Lavoro demotivante

Salve sono una ragazza di 26 anni e da un anno ho iniziato a lavorare in ufficio in un'agenzia immobiliare, 6 messi di stage a 500 euro e 650 da quando sono sono sotto contratto part time ma in realtà io lavoro 8 ore. Il titolare non aveva le possibilità di pagarmi per il full time cosi mi sono adattata lo stesso. Ora mi pesa pero'.
Perche' io mi limito al mio lavoro di segretaria mentre lui mi fa le ramanzine che durano anche un'ora che devo essere piu questo e piu quell'altro per poter venedere, mi dice dobbiamo vendere ma alla fin fine lui prende la provviggione mentre io no!
Qualche volte ho alzato anche la voce.
Io putroppo non ho terminato gli studi perche durante il liceo ho subito delle molestie psicologiche da un gruppo di ragazzi per ben 4 anni, non ce l'ho fatta piu e me ne sono andata. Ho cominciato a lavorare nei locali come barista, come ragazza immagine, come modella, poi mi sono fidanzata ho trovato un lavoro normale per venire incontro al mio lui...e poi il lui in questione mi ha lasciata.
Non ho la patente, uno perche non so quanto ce la farei con i costi visto che 100 euro fissi devo passarli a mia madre ogni mese, e due perche ho paura di farmi male, di prendere velocità con l'auto e schiantarmi (nel 2007 ho avuto un pesante incidente ).
Insomma sia nel lavoro che in amore mi sento demotivata, mi sento gia troppi anni senza aver concluso nulla di che.
E' il mio carattere che non va?
Devo essere solare anche quando non ne ho voglia?
Devo vendere un attico perche questo si intaschi un centinaio di migliaia di euro e io andare a casa con 650 euro???
Come ne esco??
Grazie
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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
Gentile ragazza,
mi sembra che nel suo racconto ci siano diversi momenti o argomenti in cui è "demotivata": il lavoro, le relazioni affettive, l'indipendenza (camminare con "le sue ruote"), le relazioni familiari.

Mi sembra che abbia rinunciato a troppe cose e ora, giustamente, tutto questo inizia a non starle più bene.

Forse dovrebbe iniziare a capire perchè si è tanto spesso "adattata" a qualcosa che non la soddisfa, perchè ha rinunciato invece di trovare delle vie alternative (per esempio cambiare scuola, venire a patti con il suo fidanzato per un lavoro che le piaceva, imparare a guidare ed avere padronanza dell'auto..).

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

ci sono aspetti nella Sua richiesta che impongono scelte concrete: sta cercando un altro lavoro? come si sta muovendo in tal senso?

Quanto alle altre questioni, concordo con la Collega, ma sarebbe anche importante sganciarsi da inutili sensi di colpa.

Potrebbe consultare di persona uno psicologo per far luce su ciò che in questo momento La rende confusa.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
probabilmente in questo momento Lei soffre di un disturbo dell'umore, che influisce pesantemente su alcune scelte importanti. Per questi secondo me la prima cosa da fare è una valutazione psichiatrica, per impostare un adeguato trattamento farmacogico. Con questo umore e soprattutto con questa ansia non è semplice affrontare decisioni importanti per il Suo futuro.

Una volta recuperato un umore accettabile (in poche settimane e con costi decisamente limitati) potrà passare a cose concrete, come ad es pensare a finire la scuola (serale magari) oppure trovare un'autoscuola che le faccia un buon prezzo per la patente.

Contatterei inoltre un Consultorio per avere un supporto psicologico gratuito

Anche se adesso le sembra tutto in salita con un minimo impegno riuscirà a dare una svolta definiti a alla Sua vita.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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dopo
Utente
Utente
Grazie per le vostre risposte.
Ai farmaci non ci ho mai pensato e non vorrei farlo ora pero' se dovesse venirmi utile.
Io fin da piccola avrei voluto lavorare nel mondo del cinema, anche dietro le quinte ,ma per paura , indecisione e non so cosa ho rinunciato.
Passo molto tempo libero su youtube a vedere backstage dei film, a capire le dinamice della recitazione, a fare attenzione all'impostazione della voce....e mi batte il cuore quando faccio questo.
Mi batte il cuore anche quando vedo una certa persona: e' un uomo sposato che mi ha fatto dimenticare il mio ex, con il quale non ho fatto ancora l'amore perche non sta bene, perche ho timore di venire presa in giro, usata e abbandonata come tutti gli altri hanno fatto.
E allora mi dico non pensarci passerà, usa la testa.....ma a usare la testa io mi annoio terribilmente.
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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
In questo momento sembra che lei stia cercando di vivere "dietro le quinte": un po' per paura, un po' per indecisione.. ha scelto come batticuore youtube (e non una scuola di recitazione, magari serale, magari un corso gratuito del comune..) e un uomo sposato (così è giustificata se non si lascia coinvolgere..).

Ma questo non va bene, per lei.
Capisco che ci possano essere dei momenti in cui è particolarmente difficile prendere in mano la propria vita (e il lavoro dello psicologo è anche quello di aiutare in questi momenti), ma deve iniziare da qualche parte (anche piccola) a fare il primo passo in direzione dei suoi sogni.
La paura è normale, fare tesoro delle esperienze anche, ma deve essere una spinta: a usare sì la testa, ma per poi lasciarsi coinvolgere da ciò che ci emoziona.
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dopo
Utente
Utente
Sa Dottoressa, per me lavorare di notte era anche piu facile a volte, di giorno capita che non riesco a tenere sotto controllo le mie emozioni quando mi rapporto con gli altri, mi agito, sudo, non so perche'.
Poi mi sembra di essere sfruttata dal mio titolare perche con un costo minimo vorrebbe ottenere il massimo da me.
Quello del cinema si era la mia passone, poi pero' sa cosa mi ha bloccato all'inizio? Nei film ci sono anche delle scene di baci o sesso e mi son detta e se poi mia madre mi giudica male?
Forse era un pensiero di bambina,
Forse nella mia interruzione nel fare cio che volevo c'e' di mezzo il bullismo che ho subito per 4 anni al liceo .
Pensi che essendo meditterranea come ragazza uno di questi ragazzi mi diceva che avevo i baffi, poi essendo per metà tedesca mi disegnavano le svastiche sullo zaino....poi la cosa e' diventata insopportabile, spintoni ed offese e io che entravo dall'entrata di servizio della scuola......
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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
E' evidente che gli eventi a scuola hanno toccato la sua autostima di adolescente.
Ma lei sembra in nessun modo credere in se stessa.
Ha trovato alcune strategie per ovviare all'insicurezza, come calarsi nella notte, e altre volte ha rinunciato.

Lei avrebbe bisogno di essere accompagnata da uno psicoterapeuta in un percorso di comprensione delle sue fragilità (per esempio a partire da quel timore di essere mal giudicata da sua madre), e di rinforzo delle sue capacità.

Così potrà anche DECIDERE di sopportare un capo che la paga poco, con la consapevolezza che è una sua scelta (in questo momento storico e sociale è già difficile avere un minimo di stipendio) e con la determinazione a volere di più per se stessa.

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dopo
Utente
Utente
Gentili Medici,
io a causa di questo avvenimento accaduto al liceo ho cambiato il mio percorso di vita.
Ho smesso di studiare e ho trovato nella discoteca un mondo alternativo. Ora sono rientrata in quello di tutti i giorni", e mi sento che gli altri mi debbano qualcosa per quello che ho sofferto, per quello che avrei potuto fare, per chi sarei potutoa diventare, mi e' mancato il coraggio di affrontare il problema allora , dieci anni fa e ora ne pago le conseguenze.
Vorrei tanto poter rivivere quel periodo e cambiarlo, ora saprei come fare.
Poi chiedo: un amore che sembra cosi sbagliato puo nascere, puo sopravvivere e sbocciare comunque o io e questa persona siamo intrappolati in una serie di insicurezze che ci fanno cercare l'un l'altra?
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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
Gentile ragazza,
alcuni spunti di riflessione le sono stati dati, altri affiorano da lei man mano (<mi sento che gli altri mi debbano qualcosa per quello che ho sofferto>), ma da qui non possiamo fare di più.

Non so rispondere alla sua domanda, soltanto lei, conoscendo la situazione, può farlo.

Le posso solo dire che è vero che oggi siamo il risultato di ciò che abbiamo vissuto, ma anche di ciò che vogliamo essere. Confrontarsi con i propri ideali e i propri sogni non è facile, ma le risorse dentro di lei ci sono, deve solo trovare il modo per utilizzarle!

Un saluto.