Paranoie, vertigini, acufeni assordanti

Buongiorno. Sono una ragazza di 25 anni, sottopeso, da tre anni vittima di ansia e panico.
Per tre anni ho dovuto fare a meno di autobus, treni, cene fuori, camminate e viaggi in macchina con amici, ma ne sto lentamente uscendo.
Attualmente sono seguita da una psicoterapeuta molto aggressiva, che incontra le mie esigenze, e da una naturopata che mi 'prescrive' i fiori di bach, che devo dire trovo funzionali.
Negli ultimi periodi però, dopo mesi di luce, sono caduta in un minestrone di fastidi e paranoie.
Innanzitutto, da un mese soffro molto per via di forti acufeni (ronzii e fischi che a volte sembrano quasi farmi del male fisico, sento le orecchie quasi in fiamme e rimbombi al timpano.. l'otorino però non ha riscontrato alcun problema fisico), i quali mi creano disagio soprattutto notturno: spesso il mio cervello li segue e li amplifica, e devo sforzarmi moltissimo per non entrare in un 'loop' in cui credo di sentirli assordanti, ritmati come gli allarmi di un'auto (cosa fastidiosissima) e altro.
Come se non bastasse, io tento di uscire ed avere vita sociale, ma mi trovo spesso in stati confusionali, e soprattutto provo continuamente sensazioni di non realtà, vertigini, difficoltà a reggermi in piedi e sbalzi di pressione (la mia è bassissima), cose per le quali spesso mi tocca scappare a casa.. Insomma, non godo per nulla delle mie ore di libertà.
Infine, le paranoie. Spessissimo ho sentito dire che la guarigione dal panico e dall'ansia provocano ricadute, depressione acuta e incubi.. Io li ho tutti, ma cerco di resistere come meglio posso.
Il problema è che in queste notti ho davvero PAURA del momento tra quando mi corico e quando riesco a prendere sonno, perchè la testa comincia a farmi strani scherzi, visivi ma soprattutto all'udito: oltre agli acufeni ed alle lucine della pressione bassa, subisco dei 'colpi' immaginati nei quali odo per brevissimi istanti delle voci, nella mia testa naturalmente, e per le quali mi sveglio di soprassalto: sono parole, parole a caso, talvolta udite con voce familiare talvolta da voci sconosciute (amichevoli, sussurrate, gridate, inquietanti: di tutti i tipi insomma). Queste voci durano per pochissimi istanti, proprio dei 'flash', che però poi mi mandano in paranoia, vorrei dimenticarle invece ci penso di continuo, rendendole ossessionanti..
Preciso che sia voci che gli acufeni li ho sempre avuti ma non me ne ero mai preoccupata, li catalogavo come caratteristiche legate alla stanchezza, mentre adesso mi spaventano e ci penso costantemente, anche di giorno.
La mia domanda è: fa tutto parte del pacchetto della guarigione dal panico? Devo preoccuparmi o sono cose che svaniranno col tempo (quantomeno la mia ossessione per esse)?
Ed inoltre, l'ansia mi chiude lo stomaco, sono pericolosamente sottopeso, ho un costante senso di nausea, pur essendo di natura golosa mangio pochissimo.. Esistono integratori naturali che possono aiutarmi quantomeno a stare in piedi in questo momento difficile?
Vi ringrazio in anticipo.
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile ragazza,
può cortesemente illustrarci da quanto tempo segue un percorso terapeutico, di quale orientamento, se è stata formulata una diagnosi e degli obiettivi terapeutici?
Ha riscontrato qualche beneficio dal percorso in atto?

Cosa intende per <psicoterapeuta molto aggressiva, che incontra le mie esigenze>?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazza,
il suo peso è davvero pericolosamente basso: sarebbe opportuno si facesse seguire anche contemporaneamente da un nutrizionista, un ginecologo e un endocrinologo (immagino sia in amenorrea, dati i suoi scarsi kg....).
Inoltre, con la sua terapeuta non ha mai preso in considerazione la possibilità di un consulto psichiatrico per valutare la necessità o meno di affiancare una farmacoterapia alla psicoterapia?

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#3]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75


Gent.le ragazza,
Innanzitutto se i dati relativi al peso sono corretti è necessaria una presa in carico da parte di un nutrizionista per ripristinare gradualmente un'alimentazione adeguata che non può essere compensata da integratori.
I fiori di Bach così come la naturopatia non hanno alcuna validità scientifica riconosciuta, pertanto agiscono come effetto placebo facendo leva sulla suggestionabilità di persone che cercano un rimedio immediato.
Dato che ha già iniziato una psicoterapia saprebbe dirci con quale orientamento e quali sono gli obiettivi concordati?


Ansia, panico, paranoia, depressione spesso nel linguaggio comune vengono utilizzati con una certa disinvoltura e generano una decodifica fuorviante della propria esperienza.
Se sta affrontando una psicoterapia sarebbe più corretto affrontare questi aspetti all'interno del percorso terapeutico, anziché affidarsi ai "sentito dire".



"Attualmente sono seguita da una psicoterapeuta molto aggressiva"
Potrebbe spiegarci cosa intende con questa affermazione?

Infine la invito a verificare l'iscrizione dello specialista all'ordine degli Psicologi e all'albo degli Psicoterapeuti

http://www.psicologia.toscana.it/index.php?id=170

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Me l'hanno detto in diversi che i fiori di bach sono dei placebo, ed anch'io sono stata scettica per molto tempo. Eppure, mi funzionano. Sicuramente è tutto nella mia testa, ma c'è chi per sentirsi in pace si affida ad una religione, io ho i fiori..
Allora, il mio background psicoterapico si può riassumere così:
Diagnosi: ansia e panico non gravi, legati però ad una profonda depressione.
Esperienze:
- Psichiatra che mi ha seguito per un anno, dandomi lexotan e levopraid, che non hanno avuto alcun risultato. Ha ''provato'' a darmi il cipralex, con l'unico risultato di essere finita ad un pronto soccorso vicino Bologna in preda a diarrea e tachicardia incontrollabili, mancanza di respiro e, tornata a casa, deliri riguardanti il suicidio che hanno costretto mia madre e mia sorella a starmi dietro per tutta la notte.
- Psichiatra più giovane per un altro anno, che mi ha tenuto il levopraid ed ha cambiato il lexotan con la sertralina. Anche qui, nessuna buona novità, anzi, secondo ricovero al pronto soccorso per svenimento semi-cosciente in preda al panico.
- Nel corso dei due anni psichiatrici sovracitati, terapia con una psicologa che mi faceva parlare parlare e parlare e basta. Abbandonata in quanto mancanza di cambiamenti.
- Consulto psichiatrico presso l'asl: lo psichiatra mi ha fatto domande di base senza neanche guardarmi in faccia, dopo neppure un quarto d'ora di colloquio sono uscita con ben due prescrizioni di psicofarmaci che ho comprato, ma mai preso.
- Consulto presso lo studio della naturopata, dopo disastrosa esperienza di fiori di bach dati da un'erborista (crisi di panico esistenziale, ho passato mezz'ora in braccio a mia madre coi brividi e nausea), la quale mi ha consigliato altri fiori che, ripeto, personalmente trovo abbiano avuto più risultati positivi dei farmaci che hanno ''provato'' a darmi in tre anni di psichiatria.
- Visite da diverse nutrizioniste dal solito epilogo, costituzione di una dieta bilanciata che non riesco a seguire comunque, poiché dopo poco che mangio lo stomaco mi si chiude, se insisto ricomincia la nausea.
- Attualmente sono seguita da una psicoterapeuta specializzata in attacchi di panico e ansia, che definisco ''aggressiva'' perché ha un metodo molto più diretto di risolvere il mio problema, tramite prescrizioni in cui io ho effettivamente una parte attiva, ossia mi porta ad affrontare direttamente quello di cui ho paura.

No, non sono in amenorrea, non lo sono mai stata per adesso per fortuna.
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Fermo restando quanto le dicono le colleghe, ovvero che se è alta 1,60 e pesa 35-40 kg, va ristabilito quanto prima un perso corretto, tutto il resto viene dopo.

Quella che lei definisce terapia "aggressiva" sembrerebbe ciò che si chiama terapia attiva. Può dirci che terapia è e quali prescrizioni comportamentali ha ricevuto, esattamente?

>>> Spessissimo ho sentito dire che la guarigione dal panico e dall'ansia provocano ricadute, depressione acuta e incubi
>>>

Da come lo dice sembra che guarire debba implicare necessariamente ricadute, depressione acuta e incubi. Ciò è assolutamente falso. Dove lo avrebbe sentito?

Riguardo a quelle che chiama "paranoie" non sembrano paranoia, ma altri sintomi d'ansia: paure e dubbi.

Quando ci si addormenta è normale sperimentare dispercezioni come voci, suoni, flash o immagini, si chiama fase ipnagogica dell'addormentamento.

Gli acufeni potrebbero essere un problema a parte, ma nell'ansioso-ossessivo possono diventare motivo ulteriore di preoccupazione. Ha fatto visite otorino?

Tutto sommato mi sembra che abbia diverse idee erronee sul suo problema, che i curanti dovrebbero averle già chiarito.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#6]
dopo
Utente
Utente
No, beh, non necessariamente ricadute, ma suppongo che le mie lo siano, dato che mi sento tutto sommato positiva ed in grado di uscirne.. L'ho sentito da persone che hanno avuto problemi del genere, ma anche dagli stessi terapeuti.

>>>Quando ci si addormenta è normale sperimentare dispercezioni come voci, suoni, flash o immagini, si chiama fase ipnagogica dell'addormentamento.>>>
Questo mi solleva molto! Ripeto, già lo sapevo, ma sentirlo ripetere da altri soprattutto se competenti è una rassicurazione..

Allora, per adesso la terapia attiva si focalizza sugli acufeni, poiché quando ho cominciato a seguire questa nuova terapeuta sono cominciati gli acufeni più forti e quindi quelli che mi preoccupano.
La terapeuta mi ha consigliato di fare ogni giorno una 'mezz'ora d'inferno', come l'abbiamo rinominata, durante la quale mi devo isolare e concentrarmi sugli acufeni, amplificandoli e insieme ad essi amplificare ogni brutta sensazione e ossessione che mi viene, per smettere poi appena scade la mezz'ora.
In queste due settimane devo farla dopo cena, poiché prima la facevo di pomeriggio, ma svegliandomi molto tardi ogni giorno tutto ciò risultava inutile: gli acufeni semplicemente non si presentavano insistenti, ma appena accennati ed inamovibili...
[#7]
dopo
Utente
Utente
Tengo a precisare, anche se riconosco che sia abbastanza inutile, che non sono mai scesa sotto la soglia dei 37 chili, tranne durante i primi periodi di panico ed ansia.. Il mio peso oscilla tra i 38-40 kg.
[#8]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<Il mio peso oscilla tra i 38-40 kg>>

Pertanto, per rientrare nel suo peso ideale (data l'altezza, l'età e il sesso) dovrebbe salire almeno di 7-8 kg.
Nei periodi in cui è stata seguita da un nutrizionista, aveva anche già un "supporto" psicologico?
Gli aspetti legati al peso e all'immagine corporea sono già stati affrontati nel corso della terapia?

Cordialità.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Sì sì, i diversi incontri coi nutrizionisti li ho avuti che ero già seguita psicologicamente; sono stata anche in un centro per i disturbi alimentari, ma la diagnosi è sempre stata legata al discorso ansia-depressione.
C'è da dire che fin da quando ero neonata avevo difficoltà a crescere (mia madre ha consultato diversi pediatri), e da che ho memoria sono sempre stata sottopeso.
Le analisi non hanno rivelato alcun problema, né alla tiroide né di altro stampo fisico..
Per me è sempre stato un gran problema a livello estetico, nonostante abbia spesso lo stomaco chiuso penso moltissimo al mio problema, a ciò che mangio e quanto, mi crea disagi continuamente; dunque non è un problema di anoressia, e la cosa è doppiamente frustrante perché le persone che ho intorno non fanno che farmelo notare, domandandomi senza ritegno né rispetto se io sia anoressica.
E' frustrante, pesantemente, perché diventano tutti medici e moralizzatori, e credono di aiutarmi quando mi fanno notare che 'faccio schifo a guardarmi e sembro malata' (frasi vere).
[#10]
dopo
Utente
Utente
Sì sì, i diversi incontri coi nutrizionisti li ho avuti che ero già seguita psicologicamente; sono stata anche in un centro per i disturbi alimentari, ma la diagnosi è sempre stata legata al discorso ansia-depressione.
C'è da dire che fin da quando ero neonata avevo difficoltà a crescere (mia madre ha consultato diversi pediatri), e da che ho memoria sono sempre stata sottopeso.
Le analisi non hanno rivelato alcun problema, né alla tiroide né di altro stampo fisico..
Per me è sempre stato un gran problema a livello estetico, nonostante abbia spesso lo stomaco chiuso penso moltissimo al mio problema, a ciò che mangio e quanto, mi crea disagi continuamente; dunque non è un problema di anoressia, e la cosa è doppiamente frustrante perché le persone che ho intorno non fanno che farmelo notare, domandandomi senza ritegno né rispetto se io sia anoressica.
E' frustrante, pesantemente, perché diventano tutti medici e moralizzatori, e credono di aiutarmi quando mi fanno notare che 'faccio schifo a guardarmi e sembro malata' (frasi vere).
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Utente
Utente
Sì sì, i diversi incontri coi nutrizionisti li ho avuti che ero già seguita psicologicamente; sono stata anche in un centro per i disturbi alimentari, ma la diagnosi è sempre stata legata al discorso ansia-depressione.
C'è da dire che fin da quando ero neonata avevo difficoltà a crescere (mia madre ha consultato diversi pediatri), e da che ho memoria sono sempre stata sottopeso.
Le analisi non hanno rivelato alcun problema, né alla tiroide né di altro stampo fisico..
Per me è sempre stato un gran problema a livello estetico, nonostante abbia spesso lo stomaco chiuso penso moltissimo al mio problema, a ciò che mangio e quanto, mi crea disagi continuamente; dunque non è un problema di anoressia, e la cosa è doppiamente frustrante perché le persone che ho intorno non fanno che farmelo notare, domandandomi senza ritegno né rispetto se io sia anoressica.
E' frustrante, pesantemente, perché diventano tutti medici e moralizzatori, e credono di aiutarmi quando mi fanno notare che 'faccio schifo a guardarmi e sembro malata' (frasi vere).
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"nonostante abbia spesso lo stomaco chiuso penso moltissimo al mio problema, a ciò che mangio e quanto, mi crea disagi continuamente; dunque non è un problema di anoressia"

Gent.le ragazza,
purtroppo spesso siamo circondate da persone prive di tatto e sensibilità che ci feriscono con frasi inopportune.
Tuttavia questo purtroppo è solo un corollario, c'è da dire che il disturbo alimentare, l'ansia o la depressione vanno considerati come una delle possibili forme di espressione di un disagio psichico non come patologie che vanno affrontati nella loro complessità e non con interventi focalizzati su uno dei sintomi (ad es. gli acufeni).
Sarebbe opportuno avere un équipe di specialisti in grado di strutturare un intervento terapeutico che garantisca la presa in carico della sua situazione nella sua globalità.
Psicologo-psicoterapeuta, nutrizionista e psichiatra dovrebbero essere un riferimento costante per lei, al fine di creare le condizioni favorevoli all'avvio di intervento terapeutico adeguato.
At al proposito può consultare questo link:

http://www.aidap.org/positive/aida.nsf/5c5ef822d62e5d71c1256913003f5176/b59374300f3126f9c1256fe2005660aa?OpenDocument

[#13]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Che effetti sta avendo la mezz'ora d'infermo concordata con il terapeuta? Sta funzionando? Sta incontrando difficoltà a farla? Da quanto tempo la sta facendo? Che cosa le dice il terapeuta sui feedback che gli riporta?

>>> penso moltissimo al mio problema, a ciò che mangio e quanto
>>>

Questo è un aspetto problematico che, se non è stato diagonsticato come disturbo alimentare, appare comunque un'area critica a cui la terapia dovrebbe rivolgersi.
[#14]
dopo
Utente
Utente
Purtroppo io non me la sento di far spendere tutti questi soldi ai miei genitori, visto che, naturalmente, non ho un lavoro, ed ho praticamente buttato via due anni della mia vita fidandomi di una persona che non stava facendo niente di niente. Non posso proprio.
Ed anche se fosse, sembra che nessuno abbia le idee chiare su quale sia il giusto percorso di guarigione.. Vivere è una tortura.
Ad ogni modo, la terapia della mezz'ora per adesso non è servita a nulla, per questo l'abbiamo spostata di orario, comincio domani.
[#15]
dopo
Utente
Utente
Purtroppo io non me la sento di far spendere tutti questi soldi ai miei genitori, visto che, naturalmente, non ho un lavoro, ed ho praticamente buttato via due anni della mia vita fidandomi di una persona che non stava facendo niente di niente. Non posso proprio.
Ed anche se fosse, sembra che nessuno abbia le idee chiare su quale sia il giusto percorso di guarigione.. Vivere è una tortura.
Ad ogni modo, la terapia della mezz'ora per adesso non è servita a nulla, per questo l'abbiamo spostata di orario, comincio domani.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
forse non mi sono spiegata bene, non intendevo dire che deve rivolgersi singolarmente a psicologo, psichiatra e nutrizionista ma far riferimento ad un centro che abbia un'èquipe di specialisti in grado di seguirla sotto i vari aspetti.
Per quanto riguarda l'aspetto economico non credo che i costi sarebbero molto diversi da quelli che sta affrontando ora per la psicoterapia, quindi forse vale la pena almeno informarsi.
[#17]
dopo
Utente
Utente
Domando scusa per le mie risposte un po' troppo emotive ed impulsive, (e doppie.. non capisco perché me le abbia pubblicate due volte eheh!) ma purtroppo non è un momento facile.
Ringrazio tutte le gentili persone che mi hanno risposto, e grazie a lei dottoressa per il link, credo che mi informerò in tal proposito!
[#18]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Mi fa piacere se le siamo stati d'aiuto, in bocca al lupo.
Acufeni

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