Tristezza interiore

Buongiorno, torno a farvi una seconda domanda (più una confidenza forse) a distanza di quasi due anni dalla prima ed ultima che vi feci, ora ho 20 anni.
Prima avevo il problema della diarrea legata ad un fattore psicologico, in quanto ogni volta che uscivo di casa, mi veniva l'ansia di dover andare in bagno, con conseguenti mal di pancia dovuti alla diarrea appunto, credo si trattasse di un problema psicosomatico.
La situazione ora è un po' migliorata, non sparita ma ne soffro meno, ho iniziato anche a lavorare nel frattempo e da che pensavo di non farcela, sembra invece che stia andando meglio del previsto, forse anche perchè sul posto di lavoro non ho problemi a trovare un wc.
Crescendo però a questo problema se n'è affiancato un altro che prima più di tanto non mi pesava, prendendo il primo posto e che in questo ultimo periodo della mia vita mi sta facendo "vivere" davvero male.
Ho avuto e ho molte fortune, un'ottima famiglia, di recente un buon lavoro, ma non sono sufficienti per me per vivere come vorrei.
Quello che più mi manca è una compagna, nella mia vita non ho mai avuto rapporti affettivi con una ragazza, e non parlo solo di sesso, il sesso per me non è una priorità, forse perchè non l'ho mai neanche provato, quello verrebbe di conseguenza ad una relazione, quello che proprio mi manca è passare del tempo con una ragazza, coccolarla e darle il mio affetto, e riceverne altrettanto.
Vorrei vivere quelle emozioni che solo con la persona che si ama si possono provare, vorrei fare un sacco di cose, viaggiare ad esempio, ma non da solo.
Non ne parlo mai con nessuno di questa cosa perchè in fondo di amici veri ne ho forse uno e basta, che non vedo spesso. Nascondo tutto questo e fingo di essere sempre felice con le persone, sorrido sempre tranne che con i miei genitori, spesso mi succede di rispondergli in modo un po' stizzito su qualsiasi argomento per questa mia situazione, e me ne accorgo subito dopo, consapevole che non se lo meritano affatto, ma è una cosa molto difficile da controllare.
So che è la mia fase adolescenziale e forse è normale avere questi problemi, e che come me ci sono molti altri coetanei nella mia situazione, il fatto è che la maggior parte hanno un giro di amici, e di conseguenza una maggiore opportunità di conoscere gente nuova.
Io no e non ho mai nessuna occassione per conoscere qualche ragazza, ne vedo molte in giro, sui mezzi alla mattina ad esempio, ma capite bene che è difficile fare conoscenza, soprattutto se si è timidi ed impacciati con il sesso opposto.
Inoltre non sono contento del mio corpo, non sono un brutto ragazzo ma mi faccio molte paranoie, per esempio il taglio di capelli oppure del fatto che sono abbastanza magro rispetto alla mia altezza, la mia autostima è molto bassa perchè non c'è mai stata nessuna vera occasione in cui una ragazza abbia mostrato un serio interesse per me
Non ho idea di come comportarmi o di cosa iniziare a fare per potermi ribellare a questa situazione, che mi va davvero stretta
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Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8 14
gentilissimo,

Capisco molto bene il suo disagio e il fatto che non abbia ancora trovato una relazione affettiva dove poter confrontarsi e condividere il bello e il brutto della vita.
Lei è giovane e capisco anche la frustrazione che vive; ha mai pensato ad iscriversi a qualche corso?I corsi anche comunali son posti dove si fanno tantissime amicizie davvero.
ha qualche passione che le piace coltivare?
la sua autostima bassa non agevola il tutto rendendolo molto insicuro sia del suo aspetto fisico che per quanto riguarda la sua persona in toto.
Potrebbe intraprendere un percorso con uno psicologo giusto per rinforzare positivamente la sua autostima e cercar di tirar fuori tutte le sue risorse e potenzialità latenti.
Momenti di incontro che mi vengono in mente sono i corsi come accennavo, o la pratica di alcuni sport magari di gruppo.

i miei migliori auguri

Dr. Sara  Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it









[#2]
Dr.ssa Ambra Mazzola Psicologo 39
Gentile ragazzo,
le sue riche esprimono una forte sensibilità ed una buona capacità di guardare dentro di sè, nonostante la giovane età ha una buona consapevolezza di quelle che sono le sue difficoltà.
Mi sembra però di capire che si trova un pò di fronte ad una empasse, un vicolo cieco che la fa sentire solo, escluso dalle situazioni della vita che vorrebbe vivere ma che, per motivi casuali, di timidezza o altro, non è ancora riuscito a sperimentare.
Quello che è importante è non pensare che un periodo di difficoltà o di crisi possa continuare per sempre: tutti, ma proprio TUTTI possediamo qualità e caratteristiche che ci possono aiutare a vivere meglio, l'importante è seperle tirare fuori e riconoscerle.
Se in questo momento non riesce, potrebbe quindi essere utile tirar fuori i suoi dubbi, le sue sofferenze con qualcuno di cui si fida e non necessariamente uno psicologo. L'importante è non pensare di essere soli ed unici ad avere una difficoltà come la sua, solamente che la società in cui viviamo spesso propone (o impone) modelli di ragazzi sempre aperti, estroversi ed in compagnia, ma non è detto che per tutti sia davvero così.
Se invece il suo disagio le impedisce di vivere bene e non se la sente di parlarne con qualcuno che le è vicino, provi a rivolgersi ad un professionista, ad un consultorio o un centro della sua zona.
Non si lasci abbattere, ha ancora molto da poter vivere e sperimentare!

Dr.ssa Ambra Mazzola
www.psicologocrema-mazzola.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Grazie tante per le risposte.
Proverò a mettere in atto i consigli che mi sono stati dati, anche se sarà dura, perchè persone che già conosco con cui parlarne non ne ho, e parlare con un esperto (psicologo) un po' me ne vergogno.
Forse vergogna non è la parola giusta, ho come l'indisposizione che i miei lo vengano a sapere (per forza di cose) non mi va di dover fargli sapere che ho questo tipo di problema (ragazze, amici ecc.).

Purtroppo dipende solo da me, spero un giorno, se mai la situazione non dovesse essere ancora cambiata, di trovare la forza di farlo...

Proverò l'alternativa di andarmi a iscrivere in qualche luogo dove è possibile incontrare nuova gente, anche se già pratico uno sport.

Grazie a tutti nuovamente
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazzo,
se l'età che ha indicato è corretta, Lei è maggiorenne, perciò può decidere autonomamente di recarsi da uno psicologo, senza necessità di un consenso dei suoi genitori.
Pensato proprio per i ragazzi, all'interno dei Consultori Familiari delle ASL, esiste lo spazio Giovani, dove potrà incontrare (gratuitamente e senza richiesta del medico di base) uno psicologo per approfondire le problematiche che le creano disagio:
http://www.asl.milano.it/user/Default.aspx?SEZ=2&PAG=54&NOT=784

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#5]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Salve, si l'età è corretta, proverò a vedere il link che mi ha fornito, la ringrazio molto, ringrazio molto tutti quanti.
Spero di trovare la forza per darmi una scossa per smuovere questa situazione. Tante volte si dice se non agisci è perchè allora più di tanto non ti da fastidio la situazione in cui sei, altrimenti lo faresti immediatamente, invece posso assicurare che non è sempre così, il mio caso ne è la prova (ovviamente basandovi sulla mia fiducia).