Aiutatemiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

gentilissimi dottori,sono una donna di 38 anni e il mio problema sono i miei genitori...sono due persone di 73 e 78 anni e ringraziando dio godono di ottima salute......il mio problema è che spesso mi sveglio di notte con l incubo che mi telefoni mia mamma e mi dica che mio padre è morto.......non sò più cosa fare....questa storia va avanti da un bel pò di tempo.......vi prego aiutatemi a capire perchè ho sempre quest incubo!!!! vi ringrazio..............
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

è accaduto qualcosa nella Sua storia di vita che possa averLa traumatizzata in tal senso?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Marisa Sciancalepore Psicologo 119
Gentile signora,
da ciò che riferisce, il problema non sembrano essere i suoi genitori, in quanto 'godono di ottima salute', quanto la sua ansia di perdere la figura paterna, che immagino essere la persona più anziana dei suoi.
'Da quanto tempo va avanti questa storia?' e 'Quando pensa sia iniziato a comparire questo incubo?
Sarebbe interessante avere maggiori informazioni da parte sua su questo suo problema.

un cordiale saluto

Dr.ssa Marisa Sciancalepore
Psicologa clinica

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Dr. Roberto Fantasia Psicologo, Psicoterapeuta 99 1 1
Gentilissima signora,
il problema sembra dovuto alla sua ansia anticipatoria di perdere una figura significativa. Darle un interpretazione online sarebbe fuorviante o poco significativo. Le motivazioni possono essere tante e diverse, forse lei è una donna dipendente ancora dai genitori, o forse inconsciamente sta vivendo un conflitto di cui non è consapevole. Va d'accordo con suo padre? Ci sono problemi con lui o con il suo attuale compagno? Lei vive con loro, è sposata?..tutto questo andrebbe esplorato con uno Psicologo. Se per lei sta diventando un problema, faccia qualche consulenza psicologica, rimandare solitamente non serve.
La saluto cordialmente

Dr. Roberto Fantasia
www.psicologo-fantasia.com

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dopo
Utente
Utente
gentilissimi dottori e dottoressa vi ringrazio di avermi risposto........si,mio padre è la persona più anziana della mia famiglia,io vivo poco distante daa loro e sono sposata e indipendente,lavoro in ospedale in ortopedia dove le persone anziane ce ne sono a volontà !!!!quest incubo va avanti da circa due anni cioè da quando mi sono sposata ma vivevo già per conto mio da diversi anni prima a roma e poi a milano,ma quest incubo è iniziato da quando sono rientrata a napoli...........ho un bellissimo rapporto con il mio papà è una persona onesta e speciale...............ogni volta che posso lo coccolo da morire..........mi mancherebbe troppo se dovessi perderlo..........
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Dr. Roberto Fantasia Psicologo, Psicoterapeuta 99 1 1
Cara signora,
continui a coccolare suo padre e le persone che ama senza pensare troppo al futuro. Si goda ciò che di bello la vita le offre oggi. Lei è stata amata e desiderata dai suoi genitori, ed è diventata una persona amorevole e affettuosa. Non tutti sanno che significa. La morte esiste, fa parte della vita e, ahimè...arriverà comunque. Con essa tutti dobbiamo confrontarci. Di fronte ad essa non ci si può nascondere.
Consideri ciò che conta: lei è una donna fortunata! La prossima volta che farà il suo incubo lo ringrazi: è venuto a ricordarle ancora una volta quanto è fortunata. Ringrazi la vita e non si affanni troppo nelle sue faccende quotidiane. Rallenti il ritmo. Vada piano. Più piano. Ogni tanto si fermi! Chiuda gli occhi, e semplicemente respirando...assapori la vita. La sua vita. Continui a respirare a occhi chiusi...che sapore ha la sua vita oggi?
Mi viene in mente una poesia di Gibran, il quale scrive : "la vostra gioia è il vostro dolore senza maschera;...Essi giungono insieme e quando una siede con voi alla vostra mensa, l’altro è disteso sopra il vostro letto. Voi siete come bilance sospese tra il dolore e la gioia."
Gliela dedico
http://poesie.wordpress.com/2007/02/24/la-gioia-e-il-dolore-gibran/
La saluto cordialmente
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Dr.ssa Marisa Sciancalepore Psicologo 119
Gentile signora

da ciò che riferisce, questo incubo sembra sia iniziato da quando è rientrata nella sua città, dove abitano i suoi genitori anziani, e va avanti da circa due anni, da quando si è sposata, abitando poco distante da loro.

Quando dice che lavora 'in ospedale in ortopedia dove le persone anziane ce ne sono a volontà' cosa intende dire?

Sembra che il suo lavoro in ospedale la porti a contatto con tante persone anziane e con le loro fragilità motorie ed eventuali traumi fisici.
C'è qualche associazione tra il suo vissuto lavorativo e il suo timore di perdere il suo papà, persona importante per lei?

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
gentile Utente,
spesso le dinamiche che abitano il lavoro, si intersecano a vissuti, magari inesplorati e concorrono a disturbare il suo sonno.
Una consulenza de visu, credo potrebbe esserle d'aiuto a fare chiarezza.
cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Psicologo attivo dal 2011 al 2015
Psicologo
Gentile utente,
purtroppo il contesto telematico è troppo limitato per poter fare una diagnosi certa.
Concordo col dottor Fantasia sul fatto che potrebbe esserci un ansia anticipatoria dovuta alla paura di perdere una figura significativa.
Come ha detto lei stessa i suoi genitori godono di buona salute, pertanto i suoi incubi sembrerebbero essere dovuti ad una sua risposta ansiosa. Lei ha un rapporto particolarmente simbiotico con i suoi genitori? vive forse in maniera conflittuale la sua indipendenza, sentendosi in colpa per aver lasciato da soli due genitori anziani?
In genere situazioni di questo tipo si associano proprio a legami genitore-figlio troppo stretti, ossia ad una sorta di cordone ombellicale mai spezzato.
Nei momenti di disagio, come quello che sta vivendo lei, sarebbe auspicabile chiedere l'aiuto di un esperto. Una consulenza la aiuterà a chiarire i dubbi e a comprendere le ragioni dei suoi turbamenti.
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dopo
Utente
Utente
vi ringrazio ancora una volta per avermi aiutato a capire..............sicuramente ciò che vivo in ospedale,il dolore,la sofferenza e la solitudine che divido con i miei pazienti,non riesco a lasciarli li e automaticamente me li porto a casa.............non mi sento in colpa di essere sposata e vivere al di fuori della casa materna epaterna....vi ringrazio tutti per la disponibilità e credo che avete ragione,una chiacchierata da vicino con uno psicologo può sicuramente farmi bene......al dottor fantasia voglio ringraziare in modo particolare per la bellissima poesia......io ringrazio dio tutte le sere e tutte le mattine per avermi donato una famiglia speciale...ho due genitori stupendi,due fratelli che adoro e un marito che amo e mi ama..........mi manca tanto un bimbo,ma sò che un giorno il signore si ricorderà anche di me .......il mondo è fatto a mattoncino mattoncino......................grazie mille perchè siete davvero speciali per me.................con enorme stima
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Dr.ssa Marisa Sciancalepore Psicologo 119
Lieta che sia rimasta soddisfatta.
Buon proseguimento

un cordiale saluto
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Lieti di esserle stati d'aiuto.
Solitamente chi lavora con pazienti impegnativi sul piano psichico e dell'accudimento, va in contro ad una sindrome detta" bornout",
(La sindrome da burnout è l'esito patologico di un processo stressogeno che colpisce le persone che esercitano professioni d'aiuto, qualora queste non rispondano in maniera adeguata ai carichi eccessivi di stress che il loro lavoro li porta ad assumere) cioè va incontro ad una depauperazione emozionale continua, uno psciologo saprà aiutarla.
Saluti cari
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Dr. Roberto Fantasia Psicologo, Psicoterapeuta 99 1 1
Grazie a lei per averci scritto e per la stima.
Arrivederci