Paure, ansia, panico e pensieri negativi

Soffro di ansia e di attacchi di panico da metà ottobre.
Inizio ad agitarmi, ad aver paura, mi manca il respiro, il tutto senza motivo. In realtà ho provato a cercare una motivazione che scateni questa ansia e questo panico, e l'unica cosa a venirmi in mente sono gli esami universitari (sono un po' indietro con la loro preparazione e c'è poco tempo)...Ma non saprei se questo è il vero motivo, perchè quando stanno per scattarmi questi attacchi, agli esami non penso proprio.
Mi capita spesso quando si fa buio... Quando sono sola o ad una serata con gli amici. E non so controllarli.
Inizio a pensare di poter avere qualche malattia mentale. Inizio a pensare di perdere la ragione, di star diventando una matta. Poi la settimana scorsa al cinema, mentre aspettavo l'inizio di un film (una normale commedia), prima dell'inizio del film, hanno mostrato i trailer di altri film, e tra questi c'erano trailer di film horror, e da allora ho ancora più paura...ho paura, e i trailer di quei film horror non mi fanno dormire... cosa mi succede?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Inizio a pensare di poter avere qualche malattia mentale. Inizio a pensare di perdere la ragione, di star diventando una matta"

Gentile Utente, la paura di impazzire o di morire è tipico dello stato ansioso: sono molti i pz che riferiscono di essersi sentiti così.
Che cosa succede? Che l'equilibrio che Lei aveva prima della manifestazione di questi attacchi si è per qualche ragione rotto e ora è necessario ripristinarne un altro, più funzionale.
Per fare questo è necessario rivolgersi di persona a uno psicologo per una diagnosi precisa.
In genere per i disturbi d'ansia i tempi di trattamento sono relativamente stretti: può essere a volte opportuno chiedere aiuto anche allo psichiatra per eventuale terapia farmacologica e può essere molto utile una psicoterapia prescrittiva e focalizzata come la terapia di tipo cognitivo-comportamentale.
Queste indicazioni tuttavia Le saranno date con precisione dal Suo curante.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, così da lontano posso solo farla riflettere sul momento che sta attraversando..
Il ritardo negli esami universitari possono avere molto a che fare con i suoi pensieri negativi.
Può essere che queste difficoltà e queste paure coninvolgano l'autostima, la sua immagine in famiglia, con gli altri, anche i suoi progetti.
Perchè questo ritardo ? Che poi succede a molti di perdere un appello, di aver paura di quel tal professore e di quell'esame.
Tutti abbiamo e abbiamo avuto delle difficoltà, fa parte della vita e fa parte della vita superarle.
"inizio a pensare di perdere la ragione"..l'ansia è molto frequente e molto diffusa.
Ne parli in famiglia, con un'amica e cerchi anche un colloquio con uno psicologo , che de visu, potrà aiutarla.. anche i consultori sono ottimi.
Coraggio cerchi di volersi bene e di pensare meno drammaticamente al futuro..
Molti auguri..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per le risposte...

Dottoressa Fregonese, Lei ha scritto:
"Il ritardo negli esami universitari possono avere molto a che fare con i suoi pensieri negativi."
E' una cosa che penso anch'io. Solo che quando mi prendono questi attacchi di ansia e panico, io NON penso assolutamente agli esami o all'università. Quello a cui penso, soprattutto ultimamente, sono i trailer di quei film horror: mostri fantasmi, diavoli, ecc.... Ripenso ai trailer e mi prende panico e ansia!
E' assurdo, come può questo centrare con lo studio e con l'università? Proprio perchè la mia ansia scaturisce dal pensiero di quei film horror, penso di star diventando matta...
[#4]
Dr.ssa Serena Rizzo Psicologo 202 9


" Inizio a pensare di poter avere qualche malattia mentale.
Inizio a pensare di perdere la ragione, di star diventando una matta."

Carissima ragazza,
una delle paure più frequenti riportate dai pazienti con vissuti ansiosi è proprio la paura di poter diventare pazzi.
Ciò accade perchè l'ansia elicita nella persona un forte senso di impotenza, anche rispetto al non riuscire a controllare le manifestazioni ansiose. Si ha infatti la sensazione di perdere il controllo rispetto se stessi e il mondo esterno, scatenando un senso di confusione, sbandamento, fragilità.
La sua difficoltà a rintracciare una motivazione rispetto ciò che le sta accadendo è comprensibile laddove, trattandosi di dinamiche psicologiche, si ha a che fare con motivazioni inconsapevoli, non così accessibili a livello cosciente.
Pensi ad un'auto in avaria. La spia lampeggiante sul monitor rappresenta i suoi sintomi ansiosi, più superficiali. La spia ci segnala che a livello del motore,più in profondità, si è bloccato qualcosa. E' in questo senso che le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo, per comprendere insieme cosa si è bloccato a livello del motore e rintracciare insieme quelle motivazioni più profonde, inconsapevoli che, a livello più superficiale, si sono espresse con manifestazioni ansiose.
Se avverte di non riuscire a risolvere da sola questa situazione, non esiti ad intraprendere un percorso di psicoterapia. Oltre a rappresentare l'unica strada per risolvere questo tipo di dinamiche, le permetterebbe di non rinforzare nel tempo il problema.
La saluto caramente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologipompei.it
www.psicologiabenevento.it

Dr.ssa serena rizzo

[#5]
dopo
Utente
Utente
E' quindi normale che io in questi momenti di ansia/panico abbia paura di potermi mettere ad urlare e perdere il controllo da un momento all'altro?
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Dr.ssa Serena Rizzo Psicologo 202 9
Si,
è assolutamente normale che reagisca in questo modo, proprio in virtù di quelle dinamiche che le ho spiegato nella risposta precedente.
Per iniziare a stare veramente meglio,nessuna strada è più in indicata della psicoterapia, che le permetterebbe di riprendere il controllo della situazione, divenendo più"potente" rispetto alla stessa. Lei, come qualsiasi essere umano, è ricca di risorse interne, le quali verrebbero attivate in terapia per fronteggiare e risolvere il problema.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it
www.psicologipompei.it

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