Solitudine affettiva

Ciao, ho quasi 30 anni e ho il tono dell'umore molto basso per colpa della mia solitudine affettiva. Non ho mai avuto una storia o un rapporto con una ragazza e questo mi pesa. Trovo difficoltà a conoscere persone nuove ma in ogni caso mediamente mia piacciono circa 2/3 ragazze l'anno, che però o hanno il ragazzo o non mi trovano interessante.
Io mi sento carino e simpatico, però non è che mi sia servito nell'ambito affettivo. In quello delle amicizie invece si, non ho mai avuto problemi.
Al momento prendo 60mg di cymbalta prescritti dallo psichiatra più faccio sedute settimanali dalla psicologa.
Il mio dubbio è oltre la mancanza di affetto e la difficoltà nel trovare una persona anche l'anormalità (se lo è) di non aver mai avuto una storia o comunque rapporti con ragazze. Tutto ciò mi toglie serenità.
In che modo potrei superare questo problema? Non trovo facile conoscere persone nuove anche se potrebbe essere una soluzione.
L'amore arriva o va cercato? Io esco molto spesso ma non è che mi arriva davanti.
Spesso penso che potrebbe arrivare domani ma anche non arrivare mai, ovviamente il pessimismo non aiuta, ma è ciò che è successo fino ad ora quindi non è distante dalla realtà.
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Dr.ssa Valentina Bovio Psicologo, Psicoterapeuta 71 1
Gentile utente,
il punto non è quanti altri ragazzi della sua età non hanno una relazione o non l'hanno mai avuta, il punto è come lei vive questa situazione, e cioè con poca serenità.
Certamente una maggiore apertura emotiva al mondo può aiutare nelle relazioni, rispetto alla ricerca attiva di una compagna, ma di tutto questo ha parlato con la psicologa che la ha in carico? Sicuramente la collega potrà approfondire questo aspetto della sua vita relazionale insieme a lei con maggiore profitto di quanto possa fare un consulto online.

Saluti

Dr.ssa Valentina Bovio - Psicologa Psicoterapeuta

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dopo
Utente
Utente
Si ne ho parlato, però la serenità ce l'ho solo nel momento in cui trovo una persona che mi piacerebbe conoscere.
Poi l'aiuto della psicologa è avvenuto nella fase di conoscenza di una persona e mi ha aiutato nella fase di approccio. Purtroppo questa ragazza aveva già il fidanzato e sono ritornato di un umore molto basso.
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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23 51
Gentile Utente,

A mio avviso, ma siamo nel campo delle opinioni, per il 90 % dei casi, l'amore va cercato. Ma poi va alimentato sia con le parole, sia con i fatti.
Quando si trova una ragazza che può essere piacevole e può costituire una persona gradevole con la quale intrecciare una storia, va "assediata" come un castello nell'età feudale. Va blandita, corteggiata, fatta sentire come la persona più importante che uno ha al mondo, va affascinata con le parole (le metafore, diceva il poeta Pablo Neruda nel Postino), con i fatti e il comportamento. Poi viene il momento magico in cui è opportuno afferrarla dolcemente e abbracciarla. Non speri mai che sia lei a prendere l'iniziativa, e se non la prende lei stesso, la ragazza può quasi farsi l'idea che non piace, non affascina, non è gradita e l'incontro si raffredda, e il momento magico sparisce. Fine dell'incontro.
Se invece il primo approccio va benino, continui ed è sulla strada giusta per porre le basi di un rapporto duraturo ed importante.
E si sentirà contento di sé e del modo con cui ha attirato a sé la ragazza.
L'inizio della seduzione.
Il prosieguo riposa nella sua fantasia e nella sua creatività. E nella sua capacità di prendere successive iniziative. L'amore vuole il soddisfacimento dei sensi. La parte fisica della persona è molto mportante.
Tutto ciò porterà lei e la ragazza ad intessere un rapporto di complicità e di reciproca attrazione e anche di affetto e di stima.
Ma occorre decisione e di non farsi prendere dalla paura.
Le ragazze sono fatte come i ragazzi e desiderano essere accarezzate e affettuosamente "protette".

Auguri per buoni incontri.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Anch'io sono d'accordo con il suo pensiero, il mio problema però sta a monte ovvero "quando si trova una ragazza che può essere piacevole"..non so se il numero delle ragazze alle quali mi avvicino (generalmente è per attrazione fisica) è troppo basso (2/3 ragazze all'anno) e se così fosse il mio problema è che conosco molte poche persone.
Non so se sto facendo abbastanza o comunque in che modo potrei conoscere persone nuove..poi molte di quelle che conosco in ogni caso non mi piacciono quindi mi rendo conto che rimanere soli è molto facile..
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Caro ragazzo, oltre che studiare la risposta del dottor Antonio Vita, che la spinge ad "osare", forse non sarebbe male allargare il suo mondo frequentando gruppi, corsi ( mi risulta che i corsi di ballo, salsa, tango sono pieni di fanciulle sole che vogliono fare amicizie) in cui c'è tra lei e il mondo femminile un interesse comune.
Cercare insomma di frequentare " il posto delle fragole ".
E non avere paura.. " le ragazze sono come i ragazzi" dice Vita, ed io aggiungo .. le ragazze anche hanno paure.. di non essere abbastanza belle, magre, sexy, e a volte si sentono sole, e se hanno un appuntamento si cambiano tre volte..Impari a guardare oltre la facciata, oltre a quello che appare..
Cari auguri

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
I corsi li faccio, anche se non di ballo, non amo quell'attività. Però può capitare che ci sia qualche ragazza che mi può piacere ma ha già il ragazzo oppure non c'è affinità con me oppure ancora non gli piaccio abbastanza.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Caro Ragazzo,
dopo le belle parole dei Colleghi, cercherò di parteciparle il mio punto di vista.

Partiamo dalla sua domanda conclusiva: "l' amore viene o va cercato?

La capacità di amare correla e dipende, dalla capacità di amare noi stessi, dal patrimonio di affettività, capacità di dare e darsi, che abbiamo ricevuto in "dote" dalla nostra famiglia d'origine, da come lei stesso è stato amato.

Il verbo amare dovrebbe essere coniugato cosi':
amarsi, amare e lasciarsi amare, sono forme verbali, imprenscindibili quando si parla di relazioni d'amore!

L'amore non è mai unidirezionale.

Da quanto leggo, lei è già in cura per problematiche relative al tono dell'umore, con una terapia combinata: farmacoterapia e psicoterapia e, che lei attribuisce la deflessione del tono dell'uomore alla mancanza di vita affettiva ed alla solitudine.

Poterbbe essere anche il contrario, cioè che le sue problematiche psichiche abbiano reso difficoltoso, per prima cosa il rapporto con se stesso ed in seguito il versante affettivo\relazionale, che sembra essere il suo tallone d'Achille.

Spesso, quando si ha una difficoltà, di qualunque genere questa sia, si organizzano meccanismi inconsci, detti "meccanismi di difesa", che tendono a difendere la difficoltà.
Cerco di essere più chiara: lei dice che le ragazze che le piacciono, sono poche o addirittura già impegnate, ma siamo sicuri che lei non sia attratto da donne "non-matrimoniabili", o comunque libere, solo per difendere le sue difficoltà affettive e relazionali?

Credo che a lavoro psicologico inoltrato, parecchi nodi si dipaneranno e,lei imparerà di sicuro a volersi più bene ed a godere dei piaceri dell'amore e dell'intimità.
Cari auguri
V.Randone

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
"ma siamo sicuri che lei non sia attratto da donne "non-matrimoniabili", o comunque libere, solo per difendere le sue difficoltà affettive e relazionali?"

Su questo ne sono sicuro, diciamo che anche le persone accanto a me si accorgono quando mi piace una persona. A prescindere che sia libera o impegnata. Non ho la qualità di fermare gente per strada, nonostante ci siano persone che potrebbero piacermi.
In ogni caso io amo me stesso prima di tutto, ciò che mi rende triste è la mancanza di risultati e le enormi difficoltà che ci sono per raggiungerli.
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dopo
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Utente
Qualche opinione?
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Attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

in aggiunta alle bellissime risposte che ha già ricevuto vorrei proporLe un percorso alternativo che sia "meno diretto".

Mi spiego: anziché cercare direttamente la cosiddetta "anima gemella", potrebbe iniziare a costruirsi una cerchia di conoscenze, vecchie e nuove, da frequentare abitualmente e con cui introdursi anche in situazioni nuove, che sono ulteriori occasioni per conoscere nuove persone.

Coltivi degli interessi che La portino a frequentare certi ambienti, in cui la condivisione di un certo interesse può diventare un modo per comunicare e per conoscersi meglio.

Tenga anche presente che una persona che dimostra di avere degli interessi propri e una propria personalità, spesso può risultare interessante.

Comunque, non si aspetti subito di ritrovarsi "accasato", dia tempo al tempo; certe cose accadono quando meno ce lo si aspetta.

Semplicemente, al momento opportuno "si ricordi" di rimanere "eventualmente" disponibile.
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta!

"certe cose accadono quando meno ce lo si aspetta"

Non so se sia un luogo comune o meno, perchè sono anche d'accordo sul fatto come diceva il Dott. Antonio Vita l'amore va cercato, non so in quali percentuali.
Ciò che mi rattrista però è la difficoltà in se e la prospettiva che è molto probabile che non avrò mai una vita affettiva. Mi piacerebbe capire quale sarebbe l'appoccio migliore, cercare di darci pochissimo peso e nel frattempo coltivare i propri hobby? Il fatto che l'amore debba "capitare" mi da un senso di impotenza ma molto è dovuto al fatto di non aver esperienze positive alle spalle per capire se sbaglio qualcosa io nell'atteggiamento, nella forma, nella conoscenza delle persone. O se devo impegnarmi di più, i dubbi nella mia situazione sono molti e la mancanza di sicurezza in questo può portarmi degli svantaggi agli occhi della maggior parte delle ragazze.
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Attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

non mi riferivo a nessun luogo comune ma al fatto che l'amore va cercato ma non "a tutti i costi", ovvero non facendosi prendere dall'affanno perché ciò potrebbe influenzare negativamente le varie situazioni in cui Lei si trova.

L'approccio migliore, sempre secondo me, è avere fiducia in se stessi e "mettersi comodi", con una certa calma ed essendo semplicemente se stessi, con pregi e difetti.

Inoltre, tenere presente che anche le altre persone "hanno i loro tempi e i loro dubbi" e quindi bisogna in qualche modo adattarvisi.

Questa non è affatto impotenza ma, al contrario, capacità di condurre relazioni sociali.

Il resto verrà da sé.
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta!

Capita in certi periodi che non vivo con questo affanno anche se la slitudine la sento lo stesso, è solo che non avendo mai avuto risultati positivi la vivo molto male questa situazione.
Il fatto che anche con un atteggiamento come dice lei non è detto che possa avere una vita affettiva mi toglie moltissima serenità.
Vedo tutto molto difficile e complicato.
Spesso mi vengono in mente discorsi che mi venivano detti a 20 anni, sul fatto che ero giovane e l'amore sarebbe arrivato. Ora sono passati 10 anni e non è cambiato nulla. Per quello mi "spaventano" le frasi "arriverà" o "il resto verrà da sè".
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazzo,
i suoi atteggiamenti non cambieranno in funzione di un ragionamento, ma solo dell'esperienza vissuta è solo quella che può essere fonte di apprendimento significativo.A volte le opportunità possiamo cercarle intenzionalmente a volte è la vita ad offrircele, quindi di non si obblighi a fare scelte di campo che restringerebbero inutilmente i suoi orizzonti.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#15]
dopo
Utente
Utente
A me capita solo di cercare intenzionalmente le opportunità, non conosco situazioni in cui mi vengono offerte, parlo dal punto di vista affettivo.
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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23 51
Gentile Amico,

Le risposte di tutte le mie colleghe la spingono ad osare. Mi sembra che il problema sia fermo lì.
E se lo dicono loro, come non essere d'accordo? Meglio di loro che sono psicologhe valide e donne che hanno vissuto l'amore e lo vivono ancora, chi può darle dalla parte femminile delle indicazioni più utili?

Prendiamo quello che le dice la d.ssa Muscarà. Frequentare i posti giusti e che, "ruffianamente", aggiungo io, spingono a fare amicizia e a sentirsi legati sempre più all'altro sesso e alle figure che lo rappresentano, mi pare sia una soluzione importante. Dove c'è musica e contatto fisico, c'è anche l'inizio della seduzione e di una complicità che favorisce futuri e positivi risvolti sentimentali.
Prendiamo quello che dice la d.ssa Randone: Lei ama se stesso? Diceva un maestro della psicologia analitica "io mi voglio bene, mi amo, e non è narcisimo, ma è cosa necessaria perché se non amassi me stesso non sarei capace di amare gli altri, e non riuscirei nemmeno a guarirli o aiutarli ad andare verso la via della della guarigione".
Ecco lei si ama? A me sembra che lei si remi contro. Mi scusi, sa, è una mia impressione.
Le è difficile mostrare attrazione e partecipazione sentimentale con le ragazze?
Insomma, mi pare che, se lei si ferma a filosofare sulla questione, non arriviamo da nessuna parte. Le pare?

Aggiungo che la sua donna rappresenterà la sua anima, gli elementi psicologici che agiscono in lei e che le faranno vivere momenti di estasi grandiosa....ma non voglio complicare il problema.
Per ora è necessario che lei superi questa paura ancestrale del femminile e che inizi a considerare una donna come una parte di sé di cui non potrà fare meno. Ma se vuole una donna se la deve prendere, la deve "ghermire", la deve far sua, non deve aspettare che le cada fra le braccia.

Le suggerisce la sa Camplone che "i suoi atteggiamenti non cambieranno in funzione di un ragionamento, ma solo dell'esperienza vissuta".

Le opportunità vengono inaspettatamente, a volte, ma spesso occorre dare una mano al caso e agli eventi che si snodano inpendentemente dalla nostra volontà.


Auguri per il suo avvenire.
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Utente
Utente
Certo che amo me stesso! Perchè non dovrei, altrimenti non sarei nemmeno qua a chiedere consigli per migliorare queste mie difficoltà!

Certi corsi li frequento (non di ballo perchè non mi piace) anche se quello che faccio adesso è a contatto solo con persone più grandi di me (dovrei andare via appena iscritto ad un corso perchè non vedo le opportunità che cerco?). Ma è anche capitato che abbia trovato ragazze che mi piacevano, magari nei vari lavori che ho fatto, però queste erano già fidanzate o non provavano nulla per me.

Se una ragazza mi piace generalmente mostro che sono attratto da lei!

I risultati però sono questi, forse dovrei impegnarmi di più, ma ho bisogno di esempi pratici nei quali io potrei dare una mano al caso verso i quali non ho fatto abbastanza fino ad ora.
Oppure forse rientra tutto nella normalità delle cose?
[#18]
Attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

penso che l'importante sia eliminare il desiderio di controllare e razionalizzare ogni cosa.

Pensi di meno, dia maggiormente spazio alla Sua spontaneità e si lasci coinvolgere dagli eventi.

Ovviamente per fare tutto ciò di cui ho accennato finora dovrà rivedere un po' la Sua mentalità, altrimenti credo che sarà una faticaccia.

Uno psicologo della Sua zona potrebbe essere un valido aiuto per definire meglio l'intera faccenda.
[#19]
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Utente
Utente
Ci penso perchè credo che finora abbia sbagliato qualcosa o non abbia fatto abbastanza.
Io a detta di tutti sono una delle persone più spontanee della compagnia, il problema di fondo è che gli eventi in cui mi dovrei far coinvolgere non ci sono.
Faccio un corso di pittura, ma ci sono persone di 15 anni più grandi di me, dovrei andare via? Io mi sento abbastanza coinvolto, ma di risultati non ne ho ancora visti.
Avrei bisogno di maggiori risposte per migliorare ciò che non vabene!
Oppure rientra nella normalità che non abbia mai avuto una relazione in 30 anni?
[#20]
Attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

per chi sembra non capire le risposte che riceve, una situazione come la Sua è più che normale: è la logica conseguenza.

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Utente
Utente
Allora potrebbe spiegarmi meglio per favore?
Perchè io non mi comporto in modo molto distante da ciò che nelle risposte è stato detto, ciò non toglie che la situazione è questa e credo sia normale porsi delle domande su cosa e come possa migliorare i miei comportamenti.
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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 627 6 1
Caro utente,

penso sia superfluo aggiungere qualcosa in più di quanto detto dai miei validissimi colleghi. Vedrà che capiterà di incontrare la donna adatta a lei. E' ancora giovane e nel frattempo i suoi percorsi la rafforzeranno e quando arriverà il fatidico momento lei sarà preparato e non avrà paura. Viva tranquillamente questa fase, non è anormale. Quando avrà davanti la persona giusta l'amore non le farà conoscere barriere di nessun tipo. E' una legge della vita.

Un abbraccio
[#23]
dopo
Utente
Utente
Grazie!

Spero anch'io sia così, sempre sperando di essere corrisposto o che la ragazza sia single.
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