Paura dell'altro sesso

salve a tutti scrivo su questo forum perchè ho problemi a relazionarmi con il sesso maschile, tutto ciò è cominciato 3 anni fa e non riesco a spiegarmi il perchè.
Il mio problema nasce quando conosco un ragazzo all'inizio tutto bene lo conosco, ci rido e scherzo tranquillamente, il problema sorge quando inizia a piacermi, se lui mi piace ma non mi ricambia ovviamente provo un senso di tristezza e cerco di flirtare per guadagnare punti, il problema e che quando il ragazzo inizia a ricambiarmi io scappo tendo a chiudere ogni contatto senza volerlo, non riesco più a parlarci a guardarlo ad uscirci e nemmeno a messaggiare con lui e provo una sensazione di paura oppressione e vorrei non sentir più parlare di lui, a quel punto solitamente il ragazzo giustamente mi lascia perdere e sono io che ritorno da lui per cercare di recuperare ma puntualmente non ci riesco in quanto il momento è passato... ciò mi impedisce di instaurare rapporti e infatti anche se ho conosciuto tanti ragazzi non sono riuscita ad andare oltre la cononoscenza... sono 3 anni che non ho una relazione stabile e ciò mi ferisce molto in quanto sento un gran bisogno di essere amata dato che non ho molti amici e quelli che ho nn mi invitano ad uscire perchè loro essendo in coppia cn lei o lui non mi invitano per non farmi sentire di troppo o la cosidetta "candela" non so davvero che fare avrei un gran bisogno di risolvere questo problema ma è più forte di me e non riesco ad impedirlo ho provato ad andare ad un consultorio ma non sono riusciti ad aiutarmi e siccome non ho i soldi necessari per pagare uno psicologo mi sento con le spalle al muro...
Secondo voi da cosa protrebbe dipendere il mio problema e come posso risolverlo??

P.s. io mi sono comunque fatta una ipotesi sulle possibili cause e cioè :
1 che il problema sia dato da un brutto rapporto con mio padre che da piccola mi ha anche picchiata
2 che il problema nasca dal fatto che qualche tempo fa la mia ex migliore amica è "scappata"con il ragazzo che stavo conoscendo...


Vi prego di rispondermi perchè anche se potrebbe sembrare una sciocchezza per me è molto importante in quanto vedo andar via persone che mi interessano o che a volte amo...

un saluto..
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Dr.ssa Irene Bellodi Psicologo, Psicoterapeuta 30 1 9
Gentile utente,

non esistono sciocchezze se quello di cui si parla e che si prova che ci fa soffrire.

I motivi per cui lei ha questo comportamento "ambivalente", possono essere molti e, sicuramente, quelli citati tra le sue ipotesi possono essere alcuni possibili ma purtroppo questo non è il luogo per poterli esplorare o preferirli ad altri.

Quando lei dice "provo una sensazione di paura oppressione e vorrei non sentir più parlare di lui" a che paura si riferisce?

come mai dice che al consultorio non sono riusciti ad aiutarla?

saluti



Dr.ssa Irene Bellodi

[#2]
dopo
Utente
Utente
Innazzitutto vorrei ringraziarla per la risposta, ora rispondo alle sue domande...

1 ho paura che la conoscenza vada a finire male o di soffrire ma spesso anche di farmi vedere in giro con un ragazzo che forse non sarà mai il mio fidanzato...

2 mi sono rivolta a 2 consultori di due diverse città ma sia nel primo che nel secondo mi hanno detto che un problema di fondo c'era ma non mi hanno aiutata a capire cosa fare e quale fosse il problema..
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Dr.ssa Irene Bellodi Psicologo, Psicoterapeuta 30 1 9

La paura, a livello evolutivo, è legata alla percezione di un pericolo dal quale ci si sente minacciati.

Gli animali, così come gli umani, hanno due modalità principali di reazione alla paura: l'attacco o la fuga.

probabilmente, la sua modalità è la fuga.

La paura di soffrire è perfettamente naturale e soprattutto in un'età come la sua, dove si ha poca esperienza nelle relazioni, il timore è anche maggiore, proprio perchè quello che non si conosce è, se possibile, ancora più spaventoso.

Il modo che si ha per superare le nostre paure è quello di conoscere quello che ci sta di fronte (in questo caso le relazioni, i ragazzi, i sentimenti legati a tutto questo) in modo graduale e allo stesso tempo, capire cosa ci piace e cosa invece, non ci piace (capire noi stessi e i motivi che ci portano a comportarci come ci comportiamo).

Tutto questo non è facile, me ne rendo conto, ma si può fare.

Quando dice "paura di farmi vedere in giro con un ragazzo che non sarà mai il mio fidanzato" a cosa si riferisce?



[#4]
dopo
Utente
Utente
non vorrei passare per una ragazza "facile" che ogni mese conosce un ragazzo con il quale siccome "scappo" non riesco a instaurare una relazione stabile come può essere un fidanzamento e secondo me questo dipende anche dal fatto che sono insicura e non mi apprezzo abbastanza (autostima 0) quindi ho sempre paura di essere giudicata male dagli altri, in un certo senso ho notato di dipendere molto da quello che gli altri pensano di me...
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Dr.ssa Irene Bellodi Psicologo, Psicoterapeuta 30 1 9
Gentile utente,


lei ha un'ottima capacità di riflettere su sè stessa, sulle sue "difficoltà" e ha una visione molto ampia del suo funzionamento. Tutto questo le può essere utile e fornire un ottimo vantaggio e punto di partenza nel lavoro di ricerca di una soluzione.

Non sono molte le persone che davanti ad un problema forniscono già un ventaglio di possibili cause. Manca un intervento di modifica di comportamenti ma anche un'analisi più approfondita delle sue emozioni, delle sue paure.

Questo è un lavoro che solo un professionista, visto di persona, può fare.

Provi ad informarsi, anche tramite i professionisti del consultorio, se ci sono altre modalità possibili per ricevere un supporto gratuito o a basso prezzo nella sua zona di residenza.

la saluto cordialmente
[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta, la capacità che ho di riflettere su me stessa credo derivi dal fatto che sono molto riflessiva a e che cerco di riflettere sui miei problemi per risolverli e forse anche un pò il fatto che frequento il liceo socio-psico-pedagogico che mi fa riflettere su molte cose... comunque la ringrazio per le sue risposte e spero di risolvere a pieno i miei problemi...




Cordiali saluti...