Ansia immotivata, panico..

Salve, scrivo con la speranza di ottenere buoni consigli, o quantomeno utili informazioni.
Da un paio di settimane sono soggetta ad attacchi d'ansia immotivata e ad attacchi di panico..o almeno è quello che penso di avere...
Mi spiego meglio: mi capita, all'improvviso, che mi manca l'aria, mi sento agitata, a volte tremo con le mani o inizio a temere di non poter muovere un braccio o il piede (mentre invece posso muovere tutto benissimo)...tutto ciò si unisce ad un'ansia immotivata che mi porta ad aver paura di star diventando pazza...
Tendo a reagire a questo stato di agitazione, alzandomi e muovendomi...per esempio cambio stanza, sistemando qualcosa che è in disordine, parlando a telefono...tutto, tranne che rimanere ferma...perchè temo che rimanendo ferma posso impazzire, mettermi ad urlare...non lo so nemmeno io...ma mi prende un'ansia e una paura incredibile...

Ci tengo a sottolineare che non c'è una causa scatenante...mi capita all'improvviso...senza una ragione!
Cosa posso fare? E' ansia? Comincio a pensare di avere qualcosa di grave...O sto davvero impazzando?
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile utente,
i sintomi che descrive possono essere giustficati da uno stato ansioso. Le consiglio comunque di consultare il suo medico di base che potrà fare una diagnosi medica ed eventualmente escludere altri disturbi.

Gli attacchi di panico e i disturbi d'ansia si curano poi efficacemente in genere abbinando inizialmente famaci e psicoterapia. Col proseguire del trattamento psicoterapeutico si assiste generalmente a una diminuzione dei farmaci fino alla loro eliminazione; ciò ovviamente nei casi frequenti di guarigione.

Negli attacchi di panico molto spesso il paziente non trova una causa scatenante, bisogna tuttavia considerare che la tematica psicologica che li sostiene è in genere del tutto o in gran parte inconscia.

Valentina Sciubba Psicologa
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Disturbi psicologici e mente-corpo

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dopo
Utente
Utente
Quindi anche se in quei momenti mi prende il panico che sto diventando pazza, è solo l'ansia che me lo fa pensare? non sto diventando veramente pazza?
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Dr. Antonio Raia Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 140 5
Gentile ragazza,
voglio per prima cosa tranquillizzarla, lei non sta diventando pazza...
Certo mi rendo conto che è abbastanza scocciante vivere tali esperienze ma consideri che, così come ogni vissuto sintomatico, anche l'ansia è una risposta sintomatica ad un particolare vissuto soggettivo. Quindi in parole povere l'insorgenza dello stato ansioso sottende una problematica, spesso di tipo inconscia, dove sia l'ansia che l'attacco di panico ne rappresentano il segnale. Ed è per questo motivo che è utile iniziare, meglio prima che dopo, una Psicoterapia. Questo per un duplice aspetto: 1) per mettere al lavoro il soggetto alla ricerca della propria sofferenza al di la del sintomo, 2) per far in modo che tale vissuto ansioso non si strutturi, diventando quindi più complicata l'eliminazione.
Se le va, ci pensi.
Augurandole una serena giornata,
la saluto.
Antonio Raia
329.80.29.784
www.psicologibenevento.it
www.psicoanalisinapoli.it

Dr. Antonio Raia
329.80.29.784
www.centropsicologicodelsannio.it

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Dr.ssa Serena Rizzo Psicologo 202 9
Cara ragazza,
Lei si sente impotente dinanzi a manifestazioni che avverte di non riuscire a controllare e tale senso di impotenza Le dà la percezione di stare per impazzire, ma in realtà non è così.
" ...tutto ciò si unisce ad un'ansia immotivata
che mi porta ad aver paura di star diventando pazza..."

La paura che ci riferisce, viene scatenata e mantenuta da pensieri disfunzionali (negativi) circa l'interpretazione che Lei fa delle sue manifestazioni fisiche (tremore, mancanza d'aria), pensieri che tendono a rafforzare lo stato ansioso e a mantenerlo nel tempo.
L'ansia mette in atto un vero è proprio circolo vizioso, per cui più pensa negativamente circa ciò che le sta accadendo, più il problema si rinforza, dandoLe la percezione di non poterne uscire, sentendosi imprigionata come in una gabbia.
Sarebbe opportuno indagare l'origine e la natura di questi pensieri, i quali rappresentano però solo un "sintomo", una "manifestazione", rispetto a dinamiche più profonde, che esulano dal problema specifico.
Pensi ad un'auto con un problema al motore. La sua ansia rappresenta la spia rossa che Le segnala che qualcosa all'interno del motore si è bloccato. Affinchè la spia smetta di lampeggiare è opportuno comprendere cosa sia avvenuto a livello del motore, in profondità.
Anche se non riesce ad attribuire una motivazione specifica al suo disagio, quest'ultima esiste, ma ad un livello più inconsapevole. Per poter giungere ad un livello di consapevolezza circa l'origine dello stato d'ansia sarebbe opportuno iniziare un percorso di psicoterapia. Questo le permetterebbe di indagare,insieme al terapeuta, quegli aspetti inconsapevoli che da sola non riesce a rintracciare, raggiungendo,inoltre una nuova consapevolezza circa se stessa.
Non abbia paura, tutti possono andare incontro a momenti di fragilità. L'importante è saperli riconoscere ed affrontare.
La saluto caramente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologipompei.it
327 77 20 143


Dr.ssa serena rizzo

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