Depressione e coscienza sporca

Salve, mi trovo di fronte ad una crisi di coscienza che sinceramente non mi spiego e mi spaventa non poco. Mi sono accorta che sono cambiata dentro, è cambiato il mio modo di percepire le cose, la mia visione della vita. Prima ero una ragazza con un estremo rispetto per gli altri, per la vita in generale, mi dispiaceva molto vedere qualcuno soffrire, mi addolorava la morte, il mio motto era “vivi e lascia vivere”, non schiacciavo neppure gli insetti (anche a costo di essere schernita). Pensavo che la vita fosse la cosa più importante e che andasse salvaguardata sempre, ero molto empatica e sensibile. Ora invece mi accorgo che non è più così, vedo immagini di morte e sofferenza senza che me ne freghi nulla, non schiaccio gli insetti ma solo per una questione di abitudine, giudico gli altri con estrema facilità e cosa più orribile maltratto mentalmente chi ha disabilità, pensando che si perda troppo tempo e troppe energie dietro a chi non ha alcun valore. Se penso alla vita di una persona con qualche limite fisico o mentale mi viene spontaneo di pensare che non ha alcuna importanza. Per tornare ad accettare i principi di prima devo sforzarmi, in pratica si tratta di un’accettazione razionale, molto fredda…la spinta emotiva non c’è più. E pensare che solo un anno fa ho lavorato con ragazzi disabili che mi adoravano, io stavo benissimo con loro e mai mi sarebbero venute in mente cose simili. Ora, invece, quando penso a loro avverto che la considerazione è diversa, non voglio mentirmi e quindi lo ammetto a me stessa: sono proprio un’altra persona. E’ da settembre che sono in depressione, che si è accentuata verso novembre quando ho smesso di assumere gli ormoni (faccio una terapia sostitutiva sia per la tiroide sia per le ovaie), ho sofferto anche di ossessioni. Da un mesetto ho ricominciato a prendere i miei farmaci e voglio uscirne ma non capisco come mi sia trasformata completamente. Cosa è successo? Possibile che la depressione porti ad un cambiamento così radicale? Se andassi da uno psicoterapeuta potrei tornare quella che ero prima? Mi spaventa molto questo cinismo, questa cattiveria spontanea, cosa posso fare?
Grazie davvero.
Cordiali saluti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
la terpia ormonale da lei assunta avrà sicuramente scoperchiato il vaso di Pandora, facendo venir fuori ansia e depressione che magari erano lì in sordina.
Un lavoro di tipo psicoterapico, non la modifica, facendola ritornare come era prima, ma lavora su di lei ai fini della comprensione di sè, delle pieghe della sua psiche, delle sue relazioni, del suo umore, magari facendole scoprire una sè nuova e più piacente.
Ha risolto con il fidanzato, che secondo lei soffriva di anaffettività?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
La ringrazio per la risposta ma non mi piace la nuova me. Comunque non ho un fidanzato, forse ha confuso due utenti differenti :)
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Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 479 13 31
gentile ragazza,
in una prospettiva junghiana, potremmo dire che lei sta sperimentando ciò che Jung chiamava Ombra personale, ossia aspetti di se non immediatamente accessibili alla coscienza e generalmente rifiutati o non accettati dalla coscienza stessa. Il riconoscimento dell'Ombra, in questa prospettiva, è il primo passo verso il cambiamento. Pertanto, se ciò da un lato la può spaventare e confondere, dall'altro rappresenta un'occasione per fare i conti con aspetti di lei che, per quanto sgradevoli, probabilmente meritano di essere affrontati.
Sicuramente una psicoterapia le potrà essere d'aiuto.
Mi sembra comunque degno di nota il fatto che lei, da ciò che racconta, non agisca in comportamento quelli che restano dei sentimenti, pur negativi, che prova. Questa capacità, di non lasciare che sentimenti negativi condizionino il nostro comportamento, è una capacità del tutto umana ed è una grande capacità. Tutti siamo bravi a comportarci bene quando siamo spinti da buoni sentimenti. Provare invece sentimenti di rifiuto o addirittura di ripugnanza verso il "diverso", ma capire che non è moralmente corretto agirli, ossia la capacità di scegliere come comportarci, ci rende realmente umani e da valore alle nostre scelte.

Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Ha ragione, ho letto lo storico dei suoi consulti e leggendo quello sull' anaffettiviita' l' ho confusa con un altro utente.
Fare pace con le parti di lei che non le piacciono, potrebbe essere uno degli obiettivi della psicoterapia.
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Dr.ssa Maria Luisa Abbinante Psicologo, Psicoterapeuta 56 1
Gentile Utente,
descrive molto bene il suo cambiamento ma non si riesce a capire quando questo cambiamento è cominciato o quando lei si è accorta che qualcosa era diverso. che rapporto temporale c'è con la depressione di cui anche parla? e con la sospensione e la ripresa della terapia sostitutiva per la tiroide? Ha parlato del suo umore e di questi cambiamenti con il medico che la segue per i problemi alla tiroide? Spesso infatti i disturbi dell'umore come la depressione sono il risultato di un cattivo funzionamento della tiroide (in particolare dell'ipotiroidismo).
Credo che sia importante prima di tutto charire la sua situazione con il suo medico curante, portando tutti questi elementi di cui ci ha parlato. Probabilmente, nel suo caso, i disturbi della tiroide hanno un ruolo importante. Con il medico, poi, potrà valutare la necessità di un sostegno anche a livello psicologico.

Dr.ssa Maria Luisa Abbinante
Psicologa Psicoterapeuta
www.psico-milano.org

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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Grazie davvero per le risposte. Dr. Abbinante, la depressione è cominciata un bel po' di tempo fa (forse circa tre anni fa, quando ho cominciato a notare dei cambiamenti in me, soprattutto un maggiore menefreghismo rispetto al solito) ma la depressione vera e propria, contornata di varie ossessioni, è iniziata lo scorso settembre per poi peggiorare ulteriormente nei mesi successivi. Da un mese o poco più ho cominciato a soffrire di ossessioni pure (pensieri che bombardano la testa per tutta la giornata) e quindi ansia, tachicardia, crisi di pianto. E' chiaro comunque che il problema sono la mancanza di ormoni, anche se la depressione era già in corso prima che sospendessi di mia iniziativa la terapia estroginica e tiroidea. Spero che risistemando il quadro ormonale le cose tornino come prima anche perchè il non riuscire più a mettermi nei panni degli altri (in quanto la mia stessa vita ha perso di significato) gioca sicuramente un ruolo importante in questo mio cambiamento non ben accetto.