La mia reazione ad una fine di un progetto comune

Buonasera,

ho una relazione da tre anni con una persona; e da tre anni avevamo un progetto comune lavorativo. Il mio partner ha deciso di abbandonarlo perché non ha più soddisfazioni da questo lavoro; ed io sono entrata in crisi, riflettendo le mie paure di abbandono su questa decisione. Mette in luce, forse, quanto questo lavoro fosse uno dei principali collanti della relazione per me. Purtroppo non so come affrontare la questione dentro di me, e di che tipo di aiuto psicologico avrei bisogno. Non comprendo se è insicurezza, paura di essere abbandonata, o se ci sono ragioni ancora più profonde.

Vi ringrazio.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

ha parlato con il suo compagno di come si sente a seguito della sua decisione?
Penso proprio che un discorso chiarificatore sarebbe utile, per evitare che lei faccia troppe riflessioni e congetture senza aver coinvolto anche lui nel discorso.

E' possibile che il lavoro in comune fosse un importante collante per la vostra relazione, ma immagino che in questi tre anni abbiate costruito anche dell'altro.

Come vi siete conosciuti?
Lavoravate assieme fin dal'inizio?
Ci può dire a grandi linee di che tipo di lavoro e di progetto si trattava?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Gentilissima Dott.sa,

confesso che la paura mi ha paralizzata, è una cosa che mi è stata comunicata solo oggi e tra l'altro via lettera. Purtroppo non ho ancora avuto modo di parlarne personalmente, ma non nascondo che "paralizzata" è davvero la parola più adatta in questo caso. Non riesco a reagire dentro di me, per lo meno non ancora, ed è per questo che sto cercando un primissimo soccorso, perchè non è da me questa reazione.

Ci siamo conosciuti attraverso amici comuni, e si, abbiamo iniziato a lavorare dopo poche settimane, costruendo da zero questa startup (sito online) di successo. Il mio partner, pare, non trova soddisfazione in quello che fa. Questo lavoro è un po' come un figlio, per noi, l'abbiamo cresciuto da zero, "allevato", e penso sia questo mio "sentire" a portarmi a questo dolore molto forte, come un qualcosa che finisce.

Sicuramente ne parlerò con lui; non sono preoccupata della relazione in sè, ma di me stessa, e della mia fragilità.

Grazie.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se lei ha investito molto dal punto di vista affettivo in questa relazione è possibile che percepisca come una minaccia tutto ciò che potrebbe far cambiare le cose.

Ci sono persone che hanno periodicamente necessità di intraprendere nuove strade e nuove sfide e che nel giro di qualche anno si stancano di quello che hanno realizzato e vogliono ricominciare da capo una nuova avventura.
Se il suo compagno appartenesse a questa tipologia di persone non ci sarebbe da preoccuparsi.

Mi sembra però di capire che ha qualche dubbio che il vero motivo dell'allontanamento al progetto comune sia la concreta insoddisfazione per questo lavoro, e che in realtà ci sia dell'altro.

Prima di apprendere questa notizia aveva la sensazione che qualcosa fra di voi non funzionasse?
Che spiegazione si dà del fatto che le ha inviato questa comunicazione per iscritto?
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dopo
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Si, dopo due anni di convivenza, viviamo una relazione a distanza per via del fatto che il mio partner non trova un lavoro fisso (e dunque una rendita per un affitto e una vita dignitosa); probabilmente anche la sua frustrazione ha giocato a sfavore e l'ha fatto desistere su questo lavoro comune (che non era la nostra principale fonte di rendita in ogni caso).

Al di là di questo, è vero quello che lei dice: la sento come una minaccia, come se una nostra cosa comune, si spezzasse. Sono sicura che mi ama molto; e comprendo che la frustrazione economica giochi un brutto scherzo, ma io vedevo il nostro progetto comune come una possibilità di "sentirci" vicini in attesa di tempi migliori.

Mi rendo conto che ci sarebbero da spiegare tante cose e tanti fattori; vorrei "risolvere" prima me stessa, perché sono consapevole che sto sbagliando la reazione, ma non riesco a trattenermi dal panico interiore che si sta creando.

Grazie ancora.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Le reazioni emotive non possono essere giudicate, vanno prese per quelle che sono ed eventualmente analizzate per comprenderle meglio.

In un secondo momento si può ragionare e capire se ciò che accade e che suscita la reazione om questione può essere cambiato o meno: nel suo caso visto che ha appena saputo che lui vuole abbandonare questo progetto (e non lei) ha tutto il tempo per dirgli che è rimasta molto male per la sua decisione ed eventualmente per chiedergli conferme dei suoi sentimenti e delle sue intenzioni.

Ci ha però detto di essere sicura che lui la ama, quindi a ben pensarci è già arrivata alla conclusione che i suoi sentimenti non sono cambiati.
Un discorso chiarificatore però non farà male a nessuno dei due.

Da cosa dipende la preoccupazione che sta provando per la sua reazione?
Le è successo in passato di sentirsi abbandonata da qualcuno?
[#6]
dopo
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Faccio parte di quella abbondante schiera di ragazze abbandonate in giovane età dal padre (andato via di casa dopo aver delapidato il patrimonio materno); persona che incontro tutt'oggi per strada e non solo non mi saluta e riconosce, ma mi sfida con lo sguardo.

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Un abbandono così grave ha presumibilmente lasciato delle conseguenze che andrebbero "disinnescate" per evitare che ostacolino la sua serenità anche in futuro.

E' possibile che quanto accaduto l'abbia resa più vulnerabile e spaventata all'idea di perdere il suo compagno, e che per questo stia sopravvalutando il significato della sua decisione
.
Secondo me come primo passo potrebbe parlare con lui per esserne rassicurata, ma in seguito valuti seriamente l'opportunità di farsi aiutare da uno psicologo ad elaborare l'abbandono subito e le conseguenze che ha avuto sulla sua vita e sulla sua autostima.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Lei è stata davvero un balsamo al cuore in questo momento; ha perfettamente compreso il mio dolore e seguirò i suoi consigli. Grazie ancora, Dottoressa, per la sua professionalità e umanità.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Stia tranquilla e affronti per gradi le diverse questioni.

Se vuole ci faccia avere sue notizie, che spero saranno positive.

Le faccio tanti auguri,