di aspettare. Io ero letteralmente distrutto da ciò che era accaduto, mi sentivo anormale e dispiaciuto per quello che era successo; mi preoccupava quello che lei poteva pensare di me, che mi potesse mollare ecc..

Due mesi dopo mi sono fatto visitare da un andrologo per escludere ogni possibile causa fisiologica (ne ero sicuro, ma volevo avere la conferma).
Passato ancora un pò di tempo dal primo fallimento sempre a casa sua è ricapitato che ci trovassimo nella stessa situazione, stavolta mi sono accorto di essere troppo agitato e l'ho fermata molto prima di spogliarsi. Appena capite le sue intenzioni ho cominciato ad avere delle fitte incredibili allo stomaco (mi capita sempre quando sono teso) e voglia di vomitare. Da allora non abbiamo più riprovato e ci siamo messi d’accordo, lei non prenderà più l’iniziativa, lo farò io quando mi sentirò pronto.
Adesso è passato un anno e sono cambiate molte cose, io e lei siamo molto uniti e felicissimi insieme, ci amiamo molto, ma questo problema persiste; non sono più teso a starle vicina o a farci le coccole e adesso ho delle buone erezioni quando sono in intimità con lei (anche se diciamo carico troppo peso sulla mia erezione), ma non ho il coraggio di andare oltre per paura che mi risucceda quello che mi è successo all'inizio. Non riesco proprio a lasciarmi andare, credo che sia proprio l'istinto che mi manca, non riesco a prenderla, buttarla sul letto e farlo per capirsi., lo stesso facendo le cose con più calma, cioè magari facendosi le coccole prima e poi preso dagli ormoni infilarle le mani nelle mutande e spogliarci (scusate se parlo in modo molto spicciolo, ma credo renda più l'idea). Detto questo vi chiedo: cosa mi consigliate di fare? Io vorrei evitare di andare da uno psicologo, parte del problema in realtà l'ho già risolto da solo e credo di poter poter continuare così, ma vorrei qualche suggerimento per diventare più sicuro e per riuscire a essere più istintivo, ad agire senza pensare da quel punto di vista.

Nel frattempo però mi sono accorto però di essere molto geloso di lei e, da un punto di vista sentimentale,mi dà noia il fatto che lei non sia più vergine e che abbia avuto un'altro prima di me per più di anno con il quale ha fatto di tutto. Non credo sia questo che mi blocca inconsciamente ma non sò.

Da quando sto con lei inoltre è comparsa in me una specie di fobia, quella per gli alcolici (anche se non è esatto dire questo, io ho semplicemente paura che LEI beva, non mi da assolutamente noia quando sono in un pub con degli amici che bevono); non sono mai stato amante degli alcolici, ho sempre bevuto pochissimo, adesso non bevo proprio più niente.
Una volta, ad una festa con amici, sono veramente diventato furioso quando l'ho vista esagerare con il vino, ho ancora dentro di me l'immagine di lei a sgolarsi la bottiglia. Se ripenso a quel giorno divento furioso, lei sapeva che mi dava noia il fatto che bevesse eppure l'ha fatto lo stesso. Il giorno dopo infatti abbiamo litigato e si è scusata per quello che aveva fatto. Un'altra volta ero con lei a cena con i suoi genitori e dei loro amici e ci avevano offerto del vino, io rifiutai, ma lei ne prese un bicchiere. Appena l'ho vista con il bicchiere sudavo freddo, avevo le solite fitte allo stomaco e sono dovuto andare in bagno perchè mi veniva da vomitare. Sono capitati altri eventi, se pur minori, di questo tipo; io non sò bene perchè ho associato mentalmente gli alcolici a lei, ma pensandoci quando beve mi verrebbe da dire che mi sento tradito, come se ci andasse con un'altro, e ho le stesse fitte allo stomaco di quando abbiamo provato a farlo. Ho la sensazione gli questa mia fobia per gli alcolici sia strettamente legata all'ansia di farlo ma non sò.

Prima di metterci insieme lei mi raccontò che una volta ad una festa di compleanno si era ubriacata perchè aveva litigato con una sua amica ed era distrutta...possibile che sia questo racconto che in qualche modo mi ha "traumatizzato"? Comunque da quello che ho detto sembra quasi che la mia ragazza sia una con problemi di alcolismo, ma non lo è, può capitare a tutti di bere un pò troppo, ma a me fà impazzire anche solo se beve mezzo bicchiere e la cosa non è normale.
Io per ora vorrei risolvere almeno il problema riguardante il sesso e da solo, preferirei non dovermi rivolgere ad uno psicologo (sono pienamente cosciente che questa fobia degli alcolici non è normale e che dovrei liberarmene con l'aiuto di uno specialista), per un problema economico (stiamo sostenendo varie spese e non mi andrebbe di mettere in mezzo anche questa), sò dell'esistenza delle sedute che la asl offre con un piccolo ticket, ma non saprei veramente come dire ai miei genitori di voler andare da uno psicologo, non credo di riuscirci.

Scusate per la lunghezza del consulto, ma ho veramente bisogno di aiuto. Vi ringrazio tanto per il lavoro che fate.

Saluti
[#1]
Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile ragazzo,
mi spiace deluderti ma in questa sede non è possibile fornire consigli su come superare alcune difficoltà per due ragioni: perchè sarebbe troppo semplicistico e poco etico sia perchè quelli che tu chiami "consigli" provengono dalla comprensione specifica del problema e da un lavoro specifico con un terapeuta.
Ti dico che tu potresti, come dicevi tu, consultare la ASL e fissare degli appuntamenti senza necessariamente informare i tuoi genitori di questo,
pensaci, hai fatto tanto da solo ma ora è da un anno che questa situazione va avanti, probabilmente manca proprio il plus che ti fornirebbe un lavoro Psicoterapico.

In bocca al lupo

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo, un disturbo sessuale, che sia legato all'ansia o all'inesperienza o altro, va trattato con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta.

Sappi che in genere il trattamento è relativamente breve, probabilmente anche all'ASL, incontrato un bravo psicologo, puoi risolvere il tuo disagio.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
gentile Ragazzo,
non vedo cosa ci sia di male nel parlare con i suoi genitori delle sua difficoltà, magari può trovare in loro una spalla e la'iuto necessario per poter risolvere le sue difficoltà.
La fatidica prima volta è sempre investita di svariati significati simbolici, oltre al bisogno di fare bella figura, elementi che caricano d'ansia il rapporto sessuale.
La fobia degli alcolici, necessita di cure adeguate di tipo psicoterapico.
cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto