Continua preoccupazione

Buona sera. Vi scrivo per chiedervi un parere. In seguito a diversi alti e bassi legati al fatto che ho avuto una prostatite che tende ad attardarsi nella guarigione,ho sviluppato una sorta di tendenza a cercare ogni giorno qualcosa che non andasse nella mia salute,magari corredando la mia ricerca con dati internet..non credo di essere ipocondriaco,quanto piuttosto il fatto che tali problemi,di natura urologica,vadano a toccare una parte che per l'uomo è sacra,e che ha messo un pò in bilico la mia tranquillità. Dite che solo il tempo potrà avere la meglio sulle mie convinzioni?
[#1]
Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 479 13 31
gentile utente, da quanto tempo le capita ciò che descrive?
Con quale frequenza durante il giorno?
Che tipo di pensieri fa esattamente?
Come questo che descrive incide nella sua vita quotidiana?
Solo con qualche dato in più sarà possibile formulare un consulto più preciso.
Grazie

Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it

[#2]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

di quali convinzioni ci parla?
Del fatto che la parte del suo corpo che si è ammalata è "una parte sacra per l'uomo"?

Se è a questo che si riferisce non vedo il problema e non vedo neanche perchè dovrebbe modificare le sue convinzioni.

Il problema se mai è che, anche a seguito di questa percezione, lei ha sviluppato preoccupazioni che la portano a cercare "conferme" sul fatto che la sua salute è guastata anche da altro, oltre che dalla prostatite che sta già curando.

Queste preoccupazioni sono presumibilmente di natura ansiosa e non scompariranno da sole col tempo: se si tratta di pensieri ossessivi occorre un trattamento adeguato perchè lei se ne liberi.

Non ha mai pensato di prendere contatto di persona con uno psicologo?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Generalmente dipende,posso passare qualche giorno senza averne la particolare preoccupazione,poi magari un giorno mi sveglio e mi sale l'ansia così d'improvviso. Questo mi porta a concentrare l'attenzione sulla mia salute e magari a pensare di voler rieseguire i tamponi che già erano risultati negativi. E riguardo ad un consulto psicologico,non avevo mai pensato,ma forse anche per il fatto che comunque tutto si è originato con l'arrivo di questa prostatite che ha minato un pò al mio senso di essere inscalfibile. ed il fatto che non passi mi ha un attimo turbato,cercando in qualsiasi cosa,magari anche fisiologica,una preoccupazione.
[#4]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
A meno che lei non abbia sofferto di ansia in precedenza il problema sembrerebbe essere scaturito dalla prostatite, ma di solito è proprio così che succede alle persone che sviluppano insistenti preoccupazioni sulla propria salute: un disturbo o una patologia che causano preoccupazione innescano un circolo vizioso di pensieri che porta a non fidarsi dei medici e a temere di soffrire di un qualche altro disturbo non diagnosticato che riguardi il medesimo distretto corporeo o anche altre parti del corpo.

Ciò che è rilevante dal nostro punto di vista è il suo vissuto e la sua modalità di gestire l'ansia che è scaturita dal problema di salute: il desiderio altalenante di eseguire nuovamente esami ai quali si è già sottoposto la avvicina parecchio a quadri di tipo ipocondriaco - ma ovviamente non conoscendola di persona non ci è possibile esprimerci con certezza nè porre una diagnosi per la sua situazione.

Provi a leggere questo articolo a ci dica se si ritrova in parte in ciò che è qui descritto.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1219-sono-ipocondriaco-o-i-medici-non-capiscono-il-mio-problema.html
[#5]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Dopo aver letto il documento,posso dire di riconoscermi in alcuni punti,tuttavia non riesco a capire se quest'ansia si è insinuata nel mio carattere oppure con la risoluzione della mia patologia svanirà..la mia preoccupazione era legata a questo. Sono abbastanza razionale da credere di poter gestire una situazione,ma anche abbastanza emotivo da costruirmi castelli a riguardo della mia situazione.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non è possibile stabilire con certezza cosa succederà quando la sua patologia sarà risolta: i pensieri che ci ha riferito potrebbero gradualmente passare o potrebbero anche cronicizzarsi, indipedentemente dalla sua capacità di gestire la situazione.

La decisione di consultare o meno uno psicologo dipende da quanto sta soffrendo per la situazione attuale.
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