Fobia e alimentazione

Salve!
Vorrei spiegare la mia situazione: ho un rigetto verso la carne e per gli animali. Mi spiego meglio.. Gli animali, tutti in generale, non mi sono mai piaciuti. Non ci vado d'accordo, m'impauriscono e mi danno un senso di fastidio, come se fossero sporchi. Ci sono amici, con animali domestici, nelle cui case non riesco ad entrare. Lo percepisco addosso, non so come spiegarlo. Se un gatto mi passa vicino, torno a casa per lavare pantaloni e farmi una doccia. Non riesco a mangiare a casa d chi ha animali..
Nello stesso tempo non mangio carne: tutto, tranne il pesce. Ho smesso di mangiarla a 14 anni (10 anni fa). Non è per principio, è che l'idea di mangiarlo di da nausea. Penso all'animale e mi sembra di mangiarlo vivo (compreso l'affettato, il pollo, le polpette.. proprio tutta la carne, comunque mi venga presentata!). Il pesce pero' non mi fa lo stesso effetto..
Sono collegate secondo voi le cose? Vorrei riuscire a superare questo mio blocco. Ho problemi anche di sovrappeso, un alimentazione squilibrata e vorrei imparare a mangiare meglio.
Trovate sia il caso di parlarne con uno psicologo o quale genere di dottore?
In casa i miei genitori vorrebbero tanto un gatto, ma io ogni volta faccio storie.
Non c'è stato nessun episodio particolare della mia infanzia per cui possa giustificare la mia intolleranza..
Sapete aiutarmi?
Grazie!
[#1]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
le fobie specifiche da lei descritte possono rientrare in un quadro di tipo fobico-ansioso che è meritevole di approfondimenti in quanto mi pare traspaia dalle sue parole una sorta di compromissione della vita relazionale e sociale in genere (difficoltà ad entrare nelle case di amici che hanno animali, ecc.). Tenga presente che il primo passo è una valutazione a 360 gradi che le consiglierei di fare presso uno specialista con il quale concordare successivamente il tipo di trattamento possibile (psicofarmacologico, psicologico o integrato).
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#2]
Dr.ssa Tiziana Teruzzi Psicologo 20 3
Gentile Utente,
dalle sue parole si evince il desiderio di trovare l'equilirio alimentare e relazionale.

Il mio consiglio è di affrontare in primo luogo la questione sul lato medico, si rivolga ad un dietologo che possa costruire con lei una dieta bilanciata e un metodo per nutrirsi sena eccessi o privazioni.
Una valutazione psicologica può inoltre aiutarla a sistematizzare le sue paure e intavolare un percorso maturativo.
Cordialmente

Dott.ssa Tiziana Teruzzi

www.tizianateruzzi.it

[#3]
Attivo dal 2008 al 2008
Psicologo
Gentilissima,
sottoscrivo i pareri espressi dai colleghi che mi hanno preceduto e aggiungo una considerazione personale. Il legame che Lei stessa pone tra "fobia e alimentazione" dimostra che Lei è già al lavoro sul Suo sintomo, che evidentemente La interroga in quanto enigmatico, sia nella sua insorgenza sia nel suo significato. A mio avviso questo potrebbe essere un buon punto di partenza per un eventuale lavoro psicologico su di sé, se e quando lo desidererà.

Molto cordialmente,
[#4]
Dr.ssa Maria Francesca Basoni Psicologo, Psicoterapeuta 32 6
Gentile utente,

non mi lancio in diagnosi approssimative, ma mi soffermo invece sul disagio psichico e sociale che lei sta vivendo in questo momento, già di per sè motivo sufficiente per chiedere una consultazione e farsi aiutare. sento la sua fatica e la frustrazione che deriva dalla sua situazione diicile. Molto spesso però è proprio attraverso delle manifestazioni comportamentali o delle paure, quali quelle che lei riporta, che ci possiamo accorgere che qualcosa non sta funzionando a livello affettivo/emozionale. Sono sicuramente sintomi fastidiosi che stanno limitando o complicando ulteriromente la sua vita sociale ed affettiva appunto, ma che vogliono dirci altro. Vale sempre la pena, se lei ne avrà volgia, cercare di capire quali emozioni o suoi bisogni si celano dietro tale manifestazione. A volte fermarsi ad ascoltare se stessi può già essere un buon inizio (non così scontato, mi rendo conto). Si accia aiutare e guidare da un pofessionista, sia per quanto concerne l'alimentazione sia per i bisogni affettivi (spesso le due cose sono collegate).

Saluti
Dr.ssa Maria Francesca Basoni
b.mariafrancesca@email.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
ringrazio tutti per le celeri risposte.
Per quanto riguarda l'aiuto di un dietologo, l'ho cercato 3 anni fa. In 5 mesi ho perso 15 kg, praticamente eliminando i problemi di sovrappeso. Era un momento difficile, in cui avevo mollato l'università e potevo concentrarmi solo su me stessa.
ripresa l'università, ed iniziando contemporaneamente anche a lavorare ho avuto meno tempo per pensare a come mangiare, e non solo in pochi mesi ho ripreso i 15 kg, ma ne ho anche messo qualcuno in più.
Ora non penso di tornare dal dietologo: so già che tipo di dieta mi consiglierebbe, ce l'ho nel cassetto.

Poi vorrei sottolineare che non sono una ragazza con gravi problemi sociali: ho un fidanzato, degli amici, vado a ballare..

Potrebbe servire davvero un lavoro con uno psicologo per risolvere la mia fobia per gli animali e ricominciare a mangiar carne? Lo vorrei davvero, riconosco il problema ma.. non ci riesco!
grazie.
[#6]
Dr.ssa Maria Francesca Basoni Psicologo, Psicoterapeuta 32 6
certamente la psicoterapia è il trattamento d'elezione per questo tipo di problematiche. può funzionare però nella misura in cui lei si sentirà motivata ad intraprendere tale percorso e avrà la spinta a mettersi in gioco. si ottengono buoni risultati con la terapia cognitivo-comprotamentale rispetto alle fobie, ma non escluderei altri tipi di approccio psicologico. si informi bene rispetto all'orientamento del terapeuta e si affidi: sento che fa fatica a dare fiducia, ma è abbastanza normale.
il fatto di informarsi e chiedere anche attraverso questo sito mi sembra un ottimo inizio.

Dott.ssa Maria Francesca Basoni
[#7]
Attivo dal 2008 al 2008
Psicologo
Gentilissima,

sicuramente può esserle utile una consultazione preliminare ad un eventuale percorso psicoterapeutico (evidentemente non è possibile stabilirne la necessità per email ). Proceda a piccoli passi, magari può chiedere un aiuto al Suo medico curante sulle strutture pubbliche (consultori, Aziende Ospedaliere, ecc...) e/o degli specialisti privati che operano nella Sua zona.

Cordialmente,
[#8]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
senz'altro un percorso di tipo psicoterapeutico potrà aiutarla a superare i disagi che esprime. Tutto sta ad iniziare. In bocca al lupo.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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