Non s se voglio ancora vivere

Salve
sono una ragazza di 28 anni e la mia vita è da sempre stata lacrime e paura. Sono cresciuta con un padre dolcissimo la mattina e violento e crudele la sera, era alcolista e non ha mai rispiarmiato di picchiare violentemente mia madre, costringendo me e mio fratello a rinchiuderci dentro la nostra camera per non sentire le urla. Fin quando stanca di essere picchiata e umiliata mia madre prende la decisione di lasciarlo, noi andiamo con lei, intanto perdoniamo mio padre per la violenza inflitta. Quando sembrava che le cose stessero tornando bene io perdo il mio lavoro e lui, proprio questo padre sempre amato ma anche odiato, si ammala abbastanza seriamente, settimane in ospedale, noi ci riavviciniamo con tutto l'amore incondizionato di figli, e anche mia madre lo perdona e si riavvicina, lui purtroppo non reagisce bene alle cure e medicine.

Vederlo magrissimo e malato mi distrugge l'anima, ho inoltre un passato a dir poco problematico, inoltre la disoccupazione mia, quella di madre (invalida) e quella chiaramente di mio padre, sta portando inevitabilmente una vita di stenti e povertà.

Non riesco più a trovare un motivo di gioia, mi chiedo se posso reggere ancora, un'altra volta, l'ennesima volta! L'ennesime lacrime, ancora sconfitta da questa vita che mi ha dato solo esperienze negative, io una persona così comprensiva, così bilanciata sento sempre più spesso di voler fare quel passo oltre il balcone, guardo l'altezza e mi chiedo se non possa essere l'unica strada da me percorribile, che alternative posso avere? Non ho un futuro, non sono laureata, ho un padre malato, una madre dolcissima che pur volendo non può far nulla... Ho veramente paura: paura per il mio futuro e per quello della mia famiglia, ho paura a svegliarmi domani, ho paura ad aprire gli occhi e ricevere altre notizie crudeli, brutte, contro la mia felicità!

Non voglio più vivere così, sono troppo stanca e mi sento sola, nessuno può aiutarmi, mi serve un sostegno, una base, una struttura, invece mi sento come un palazzo che si sta sgretolando in mille pezzi, vorrei delle volte tornare bambina, per non avere consapevolezza, vorrei stare soltanto tra le braccia di mia madre.

Grazie per eventuali risposte
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

il Suo passato è di estrema sofferenza e dolore, ed è comprensibile lo stato d'animo che manifesta.

Tuttavia, è indispensabile cercare di reagire e di trovare le forze per andare avanti, magari ricercando anche all'esterno ciò che non ha avuto in famiglia.

Le consiglierei di cercare di mettere il più possibile da parte la paura e di costruirsi momenti di serenità, sia con la mamma e il fratello, sia con amicizie sincere.

Per quanto riguarda il lavoro, penso che se si adatta potrebbe trovare un'occupazione che costituisce una pur minima fonte di reddito; tenga presente che oggi anche i laureati sono disoccupati perché in sovrannumero rispetto alle reali opportunità di lavoro qualificato.

Non dice se in passato si sia rivolta agli assistenti sociali del Comune in cui risiede; loro possono assisterla e darle indicazioni sia per la situazione familiare che per quella lavorativa.

Dopodiché, se volesse parlare con uno psicologo può recarsi all'ASL della Sua zona.

La cosa più importante per Lei è _credere_ che sia necessario farlo, anche per aiutare Sua madre e Suo fratello.